venerdì 7 novembre 2014

Così vogliono cancellare la ricerca in agricoltura!!!

Il Pd non si smentisce mai. Per salvare capre e cavoli ha apportato quelle migliorie all'articolo 32 che da inaccettabile lo rende perfettibile secondo le loro parole, ma ovviamente questo è solo uno specchietto per le allodole.
Parliamo della legge di Stabilità e dell'articolo 32. Che secondo noi potrebbe cancellare la ricerca pubblica nel settore primario. Quello stesso settore primario che Renzi e il suo ministro Martina a parole vogliono salvare.
Alla Leopolda è stato fatto tutto un parlare dell'agricoltura a chilometro zero e dello slow food, inseguendo le mode del momento. MA i piani del governo sono ben altri. Dalla fusione Cra-Inea nascerà un ente fortemente indebitato che dovrà comunque ridurre con un taglio lineare il 50% delle sue sedi e si vedrà ridotto il budget di altri 3 mln di euro. E i ricercatori precari? Rimane una grande spada di Damocle che pende sulle loro teste. Infatti per loro è stato inserito solo un blando tentativo di tutelarli, ponendo qualche tiepida affermazione all'interno del parere, che non modificherà il testo. Perché tutto questo? Di certo non per rilanciare la ricerca in agricoltura, bensì per usare la svendita immobiliare del Cra al fine di coprire i debiti causati dalla cattiva gestione politica degli ultimi 10 anni dell'Inea.
Il M5S non si arrende, lo promettiamo. Terremo dritta la barra. L'unica azione sensata è stralciare l'articolo 32 per effettuare un reale riordino degli enti di ricerca nelle sedi competenti e con gli attori principali, se realmente si crede nel primato della ricerca italiana in agricoltura.

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