martedì 30 settembre 2014

Ce lo chiede l'Europa!!!


L'eurosistema  è un fantasma giuridico di banche s.p.a. che senza riserve aurifere "emette" a debito dei popoli la divisa dell'euro!!!


L'euro è una moneta illegale e truffaldina perché non c'è un reale proprietario ben definito all'atto dell'emissione della moneta .
Infatti non vi è menzione alcuna nelle norme del Trattato di Maastricht del 1992, nello statuto della Banca Centrale Europea, nei testi della Commissione Europea, nel Decreto Legislativo n. 213 del 24 Giugno 1998, insieme alla legge del 17 Dicembre 1997, n. 433 che lo introdussero fittiziamente nella Repubblica Italiana!!!
Manca la certezza giuridica di chi è il creditore e chi è il debitore!!!


UNIONE EUROPEA - TRATTATI CONSOLIDATI CARTA DEI DIRITTI



Le pentole di Renzi e i coperchi di Berlusconi

Impoverire e schiavizzare il lavoratore mette a rischio il sistema Paese e non solo la busta paga sempre più esigua per contratto e per tassazioni.
In un Paese normale, sarebbero gli imprenditori e non i lavoratori a preoccuparsi per un governo che dispensa "brioche" al popolo. E visto che Renzi non può detassare il costo del lavoro e non può liberarsi dei monopoli privati, compensa i suoi limiti in tema di economia e di libertà di mercato rendendo più poveri e più precari i lavoratori dipendenti. Non per altro: ma se non ho sicurezze, soldi e pari opportunità, non spendo, non consumo e non investo sul futuro.
Dovrebbero essere gli imprenditori, dunque, a solidarizzare coi loro dipendenti e a chiedere alla politica di liberalizzare il mercato dell'impresa e di abbattere le tasse sul lavoro. Altro che eliminare l'articolo 18 e cancellare lo statuto dei lavoratori, solita solfa propinata alla gente, con varie complicità di giornali e corporazioni, da una classe politica che in un Paese normale non sarebbe adatta nemmeno a vendere le pentole.
D'altronde, se un qualsiasi regime si circondasse di personalità alla Pertini o alla Nenni, non sarebbe più un regime, ma una democrazia. Concetto del quale in Italia non conosciamo il vero significato. Altrimenti, un premier che afferma di essere contro i poteri forti, il giorno dopo essere stato a braccetto con Marchionne e aver condizionato in questi mesi la politica della nazione agli interessi della Fiat e della lobby dei petrolieri, sarebbe già stato mandato da un pezzo a dirigere il traffico o a darsi all'ippica. Perché incline alla contraddizione maniacale e alla frottola compulsiva e ossessiva.
E invece, gli hanno affidato il compito di taroccare ancora una volta i conti della nazione: Monti non è riuscito a finire il lavoro sporco, nonostante la Fornero, mentre Letta induceva, forse, troppa depressione nella gente.
Molto meglio come premier, avranno pensato, chi ha anche dimestichezza con la vasellina e una innata incapacità al ruolo di statista. Tanto poi gli affiancano gente come Pier Carlo Padoan, che ha già fatto vedere di che statura sia: «Non sono contrario - ha detto - a portare le pensioni a 70 anni». Spero che valuti, per il bene del Paese, anche le pensioni post-mortem.
Il lavoro è sporco perché sanno bene che per rilanciare l'economia, l'occupazione e la competitività dell'impresa italiana, in un mercato dalle regole truccate e monopolistico come quello italiano, bisogna mettere le mani non ai diritti dei lavoratori o ai salari sempre più magri, ma al credito bancario con tassi da usurai, alla liberalizzazione del mercato, ai costi dell'energia e all'abbattimento delle tasse sul lavoro.
Bisognerebbe in sostanza che le banche tornino a fare le banche e non le società finanziarie (abolire la legge 385 del '93), altrimenti è come avere un lupo come pastore di un gregge di pecore.
Servirebbe che a un partito come il PD (legge sul conflitto di interesse) sia vietato di essere proprietario di una banca, di due compagnie assicurative e della grande distribuzione, perché altrimenti continuerà ad attuare le peggiori politiche affaristiche spacciandole per riforme.
Sarebbe opportuno che la si finisca di consentire (legge sulle liberalizzazione) che un cartello di poche famiglie dell'alta finanza, qualche multinazionale, qualche gruppo di potere e i partiti si nascondano dietro una miriade di sigle bancarie, assicurative e di negozi commerciali. Sarebbe ora che si metta le imprese in condizione di autoprodursi l'energia che serve per essere competitive sul mercato.
Ed infine che si lasci stare l'articolo 18 e i diritti dei lavoratori e si pensi ad abbattere le esorbitanti tasse sul lavoro per le imprese.
Ma è qui il problema: per riformare il Paese bisogna mettere mani al suo enorme debito pubblico. E per abbattere il debito pubblico con riforme strutturali c'è solo una via: smantellare la fabbrica di consensi e di complicità mafiose che è la struttura clientelare del nostro sistema partito.
Proprio quello che i politici di governo non si possono permettere, perché poi a loro tocca andare a vendere le pentole. E senza disinformazione dei media, consensi estorti, voto di casta, aiuti lobbistici, contributi a pioggia, controllo degli appalti e dei poteri istituzionali dello Stato, voto di scambio, inciuci vari, nepotismo sfrenato, familismo amorale e ricatti occupazionali, la vedo dura per Renzi & Co. sbarcare il lunario vendendo pentole senza coperchi. Quelli se li tiene stretti stretti il signor B.

Vito Petrocelli, capogruppo M5S al Senato


lunedì 29 settembre 2014

STOP SPRECHI IN EUROPA!!!


Il labirinto del Minotauro
Sono tante. Troppe. Le agenzie dell'Unione Europea sono organi indipendenti e incontrollabili che hanno lo scopo di fornire consulenza alle istituzioni.
E' un labirinto difficilmente districabile nel quale è capace di muoversi solo il Minotauro della Commissione Europea, un essere mostruoso e feroce, a metà tra i popoli e la Troika. Si nutre di soldi pubblici copiosamente versati dagli Stati membri per garantirne l'eternità e l'inviolabilità.
Le agenzie si occupano di tutto: dall'informatica al lavoro, dall'ambiente all'economia, passando per i diritti fondamentali, la medicina e la chimica. Ma quando si pensa di aver trovato l'agenzia adatta alla risoluzione di un problema, e quindi una possibile via d'uscita dal labirinto, ecco che immediatamente spunta un clone, vale a dire un'altra agenzia (all'altro capo dell'Europa) che si occupa più o meno della stessa cosa. Il filo d'Arianna lo sta ricostruendo il M5S, risalendo le pareti dei finanziamenti pubblici e raggruppando le agenzie per funzioni.

