martedì 23 settembre 2014

Lettera aperta a tutto il MoVimento 5 Stelle


Lettera aperta a tutto il MoVimento 5 Stelle


 


Lettera aperta a tutto il MoVimento 5 Stelle
Ci è stato segnalato da un caro amico de LaCosa questo commento. E’ decisamente molto bello. Lo è soprattutto per tutti gli italiani che hanno voglia di cambiare e lo fanno riponendo la loro fiducia nel M5S. Lo è per tutti voi che avete voglia di partcipare.
Non sapendo se l’autore del commento vuole essere nominato, scriviamo qui il link diretto al suo post (clicca qui).
“Noi non siamo un’opposizione, bisogna avere il coraggio di rendere esplicito questo concetto.
Il Movimento non nasce e non finisce nelle istituzioni, non è una forza parlamentare o consiliare. C’è il mondo fuori da quelle stanze ed è lì che lui respira, cresce e lascia il suo segno nella storia. Le istituzioni sono uno degli strumenti utili a raggiungere lo scopo di generare una nuova sensibilità sociale, una diversa concezione dei rapporti tra esseri umani, tra uomo e Terra, tra cittadini e potere. Dopo, qualcuno raccoglierà l’eredità di questo cambiamento ed entrerà davvero nelle istituzioni per farne parte. Anzi, se avremo lavorato bene, dovranno raccoglierla tutti perché non si potrà più tornare indietro. Non lo so se fra questi ci sarà qualcuno di noi, ma non sarà comunque lo stesso fenomeno, sarà altro. Non si può essere allo stesso tempo causa ed effetto, si finisce per diventare un mostro che, giustamente, viene percepito come aberrante da chi non gli è affezionato. Dobbiamo ricordarci che il nostro ruolo è lavorare fra la gente e con la gente, combattere le sue battaglie e convogliarle verso un’idea coerente di società nuova, più equa e con un minor livello di sofferenza, scatenare nelle menti di tutti un cambiamento indelebile di coscienza sociale.
I mezzi di comunicazione, i ruoli istituzionali e il resto sono tutti strumenti, nessuno dei quali è da snobbare ma nessuno dei quali può identificarsi con lo scopo stesso della nostra azione e riflessione politica.
Una mozione in meno, un’assenza in più da un’assemblea, ma una presenza in più ad un’agorà, in mezzo a un quartiere difficile, come ponte umano a favore di chi ha un problema o come scudo umano a opere ingiuste, su una cassetta della frutta a spiegare alle persone perché le loro sofferenze e le loro gioie le rendono affini, perché imparare a vivere in un mondo di empatia tra noi e con la Terra, per quanto difficile, è l’unico futuro possibile alternativo all’estinzione. Questo è il Movimento.
Il sistema può piegarci con la paura. Il sistema può, certo, comprare coi soldi, con briciole di potere o offrendo qualsiasi altro vantaggio che possa essere un buon sedativo per le pulsioni del proprio nemico. Ma non solo. Il sistema può lavorare anche in modo più raffinato ed evanescente, attraverso i nostri valori e non attraverso le nostre debolezze. Anche questi ultimi possono essere manovrati contro noi stessi, con effetti ben peggiori.
Il peggior nemico del Movimento non è, allora, l’opportunista che per interesse ne tradisce i principi, accettando doni e vantaggi o che, per paura, cede a ricatti e minacce provenienti da qualche antagonista esterno. No, il vero nemico interno al Movimento è chi, credendosi immune da debolezze umane meno superficiali e prosaiche di quelle finora dette, si lascia lentamente guidare fino a diventare egli stesso cellula del sistema in nome – e dietro lo scudo – di valori positivi quali il senso di responsabilità, l’obiettivo concreto, la necessità storica, lo spirito di solidarietà tra colleghi. Un bieco gioco di prestigio che fa rapidamente svanire il vero obiettivo, camuffandolo con questi alibi.
E così, Neo diventa Agente Smith, per citare Matrix.
E così è più dannoso un “buon amministratore”, che ha imparato a fare un ottimo uso delle briciole che il sistema gli butta a terra in nome dei valori di cui sopra, piuttosto che dieci “venduti”. Questi ultimi, infatti, saranno immediatamente identificati da tutti come nemici e, comunque, usciranno gioco forza dal gruppo d’origine. Il primo, invece, apparirà puro e resterà nel Movimento, spostandone pericolosamente il baricentro e distraendone le risorse.

Non facciamoci ingannare, gridiamo la nostra creatività, il nostro coraggio, la nostra libertà con irriverenza e ingegno, passione e risolutezza. In questo modo non perderemo mai”.
Vi facciamo rivedere un video che esprime molto bene il sentimento di cambiamento e partecipazione…

TTIP – IL VIDEO CHE NON VI FARANNO VEDERE…


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