lunedì 3 novembre 2014

Il falso aumento del PIL ci toglie denaro vero!!!

Non bastano le misure della troika, l'austerity, i tagli alle retribuzioni e alle pensioni, oltre che ai posti di lavoro; non bastano nemmeno i salassi imposti alle aziende con la tassazione.
Arriva infatti una nuova pretesa da questa Europa delle banche e della burocrazia: versarle più contributi sulla base di una recente revisione al calcolo del Prodotto Interno Lordo, applicata addirittura in modo retroattivo.
Poche settimana fa, l'Europa ha rivisto i dati statistici necessari per la definizione del PIL, (un parametro cardine tra l'altro per il Fiscal Compact), ottenendo l'effetto immediato di far sembrare i conti del Paese nettamente migliorati. E' però una foglia di fico (d'India), dal momento che la percentuale 'migliorativa' dovuta alle attività sommerse protagoniste della ridefinizione è artificiosa e non c'è stato di fatto alcun apporto effettivo alle entrate statali.
Nonostante ciò, oggi siamo di fronte ad una Commissione Europea che chiede una sorta di conguaglio all'Italia: una revisione delle quote che sono dovute, proprio sulla base di questo maggiore PIL inventato a tavolino. E il tutto dovrebbe essere versato il primo dicembre di quest'anno, con un chiaro impatto negativo per le casse dello Stato, già alle prese con la morsa del rapporto deficit/PIL al 3%.
In sostanza, in Europa ci hanno fatto credere che il nostro PIL è stato sottostimato negli ultimi 19 anni e ora pretendono che, avendo avuto casse più floride di quanto dichiarato, ci si debba ulteriormente dissanguare per 'risarcirli' delle loro presunte mancate entrate. Sarebbe proprio il caso di dire "cornuti e mazziati".

Fonte: http://goo.gl/UJXvyY


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