Il quadro che ne viene fuori è desolante e complesso al contempo. Sarà possibile sconfiggere un Minotauro alimentato da quasi un miliardo di euro l'anno?
Osservando il quadro generale, intanto, si può vedere come gli esperti informatici si debbano scambiare commenti e opinioni collaborando tra Lettonia, Francia, Grecia e Repubblica Ceca. Mentre gli economisti potranno stringersi la mano saltando da Londra (un paradiso fiscale sede dell'Autorità Bancaria Europea) a Lubiana, facendo tappa a Parigi ed Alicante. Medicina e ricerca? Il Minotauro depista gli scienziati tra Stoccolma e Lisbona, passando dalla Finlandia per poi tornare nel Regno Unito. Il lavoro è una materia a cui è affezionato: la formazione la vuole tra la Grecia e l'Italia, la sicurezza tra Bilbao, Francoforte e Dublino. Per non parlare dell'ambiente, che nelle sue mille sfaccettature lo vuole gestito tra Copenhagen, Vigo, Parma, Lisbona e Angers (in Francia).
Il mostro mezzo uomo e mezzo toro non è stupido, chi fa parte del labirinto ha tutto l'interesse a non uscirne. Il numero di dirigenti è infatti elevatissimo e supera quello degli assistenti, raggiungendo in alcuni casi il rapporto 19-1. Verrebbe quasi da pensare che siano sentinelle posizionate sul confine, per non fare uscire informazioni.
Per questo il M5S ha presentato una serie di emendamenti al bilancio che tolgono molti dei finanziamenti alle suddette agenzie. E' incredibile in quest'ottica che non si trovino i fondi per sostenere "Horizon 2020", mentre vengono spesi un miliardo di euro all'anno in istituti inutili.
Ora bisogna aspettare gli attori alla prova dei fatti, quando gli stessi emendamenti verranno promossi o bocciati. Solo allora si potrà capire quanto è profondo e complicato il labirinto del Minotauro.

 

domenica 28 settembre 2014

Napolitano, testimone della trattativa Stato-Mafia


La Corte d'assise di Palermo ha ribadito la necessità di sentire come testimone al processo sulla trattativa Stato - Mafia il capo dello Stato Giorgio Napolitano. In assenza di una norma specifica sulla deposizione del capo dello Stato, la Corte applicherà l'articolo 502 del Codice di Procedura penale che prevede l'esame a domicilio del teste che non può comparire in udienza.
Purtroppo, alla testimonianza, di cui ancora non e' stata fissata la data, non parteciperanno nè il pubblico nè gli imputati (Riina, Provenzano, Bagarella) ma solo i legali e la procura. Ma come? Il Presidente non aveva già dichiarato con una lettera di non avere nulla da riferire sui temi del processo e sul contenuto della missiva ricevuta dal Loris D'Ambrosio, nella quale quest'ultimo menzionava di essere stato artefice di "indicibili accordi" con la Mafia?
Di avviso contrario è stata la Corte d'Assise, la cui decisione ha fatto emergere una prima grave contraddizione di Napolitano, nonchè fa presumere che il capo della Stato sappia molto di più di quanto dica di non sapere.
Dunque, il Presidente della Repubblica, che finalmente diviene cittadino come tutti gli altri di fronte alla Legge, è chiamato come testimone nella trattativa Stato - Mafia, nonostante avesse ritenuto lui stesso di non possedere elementi utili da fornire ad un processo che da decenni cerca di fare luce su una della pagine più buie del nostro Paese.
Dovrà attenersi rigorosamente a quei Giudici che Renzi (suo dichiarato pupillo) sbeffeggia quotidianamente. Incredibile, ma vero.
Chissà quante utili informazioni (ma non solo...) potrà fornire agli inquirenti e ai magistrati i quali, prima di procedere ad escuterlo, seppur a casa sua, sono chiamati ad ammonirlo circa i suoi precisi doveri e altrettanto obblighi secondo quanto previsto dall'art. 207 c.p. il quale recita che "se nel corso dell'esame un testimone rende dichiarazioni contraddittorie, incomplete o contrastanti con le prove già acquisite, il presidente o il giudice glielo fa rilevare rinnovandogli, se del caso, l'avvertimento previsto dall'articolo 497 comma 2".
E se il Presidente afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte ciò che sa intorno ai fatti sui quali è interrogato, verrà inevitabilmente punito con la reclusione da due a sei anni proprio come previsto dall'art. 497 comma 2 c.p.. Non potrà esprimere apprezzamenti personali (salvo che siano inscindibili dai fatti), non potrà rendere dichiarazioni contraddittorie, contrastanti o incomplete e dovrà attenersi solo ed esclusivamente ai fatti che costituiscono oggetto di prova.
Il tutto, sempre secondo verità.
E se la sua testimonianza non dovesse essere ritenuta attendibile, veritiera o essere contrastante con le prove acquisite dai Giudici? Essendo - l'eventuale reato per falsa testimonianza - riconducibile alla proprie funzioni ed alla propria carica istituzionale si dovrebbe attendere la fine del proprio mandato affinchè inizi il relativo processo, dissolvendo i progetti di Renzi e Berlusconi che lo vedono a casa prima della scadenza del settennato.
Diversamente, il Presidente dovrebbe dimettersi volontariamente o su iniziativa delle Camere per sottoporsi a processo penale, esattamente come avverrebbe nel caso di tutti gli altri cittadini.

In ogni caso Caro Presidente, il giorno prima di deporre come testimone, giurò pubblicamente davanti agli italiani di dire tutta la verità nient'altro che la verità!

Notizia presa



sabato 27 settembre 2014

VI SFIDO: INFORMIAMOLI TUTTI!

VI SFIDO: INFORMIAMOLI TUTTI! di Alessandro Di Battista.

https://www.facebook.com/video.php?v=592101130901955


In USA - già ora - i giovani tra i 18 e i 35 anni guardano più YouTube della TV.

26 milioni di italiani sono iscritti a Facebook. Di questi, 17 milioni si connettono ogni giorno. DICIASSETTE MILIONI!

Sta cambiando il mondo, molto più velocemente di quanto ce ne rendiamo conto. Considerando questi trend, Facebook sta puntando moltissimo sulla diffusione dei video. Dobbiamo sfruttare questa occasione e fare la nostra parte per diffondere informazioni e dare inizio ad una RIVOLUZIONE CULTURALE.

La forza del MoVimento non sono i deputati, i senatori o i sindaci. Sono centinaia di migliaia di attivisti che desiderano, ardentemente, cambiare questo Paese. Per questo lancio oggi la campagna #InformiamoliTutti

Con la vostra partecipazione possiamo raggiungere risultati straordinari. Il video del mio ultimo intervento in aula ha raggiunto oltre 2 milioni di persone ed è stato visto interamente da decine di migliaia di cittadini!

Molti - mi hanno scritto - non sono elettori del M5S e alcuni di loro non avevano mai visto un intervento di un parlamentare in aula. Ma vi rendete conto che POSSIAMO SOSTITUIRE LA TV? Ogni settimana farò dei video per la campagna #InformiamoliTutti, video che partono da un problema e presentano la soluzione del M5S. Partiamo oggi dai COSTI DELLA POLITICA. Sembra incredibile, ma in molti non sanno – o non credono - che il M5S abbia rinunciato al 100% dei rimborsi elettorali: 42 MILIONI DI EURO!

VI SFIDO. Oltre a condividere il video vi propongo di guardarlo insieme ad amici o parenti che non votano M5S e di scattarvi con loro una foto mentre lo guardate. Poi caricatela come commento a questo post. Alla fine di questa campagna (terminerà a fine novembre) sceglierò le 3 foto più coinvolgenti, quelle che esprimono maggiormente la voglia di informare tutti i cittadini. I 3 autori passeranno un pomeriggio con me a Roma. Visiteremo la Camera dei Deputati e poi ceneremo insieme.

Mi raccomando, fate girare questo video il più possibile: SIETE VOI I VERI PROTAGONISTI. Con le vostre condivisioni avete la capacità di aumentare - in maniera ESPONENZIALE - la visibilità dei contenuti della campagna #InformiamoliTutti. Riusciremo così a coinvolgere e informare milioni di italiani.

Un cittadino informato è un cittadino sovrano. A riveder le stelle!



 

Una biblioteca virtuale nazionale di e-book gratuiti per la scuola.


In questa legislatura l'unica misura per promuovere un'idea di scuola digitale è ad opera del MoVimento 5 Stelle, che è riuscito ad imporre una norma, che oggi è legge, attraverso le minacce di ostruzionismo nel 2013 al Decreto Carrozza: quella relativa alla produzione di ebook gratuiti nelle scuole.
Oggi nel World Innovation Summit for Education - WISE, che riunisce ogni anno oltre 1.000 esperti, docenti e professionisti da molte nazioni con l'obiettivo di ispirare cambiamenti creativi nel campo dell'istruzione, l'Italia è portata ad esempio, con l'esperienza dell'Istituto Majorana di Brindisi, che per primo ha promosso una nuova didattica basata sulla creazione di libri multimediali, progettati e realizzati da insegnanti e studenti in stretta collaborazione.
Noi abbiamo esteso questa pratica innovativa in tutte le scuole italiane puntando però su piattaforme aperte, dando vita ad una biblioteca virtuale nazionale di testi multimediali (e-book), da usare gratuitamente come libri di testo. Un risparmio per le famiglie, un peso in meno per gli studenti nello zaino, ma soprattutto un'esperienza didattica che ha dimostrato lo sviluppo da parte degli studenti di competenze linguistiche e matematiche superiori alla media nazionale. Ad oggi il governo Renzi continua ad ostacolare questa norma non emettendo le linee guida che garantirebbero l'operatività di questa misura in tutte le scuole italiane.
Il M5S intanto lavora ad un progetto più ampio, che punta allo sviluppo di una rete nazionale connessa di saperi, conoscenze, esperienze e metodologie didattiche in continua evoluzione e al passo con i risultati delle ultime ricerche nel campo, permettendo il rinnovamento degli aspetti educativi e didattici e dell'offerta formativa. Un progetto che mira a potenziare anche la misura didattica di produzione di libri digitali fornendo opportune risorse economiche.

Verrà presentata al Circo Massimo durante la manifestazione Italia 5 stelle.


venerdì 26 settembre 2014

IL CAMERIERE E IL PADRONE

Draghi ordina, Renzi esegue.

In una intervista di qualche giorno fa su Europe 1 il Presidente della Bce ha lanciato il suo appello ai governi per fare le riforme strutturali e ieri sul Wall Street Journal Renzi definisce necessarie queste riforme richieste da Draghi e punta alla loro approvazione senza compromessi. Vogliono uno Stato senza sociale e senza diritti per garantire profitti alle multinazionali e ai finanzieri.
La regia è di Mario Draghi, doctor Jekyll e Mister Hyde. Questa settimana lo abbiamo conosciuto in versione double face. Prima si è autoproclamato #Draghiamicodeicittadini "scaricando" i suoi colleghi banchieri e i manager della City, adesso lo ritroviamo #Draghiamicodellaverità perché addirittura nega che l'Europa sia in crisi economica.
Nell'intervista Super Mario ha anche dichiarato che "l'Eurozona non è in recessione e non c'è il rischio di deflazione". Ma li legge i bollettini che la sua BCE sforna ogni mese? Li consulta i dati pubblici sull'andamento del Pil e dell'inflazione? Nel secondo trimestre del 2014 la crescita di tutti i Paesi europei è stata zero. Persino l'onnivora Germania è crollata a -0,2%. L'Italia idem. Secondo Eurostat sono 26 milioni i disoccupati europei con scandalose punte in Grecia e Spagna di 1 cittadino senza lavoro su 4 e in Portogallo 1 su 5.
Il suo commissariamento iniziato nel 2011 sta portando l'Italia alla rovina. Tutto è comiciato con la lettera spedita a Berlusconi nell'agosto del 2011 poi, con l'avallo di Napolitano, si sono avvicendati i governi fantoccio Monti e Letta. Adesso con Renzi la musica non è cambiata, anzi! Alla riforma delle pensioni, alla riforma Fornero, al Fiscal compact, ai tagli indiscriminati, a tutto questo si è aggiunta anche l'abolizione dell'articolo 18 e delle tutele sul lavoro.

Il padrone ordina, il cameriere esegue.


giovedì 25 settembre 2014

MITI DA SFATARE SUL DUCE

Miti da sfatare sul Duce di Alessia Provato.

Leggendo tra le bacheche di miei "amici" inni al duce,frasi del tipo "ci fosse ancora lui" "ah se ci fosse uno come benito mussolini" bene....... cari amici miei. Informatevi prima di sparare certe cazzate. Perche' e' dimostrato anche in questo caso.....che gli italiani sono un popolo di ignoranti ( perche' ignorano tante cose!!!!!)

Qualche mito da sfatare.
..
Mito: Devi ringraziare il Duce se esiste la pensione.

Realtà: In Italia la previdenza sociale nasce nel 1898 con la fondazione della "Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai", un’assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo anch'esso libero degli imprenditori. Mussolini aveva in quella data l’età 15 anni. L’iscrizione a tale istituto diventa obbligatoria solo nel 1919, durante il Governo Orlando, anno in cui l’istituto cambia nome in “Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali”. Mussolini fondava in quella data i Fasci Italiani e non era al governo.
Tutta la storia della nostra previdenza sociale è peraltro verificabile sul sito dell'Inps. La pensione sociale viene introdotta solo nel 1969. Mussolini in quella data è morto da 24 anni.

Mito: Il Duce garantì l'assistenza sanitaria a tutti lavoratori.

Realtà: Con la legge dell'11 gennaio 1943, n. 138, con il nome di Ente mutualità fascista - Istituto per l'assistenza di malattia ai lavoratori, venne istituita la prima Cassa Mutua di Assistenza di Malattia che offriva tutele solo ai lavoratori del pubblico impiego. Tutti gli altri non ne avevano diritto.
Il diritto alla tutela della salute per tutti nasce il 13 maggio 1947, data in cui viene istituita l’INAM, Istituto Nazionale per l’assicurazione contro le malattie, riformato nel 1968, con la legge n. 132 (cosiddetta "legge Mariotti"), che assisteva tutti i lavoratori, anche coloro che dipendevano da imprese private.
Nel 1978, con la legge n. 833 del 27 dicembre, veniva estesa, oltre che l’indennità retributiva in caso di malattia, anche il diritto all'assistenza medica con la costituzione del Servizio Sanitario Nazionale, con decorrenza del 1º luglio 1980 (la cosiddetta "riforma sanitaria"). La norma era chiaramente ispirata al National Health Service (NHS) britannico.

Mito: La cassa integrazione guadagni è stata pensata e creata dal Duce.

Realtà: La cassa integrazione guadagni (CIG) è un ammortizzatore sociale per sostenere i lavoratori delle aziende in difficoltà economica. Nasce nell'immediato dopoguerra per sostenere i lavoratori dipendenti da aziende che durante la guerra furono colpite dalla crisi e non erano in grado di riprendere normalmente l’attività. Quindi la cassa integrazione nasce per rimediare ai danni causati dal fascismo e della guerra che hanno causato milioni di disoccupati.
Mito: Il Duce ha avviato il progetto della bonifica pontina.
Realtà: I primi lavori di bonifica cominciarono nel 1924 con l'istituzione del Consorzio di Bonifica di Piscinara che avviò la canalizzazione delle acque del bacino del fiume Astura, riprendendo un progetto di Leonardo Da Vinci, interessato anche lui su una ipotesi di bonifica. Addirittura i primi lavori furono eseguiti da i Volsci (intorno al VI secolo a.c.) che, con un sistema di drenaggio a base di cunicoli rimasti celebri e forse insuperati, riuscirono ad assicurare la disciplina delle acque per cui la zona divenne prosperosa e fertile. Mussolini, quindi, non ha avviato un bel niente.

Mito: Ai tempi del Duce eravamo tutti più ricchi.

Realtà: Mussolini permise agli industriali e agli agrari di aumentare in modo consistente i loro profitti, a scapito degli operai. Infatti fece approvare il loro contenimento dei salari.
Nel 1938, dopo 15 anni di suo operato, la situazione economica dell’italiano medio era pessima, il suo reddito era circa un terzo di quello di un omologo francese.

Mito: Il Duce ha fatto costruire grandi strade in Italia.

Realtà: Il programma infrastrutturale che prevedeva la costruzione delle strade completate durante il ventennio cominciò già durante il quinto governo di Giovanni Giolitti, avendo constatato l’impossibilità di uno sviluppo industriale in mancanza di solide strutture.

Mito: Il Duce è stato l'unico uomo di governo che abbia veramente amato questa nazione.

Realtà: "Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative"
Già...proprio amore.
Mussolini amava talmente l’Italia che:
- ha instaurato una dittatura
- ha abbassato tutti i salari
- ha firmato i Patti Lateranensi
- ha portato il paese al collasso economico
- ha tolto la libertà ai cittadini italiani
- instaurando le leggi razziali ha scritto una delle pagine più infami e vili della storia italiana.
Voleva così bene al suo popolo da farlo sprofondare in una guerra civile quando fu esautorato dal potere creando la Repubblica Sociale Italiana. Un paese già allo sbando a causa dell'armistizio dell'8 settembre e provato dalla guerra (condotta da lui con esiti a dir poco disastrosi) venne dilaniato ancora di più tra cosiddetta" Repubblica di Salò" e Italia liberata.
Puo' bastare credo. E comunque a volte basta l'informazione...e magari lo studio. Se poi i problemi vostri sono solo gli extracomunitari....beh allora c'e' qualcos'altro da curare. Aprire dei libri non basta di certo.

- Alessia Provato


 

mercoledì 24 settembre 2014

Governo e maggioranza prediligono gioco d'azzardo e slot machine a donne e uomini della polizia di Stato e al servizio che rendono.


Governo e maggioranza prediligono gioco d'azzardo e slot machine a donne e uomini della polizia di Stato e al servizio che rendonoIl MoVimento 5 Stelle ha, infatti, presentato alcuni emendamenti al "dl stadi" per porre fine all'assurdo tetto agli stipendi dei poliziotti. Ma gli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili. 
Strano. Il decreto al suo interno include "disposizioni per assicurare la funzionalità del ministero dell'Interno". Chiaro, no? Funzionalità ministero dell'Interno. Ma non solo. L'articolo 8 del decreto fissa l'obiettivo di "corrispondere alle contingenti esigenze connesse all'espletamento dei compiti istituzionali della polizia di Stato". Espletamento compiti istituzionali della polizia. Semplice, no?
E cosa propone il MoVimento 5 Stelle? Aumentare il gettito da giochi d'azzardo e slot machine per finanziare lo sblocco del tetto agli stipendi della polizia. Utilizzare beni demaniali e confiscati per ospitare commissariati e sedi istituzionali Limpido, no?
E invece no. Evidentemente non è chiaro, né semplice o limpido. Nonostante il decreto sia sulla "funzionalità del ministero dell'Interno". Nonostante, tramite questo decreto, si vuole "corrispondere alle contingenti esigenze connesse all'espletamento dei compiti istituzionali della polizia di Stato".
Ormai è chiaro. Una soluzione chiara, semplice e limpida non può passare solo perché a presentarla è il MoVimento 5 Stelle. E meno che mai se il M5S ne ha prima parlato con tutti i sindacati del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, come avvenuto il 16 settembre scorso (GUARDA VIDEO) e come ripetuto stamane in occasione della manifestazione odierna (nella foto una delegazione dei deputati M5S incontra i manifestanti) .
Non può certo passare l'idea che il M5S propone una soluzione e questa venga ammessa. Sarebbe la fine definitiva dei partiti. E alla Camera non v'è certo aria di suicidio collettivo. 
Abbiamo fatto ricorso. Ecco la lettera

martedì 23 settembre 2014

Lettera aperta a tutto il MoVimento 5 Stelle


Lettera aperta a tutto il MoVimento 5 Stelle


 


Lettera aperta a tutto il MoVimento 5 Stelle
Ci è stato segnalato da un caro amico de LaCosa questo commento. E’ decisamente molto bello. Lo è soprattutto per tutti gli italiani che hanno voglia di cambiare e lo fanno riponendo la loro fiducia nel M5S. Lo è per tutti voi che avete voglia di partcipare.
Non sapendo se l’autore del commento vuole essere nominato, scriviamo qui il link diretto al suo post (clicca qui).
“Noi non siamo un’opposizione, bisogna avere il coraggio di rendere esplicito questo concetto.
Il Movimento non nasce e non finisce nelle istituzioni, non è una forza parlamentare o consiliare. C’è il mondo fuori da quelle stanze ed è lì che lui respira, cresce e lascia il suo segno nella storia. Le istituzioni sono uno degli strumenti utili a raggiungere lo scopo di generare una nuova sensibilità sociale, una diversa concezione dei rapporti tra esseri umani, tra uomo e Terra, tra cittadini e potere. Dopo, qualcuno raccoglierà l’eredità di questo cambiamento ed entrerà davvero nelle istituzioni per farne parte. Anzi, se avremo lavorato bene, dovranno raccoglierla tutti perché non si potrà più tornare indietro. Non lo so se fra questi ci sarà qualcuno di noi, ma non sarà comunque lo stesso fenomeno, sarà altro. Non si può essere allo stesso tempo causa ed effetto, si finisce per diventare un mostro che, giustamente, viene percepito come aberrante da chi non gli è affezionato. Dobbiamo ricordarci che il nostro ruolo è lavorare fra la gente e con la gente, combattere le sue battaglie e convogliarle verso un’idea coerente di società nuova, più equa e con un minor livello di sofferenza, scatenare nelle menti di tutti un cambiamento indelebile di coscienza sociale.
I mezzi di comunicazione, i ruoli istituzionali e il resto sono tutti strumenti, nessuno dei quali è da snobbare ma nessuno dei quali può identificarsi con lo scopo stesso della nostra azione e riflessione politica.
Una mozione in meno, un’assenza in più da un’assemblea, ma una presenza in più ad un’agorà, in mezzo a un quartiere difficile, come ponte umano a favore di chi ha un problema o come scudo umano a opere ingiuste, su una cassetta della frutta a spiegare alle persone perché le loro sofferenze e le loro gioie le rendono affini, perché imparare a vivere in un mondo di empatia tra noi e con la Terra, per quanto difficile, è l’unico futuro possibile alternativo all’estinzione. Questo è il Movimento.
Il sistema può piegarci con la paura. Il sistema può, certo, comprare coi soldi, con briciole di potere o offrendo qualsiasi altro vantaggio che possa essere un buon sedativo per le pulsioni del proprio nemico. Ma non solo. Il sistema può lavorare anche in modo più raffinato ed evanescente, attraverso i nostri valori e non attraverso le nostre debolezze. Anche questi ultimi possono essere manovrati contro noi stessi, con effetti ben peggiori.
Il peggior nemico del Movimento non è, allora, l’opportunista che per interesse ne tradisce i principi, accettando doni e vantaggi o che, per paura, cede a ricatti e minacce provenienti da qualche antagonista esterno. No, il vero nemico interno al Movimento è chi, credendosi immune da debolezze umane meno superficiali e prosaiche di quelle finora dette, si lascia lentamente guidare fino a diventare egli stesso cellula del sistema in nome – e dietro lo scudo – di valori positivi quali il senso di responsabilità, l’obiettivo concreto, la necessità storica, lo spirito di solidarietà tra colleghi. Un bieco gioco di prestigio che fa rapidamente svanire il vero obiettivo, camuffandolo con questi alibi.
E così, Neo diventa Agente Smith, per citare Matrix.
E così è più dannoso un “buon amministratore”, che ha imparato a fare un ottimo uso delle briciole che il sistema gli butta a terra in nome dei valori di cui sopra, piuttosto che dieci “venduti”. Questi ultimi, infatti, saranno immediatamente identificati da tutti come nemici e, comunque, usciranno gioco forza dal gruppo d’origine. Il primo, invece, apparirà puro e resterà nel Movimento, spostandone pericolosamente il baricentro e distraendone le risorse.

Non facciamoci ingannare, gridiamo la nostra creatività, il nostro coraggio, la nostra libertà con irriverenza e ingegno, passione e risolutezza. In questo modo non perderemo mai”.
Vi facciamo rivedere un video che esprime molto bene il sentimento di cambiamento e partecipazione…

TTIP – IL VIDEO CHE NON VI FARANNO VEDERE…


lunedì 22 settembre 2014

LA MORSA LETALE DEL FISCAL COMPACT

Il Fiscal compact obbliga l’Italia a ridurre di un ventesimo l’anno la distanza che separa il rapporto debito/Pil, visto nel 2014 sopra il 133%, dalla soglia di riferimento del 60%.

In linea di principio il Fiscal compact non è così rigido come lo descrivono certi opinionisti. E non comporta una manovra correttiva di 45-50 miliardi in ciascun anno.
In teoria, per ridurre il rapporto debito/Pil di un ventesimo all’anno è sufficiente mantenere il pareggio di bilancio in termini strutturali — cioè al netto del ciclo e delle una tantum — e avere una crescita nominale (compresa l’inflazione) vicina al 3%.
Il problema è che l’Italia è lontana da queste condizioni. Commissione europea, Fondo monetario internazionale e Ocse stimano che il Pil di quest’anno crescerà in termini reali dello 0,6%. E dallo scorso ottobre l’inflazione è scesa al di sotto dell’1%. Il deficit strutturale per Bruxelles è oltre lo 0,5% che delimita il pareggio di bilancio.
D’altro canto, la decisione finale sul rispetto delle regole ha margini di discrezionalità politica.
LE TRE CONDIZIONI
La regola del debito si considera violata se non si rispettano tre condizioni poste in successione.
La prima analisi riguarda la riduzione media del rapporto debito-Pil nell’anno di valutazione e nei due anni precedenti (backward looking rule).
La seconda si riferisce alla riduzione del rapporto nell’anno di valutazione e nei due successivi in base alle previsioni della Commissione europea (forward looking rule).
La terza analizza l’evoluzione del debito nella versione backward-looking tenendo conto, però, di quale impatto abbia avuto il ciclo economico.
Solo se tutte e tre le versioni della regola non sono rispettate, la Commissione può aprire una procedura di infrazione. Può, non deve, perché il Fiscal compact richiede di valutare anche tutta una serie di ‘fattori rilevanti’.
QUANDO SCATTA IL FISCAL COMPACT?
Il Trattato è già in vigore. Per gli Stati membri sottoposti a procedura di deficit eccessivo è previsto un triennio di transizione.
Ne deriva che per l’Italia, uscita dalla procedura di deficit eccessivo nel 2013 in base ai dati del 2012, la prima valutazione sulla regola del debito avverrà nel 2015.
Nel corso del triennio di transizione deve essere garantita una convergenza al valore di riferimento più favorevole fra i tre previsti dal Fiscal compact: benckmark backward looking; benchmark forward looking; benchmark backward looking corretto per il ciclo economico.
L’Italia deve quindi identificare, per ogni anno del triennio di transizione, una “traiettoria di aggiustamento fiscale minima e di tipo lineare” (Mlsa secondo l’acronimo in inglese) che permetta di rispettare la regola del debito al 2015.
L’ITALIA È IN LINEA CON IL FISCAL COMPACT?
La risposta del Tesoro arriverà con il nuovo Documento di economia e finanza (Def), che va presentato in Parlamento entro il 10 aprile.
Tuttavia, qualcosa si può dire già ora. Nel vecchio Def il ministero dell’Economia ha calcolato che il benchmark del debito nella configurazione backward looking fosse pari al 124,1% del Pil nel 2015.
Per lo stesso anno la Commissione europea stima invece un rapporto al 132,4%, superiore di oltre 8 punti.
L’Italia sembrerebbe quindi violare la prima delle tre condizioni stabilite dal Fiscal compact.
Bruxelles non fornisce analisi e previsioni che permettano di capire se l’Italia sia in linea con la forward looking rule e la backward looking rule corretta per il ciclo. Mostra però di avere dei dubbi.
È da metà novembre, infatti, che la Commissione lamenta un’insufficiente correzione del saldo strutturale.
Nelle previsioni d’inverno la Commissione europea dice che l’Italia chiuderà il 2014 e il 2015 con un disavanzo strutturale superiore al mezzo punto di Pil che delimita il pareggio di bilancio, l’altro parametro sancito dal Fiscal compact.
Il governo deve “garantire di essere in linea con la regola del debito”, ha detto giovedì 13 marzo il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, attraverso il suo portavoce Simon O’Connor.
I FATTORI RILEVANTI
L’Italia ha altre carte da giocare nel confronto con la Commissione europea.
Nel caso in cui l’andamento del rapporto debito/Pil non rispetti la regola del ventesimo, la Commissione è chiamata a redigere un rapporto su un certo insieme di ‘fattori rilevanti’ prima di aprire la procedura di infrazione.
L’elenco comprende: l’andamento della posizione debitoria a medio termine, la struttura per scadenze e i titoli di Stato emessi in valuta diversa dall’euro; le operazioni di aggiustamento stock-flussi del debito; le riserve accantonate e l’attivo del bilancio pubblico; la dimensione delle garanzie pubbliche, specie quelle legate al settore finanziario; le passività, sia esplicite che implicite, connesse con l’invecchiamento della popolazione e quindi l’evoluzione della spesa pensionistica; il livello del debito privato, nella misura in cui rappresenti una passività implicita potenziale per il settore pubblico.
Nel caso in cui la violazione del criterio del debito sia esclusivamente dovuta ai fattori rilevanti (anche nel corso del cosiddetto periodo di transizione) è escluso che lo Stato entri in procedura di infrazione.
I SOSTEGNI AI PAESI IN CRISI
Tra i fattori rilevanti c’è anche il contributo finanziario ai fondi salva Stati europei Efsf ed Esm e i prestiti bilaterali alla Grecia.
Una voce che pesa sul debito pubblico italiano per più di 55 miliardi, o quasi 4 punti, secondo gli ultimi dati di Bankitalia.
Il governo punta molto su questa voce per evitare censure dall’Europa.

La Commissione ribatte che, nel chiedere misure aggiuntive, ha già tenuto conto del contributo italiano ai Paesi in crisi.

fonte: Reuters


domenica 21 settembre 2014

Insegnamento della lingua inglese nelle scuole materne grazie al M5S

Provate a verificare se i vostri figli all'asilo stanno ascoltando parole in inglese, provate a domandare a dirigenti e maestre. Vi racconteranno che non c'è alcuna misura governativa che sostiene l'inglese nella scuola dell'infanzia.
Tutti sanno che il proprio cervello nell'età dell'infanzia riesce molto più facilmente, rispetto all'età adulta, ad acquisire più lingue contemporaneamente con uno sforzo e dei risultati che non sono paragonabili a quelli dell'età adulta. Nell'infanzia basta ascoltare un'altra lingua per impararla. Lo stesso processo i bimbi lo applicano in modo naturale per la lingua italiana. Studi e ricerche non lasciano dubbi.
Eppure è da ottobre del 2013 che il Ministero dell'Istruzione deve adoperarsi per garantire l'apprendimento dei primi elementi della lingua inglese grazie ad una legge del M5S per la scuola dell'infanzia => http://parlamento17.openpolis.it/emendamento/19740
Noi al governo saremmo subito pronti a immettere risorse in questo campo piuttosto che richiedere sforzi immani ai bambini negli anni successivi. Ma il ministro Giannini preferisce promettere, fare interviste piuttosto che attuare ciò che è già legge.
Questo è il governo delle chiacchiere. Si metta a lavoro ministro Giannini!!!

sabato 20 settembre 2014

ISTIGAZIONE AL SUICIDIO!!!

Sono migliaia le denunce dei cittadini contro il governo per istigazione al suicidio!!!
 
 

L'istigazione al suicidio è un reato previsto dall'articolo 580 del codice penale.

Milioni di cittadini italiani sono allo stremo, senza lavoro, con debiti, uno stato che non garantisce più nulla e chiede l'impossibile minacciando di sbatterli su un marciapiede con il suo intransigente esattore privato, debole coi forti e forte coi deboli.

Ad oggi sono state oltre 15.000 le querele depositate da cittadini italiani contro il Governo, solo nelle ultime due legislature: una clamorosa impennata di cui i media principali non parlano per non far scaturire ulteriori denunce. Ne parla solo il TG di una nota emittente TV pugliese come si vede in questo servizio: Non se ne parla: migliaia di denunce di cittadini contro governo per istigazione al suicidio VIDEO 

I magistrati ora devono passare in rassegna tutte le denunce e, se ci saranno i requisiti, dovranno aprire le indagini."


 
 
 
 

venerdì 19 settembre 2014

Disoccupazione: l’esempio di alcuni comuni che l’hanno sconfitta

lavoro33

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro“, recita il primo articolo della Costituzione, articolo che sembra essere messo in discussione dai più recenti dati Istat secondo cui il 12,9 per cento della popolazione attiva, ovvero più di 3 milioni di persone, non ha un posto di lavoro.
Sollevando lo sguardo all’Europa, Spagna e Austria sono agli antipodi. La prima con un allarmante tasso di disoccupazione del 25,8%, la seconda con il primato europeo del 4,2% di disoccupati. Il caso dell’Austria potrebbe generare molta apprensione nei lavoratori italiani. In Austria l’articolo 18 non esiste, si può licenziare senza motivazione, ma al tempo stesso c’è un sistema di welfare che tutela la mobilità, basse tasse per le imprese e un sistema di alta formazione legato alle esigenze economiche.
Troppo spesso nel parlare di soluzioni all’occupazione tendiamo a considerare esclusivamente manovre socio-economiche nazionali o internazionali, legate solo al volere dei governi e alla funzionalità delle riforme legislative. Eppure ci sono piccole realtà che dimostrano come la disoccupazione possa essere sconfitta a livello locale.
Alcune risposte arrivano da paesi in condizioni peggiori dell’Italia, sia a livello economico che occupazionale, come la Spagna. In Andalusia infatti sorge una piccola comunità di neanche 3000 abitanti, che pratica una gestione urbanistica alquanto particolare. A Marinaleda, grazie alla cooperativa Humar non esiste disoccupazione e grazie all’autocostruzione le case costano appena 15 euro al mese perché, secondo il primo cittadino, la casa è un diritto, non un affare. Qui i politici non sono retribuiti e le decisioni vengono prese attraverso assemblee cittadine e gruppi di azione. Un’utopia? No, è la realtà di un comune che ha deciso di auto costruirsi secondo i propri bisogni invece che aspettare una risposta dall’alto.
In Germania invece, nei pressi di Berlino sorge la piccola comunità di Feldheim. Anche qui la disoccupazione è stata sconfitta, ma non solo, il comune è anche autosufficiente energeticamente. Queste due sensazionali notizie sono strettamente legate tra loro. In Germania gli investimenti sulle rinnovabili hanno portato ad un aumento delle tasse ma anche alla creazione di 270mila nuovi posti di lavoro e alla chiusura di diversi impianti nucleari. A Feldheim però la rivoluzione è nata dalla comunità stessa, ogni famiglia ha infatti investito 3000 euro per la creazione di un impianto energetico autonomo sfruttando vento, sole e biogas e mettendo in moto un meccanismo virtuoso che ha generato occupazione per l’intera comunità e ridotto i costi energetici.
Questi esempi dimostrano come la disoccupazione non possa essere risolta solo da fattori macroeconomici. Se ci pensate l’Italia è composta per il 70 per cento da comuni sotto i 5000 abitanti, da migliaia di comuni sotto i mille abitanti, e da centinaia sotto i duecento. Ciò significa che i piccoli comuni possono cambiare i 3/4 del nostro paese attraverso le loro politiche
Esempi virtuosi arrivano anche dall’Italia. A Capannori (LU) per esempio ci sono numerose iniziative che coinvolgono attivamente i cittadini nella gestione del territorio. Negli ultimi 20 anni i risultati sono evidenti, con una disoccupazione che dal 51 per cento del 1991 si aggira ora intorno al 5 per cento, grazie a strumenti come l’albo dei disoccupati, gli stage retribuiti, i fondi sociali, e gli incentivi per aziende che assumono disoccupati. Sono tante altre le iniziative italiane, ma solitamente si limitano a proporre stimoli economici all’imprenditoria, incentivi nazionali ed europei che spesso tornano indietro perché adocchiati con sfiducia visti i debiti della Pubblica Amministrazione.

giovedì 18 settembre 2014

Misure che i governi possono introdurre per promuovere il Software Libero.

Questo articolo suggerisce delle politiche per uno sforzo saldo e costante al fine di promuovere il Software Libero all'interno dello Stato, e di condurre il resto del paese verso la libertà del software.
La missione dello Stato è quella di organizzare la società per la libertà e il benessere dei cittadini. Uno degli aspetti di questa missione, in ambito informatico, è incoraggiare gli utenti ad adottare il software libero: software che rispetta la libertà degli utenti. Un programma proprietario (cioè non libero) limita la libertà di chi lo usa; questo è un problema sociale che lo stato deve cercare di eliminare.
Lo stato deve insistere sulla libertà del software nelle proprie elaborazioni, allo scopo di garantire la propria sovranità digitale (il controllo dello stato sulle proprie elaborazioni digitali). A tutti gli utenti deve essere garantito un controllo sulle proprie elaborazioni, ma lo Stato ha una responsabilità davanti al popolo, quella di mantenere il controllo sulle elaborazioni effettuate in rappresentanza dei cittadini. La maggior parte delle attività governative dipendono oggi dalle elaborazioni digitali, ed il controllo su queste attività dipende dal controllo esercitato su queste elaborazioni. La perdita di questo controllo da parte di un'agenzia la cui missione è cruciale mette in discussione la sicurezza nazionale.
Far migrare le agenzie pubbliche al Software Libero può anche fornire dei benefici secondari, come il risparmio di risorse e il sostegno a sviluppatori di software locali.
In questo testo, il termine "entità statali" si riferisce a tutti i livelli di governo, e significa agenzie pubbliche, incluse le scuole, partenariati pubblici e privati, attività largamente finanziate dallo stato come scuole parificate, e società "private" sotto il controllo pubblico o dotate dallo stato di particolari privilegi o funzioni.

Istruzione

Le politiche più importanti riguardano l'istruzione, poiché dall'istruzione dipende il futuro del paese.
  • Insegnare solo il software libero
    Le attività educative, almeno per quanto riguarda la scuola pubblica, devono insegnare soltanto Software Libero (non dovrebbero mai spingere gli studenti ad utilizzare un programma proprietario), e dovrebbero spiegare le ragioni civiche per l'uso del software libero. Insegnare l'uso di programmi proprietari significa educare alla dipendenza, cioè l'esatto contrario della missione della scuola.

Lo Stato e il pubblico

Inoltre, le politiche pubbliche che influenzano il tipo di software utilizzato dagli individui e dalle organizzazioni sono cruciali:
  • Non richiedere programmi proprietari
    Le leggi e le pratiche del settore pubblico devono essere cambiate, così da non richiedere o esercitare pressione verso l'uso di software proprietario da parte di individui o organizzazioni. Ciò dovrebbe anche scoraggiare la comunicazione e le pratiche di pubblicazione che determinano queste conseguenze (tra cui la gestione digitale delle restrizioni).
  • Distribuire solo software libero
    Quando un'entità statale distribuisce il software al pubblico, inclusi programmi presenti sul sito internet, o specificati dallo stesso, questo software deve essere distribuito come Software Libero, che deve essere in grado di funzionare in un ambiente che contiene esclusivamente software libero.
  • Siti web statali
    I siti internet e i servizi di rete delle entità statali devono essere progettati in modo che gli utenti li possano utilizzare senza alcun problema affidandosi esclusivamente a software libero.
  • Formati e protocolli liberi
    Le entità statali devono utilizzare formati di file e protocolli di comunicazione che siano ben supportati dal software libero, preferibilmente con specifiche pubblicate. (Non utilizziamo il termine "standard" perché ciò dovrebbe applicarsi anche interfacce non standardizzate, così come a quelle standardizzate). Ad esempio, non devono distribuire registrazioni audio o video in formati che richiedano Flash o codec non liberi, e le biblioteche pubbliche non devono distribuire opere in cui sistemi di gestione digitale delle restrizioni siano presenti.
  • Disaccoppiare i computer dalle licenze
    La vendita di un computer non deve imporre l'acquisto di una licenza di software proprietario: il venditore deve, per legge, essere messo nella posizione di lasciare all'acquirente la possibilità di acquistare il computer senza software proprietario e senza il pagamento della relativa licenza.
    Il fatto che venga imposto anche un pagamento è un problema secondario, perché l'ingiustizia principale insita nel software proprietario è la mancanza di libertà, e non dovremmo dimenticarlo. Tuttavia il fatto che gli utenti siano obbligati a pagare dà uno svantaggio scorretto ad alcuni produttori di software proprietario, con un danno per la libertà degli utenti. Lo stato deve impedire questo abuso.

Sovranità informatica

Sono numerose le scelte politiche che hanno effetti sulla sovranità digitale dello Stato. Le entità pubbliche devono mantenere il controllo sulle loro elaborazioni, senza cederne il controllo a privati. Questi punti si applicano a tutti i computer, inclusi gli smartphone.
  • Migrare al software libero
    Le entità statali devono migrare al Software Libero, e non devono installare, o continuare a utilizzare, alcun programma non libero, tranne che per un'eccezione temporanea. Solo un'agenzia può avere l'autorità di garantire queste eccezioni temporanee, e solo quando vi sono evidenti ragioni urgenti. Lo scopo dovrebbe essere quello di ridurre il numero di queste eccezioni a zero.
  • Sviluppare soluzioni informatiche libere
    Quando un'entità pubblica paga per lo sviluppo di una soluzione informatica, il contratto deve richiedere che questa soluzione sia rilasciata come software libero e progettata perché la si possa utilizzare e sviluppare in un ambiente al 100% libero. Tutti i contratti devono richiedere questo punto, in modo che se lo sviluppatore non adempie a questi requisiti, il lavoro non possa essere pagato.
  • Scegliere computer per il software libero
    Quando un'entità pubblica acquista o prende in leasing computer, deve scegliere tra i modelli che sono meglio in grado, nella loro categoria, di funzionare senza eseguire nessun tipo di software proprietario. Lo Stato dovrebbe tenere, per ogni categoria di computer, una lista dei modelli autorizzati sulla base di questo criterio. Modelli disponibili sia per il pubblico che per lo Stato dovrebbero essere preferiti a modelli disponibili solo per lo Stato.
  • Negoziare coi produttori
    Lo Stato deve negoziare attivamente con i produttori per rendere disponibili sul mercato (sia per lo Stato che per i cittadini) prodotti hardware di tutte le categorie, che non richiedano software proprietario.
  • Unirsi ad altri stati
    Lo Stato deve invitare gli altri stati a negoziare collettivamente con i produttori per quanto riguarda prodotti hardware adatti. Insieme, avranno più peso.

Sovranità informatica 2

La sovranità digitale (e la sicurezza) dello Stato necessitano di un controllo sui computer che mettono in pratica l'attività dello Stato. Ciò richiede che il "Software come servizio" sia evitato, a meno che il servizio non sia eseguito da un'entità pubblica dipendente dal governo. Anche le altre pratiche che riducono il contollo dello Stato sulle proprie elaborazioni devono essere evitate. Quindi:
  • Lo stato deve controllare i propri computer
    Ogni computer utilizzato dallo stato deve appartenere alla stessa istituzione governativa che lo utilizza, o essere preso in leasing dalla stessa. Questa istituzione non deve cedere a estranei il diritto di decidere chi dispone di un accesso fisico a quel computer, chi può effettuare la manutenzione (di hardware o di software), quale software installare. Se il computer non è portatile, allora deve essere situato in uno spazio occupato dallo Stato (come proprietario o come locatario).

Influenzare lo sviluppo

La politica statale ha effetti sullo sviluppo del software libero e non libero.
  • Incoraggiare il software libero
    Lo stato deve incoraggiare gli sviluppatori affinché creino o migliorino il Software Libero. Anche coloro che lo rendono disponibile al pubblico dovrebbero essere incoraggiati, ad esempio con incentivi fiscali o di altro tipo. Al contrario, nessun incentivo dovrebbe essere fornito per lo sviluppo, la distribuzione o l'uso di software non libero.
  • Non incoraggiare il software non libero
    In particolare, gli sviluppatori di software proprietario non dovrebbero essere in grado di "donare" copie del loro software a scuole richiedendo poi detrazioni fiscali per il valore nominale del software. Il software proprietario non è legittimo in una scuola.

Spazzatura elettronica

La libertà non deve implicare lo spreco elettronico:
  • Software sostituibile
    Molti computer moderni sono progettati per rendere impossibile la sostituzione del software precaricato con software libero. Quindi l'unico modo di liberarli è renderli inservibili. Questa pratica è dannosa per la società.
    Quindi dovrebbe essere illegale, o almeno scoraggiato da tasse disincentivanti, vendere, importare o distribuire un nuovo computer (cioè, non di seconda mano) o prodotto per computer in cui la segretezza sulle interfacce hardware o restrizioni intenzionali impediscano agli utenti di sviluppare, installare e usare software sostitutivo per qualsiasi software installato che il produttore ha la possibilità di aggiornare. In particolare questo si applicherebbe a qualsiasi dispositivo in cui è necessaria un'operazione di “jailbreaking” per installare un altro sistema operativo o in cui le interfacce di alcune periferiche sono segrete.
Grazie a queste misure, lo stato può riprendere il controllo delle proprie elaborazioni, e condurre i cittadini, le imprese e le organizzazioni verso lo stesso risultato.

Richard Stallman

mercoledì 17 settembre 2014

Scuole: l'innovazione italiana è esempio nel mondo... solo grazie al M5S!!!

Non ci siamo abituati, vero?
Quando si parla di innovazione e di nuove tecnologie, specialmente nel settore pubblico, l'Italia spicca sempre come fanalino di coda. Diamo ormai per scontata l'arretratezza del nostro Paese, talmente pervicace da sembrare a volte persino voluta.
Non siamo proprio abituati ad essere presi a modello nel mondo.
Ma stavolta è successo, e forse proprio perché il MoVimento 5 Stelle si è messo di traverso ed è riuscito ad imporre una norma: quella relativa alla produzione di ebook gratuiti nelle scuole.
I frutti potete scoprirli in questo video. Viene dal Qatar, dal World Innovation Summit for Education - WISE, che riunisce ogni anno oltre 1.000 esperti, docenti e professionisti da molte nazioni con l'obiettivo di ispirare cambiamenti creativi nel campo dell'istruzione. L'Italia è portata ad esempio, con l'esperienza dell'Istituto Majorana di Brindisi che per primo ha promosso una nuova didattica basata sulla creazione di libri multimediali su piattaforme aperte, progettati e realizzati da insegnanti e studenti in stretta collaborazione.
A inizio 2013 il ‪M5S‬ ha incontrato Salvatore Giuliano, Preside dell'Istituto brindisino, per intervenire a livello legislativo ed estendere questa pratica innovativa in tutte le scuole italiane.
Dopo pochi mesi, a novembre 2013, la proposta del M5S è diventata legge, e ora attendiamo solo che il Governo fornisca alle scuole le linee guida e gli strumenti per iniziare questo processo rivoluzionario.
Le ‪proposte M5S‬ guardano al futuro!!!

martedì 16 settembre 2014

Il grande bluff del 'taglia bollette': Renzi con una mano toglie e con l'altra prende!!!

Che le bollette della luce aumentano invece di diminuire, lo sappiamo tutti. In pochi, però, sanno che il 20% del costo della bolletta non è per l'elettricità che consumiamo, ma per i cosiddetti 'oneri di sistema': voci di spesa che servono a finanziare politiche pubbliche di varia natura e che solo nel 2013 si aggiravano intorno ai 13,7 miliardi di euro, come racconta un'inchiesta pubblicata oggi sul Corriere.it

Con il decreto competitività e il cosiddetto 'taglia bollette', il governo Renzi prometteva di ridurre del 10% il costo dell'energia per le imprese, andando a tagliare parte di questi oneri. Ma il presunto 'sconto' è stato finanziato 'bastonando' la produzione di energie pulite, a vantaggio, non serve dirlo, della produzione di energia fossile.
Parte dei soldi che derivano da questa incomprensibile tassazione sulle rinnovabili, paradossalmente andranno a compensare i cittadini di quei territori che ospitano centrali nucleari in dismissione e depositi di scorie. In sostanza il governo toglie risorse all'energia pulita per 'risarcire' chi, a causa della dissennata politica energetica del passato, oggi è costretto convivere con centrali nucleari in via di dismissione.
Ma non è tutto: uno studio della CGIA di Mestre ci spiega che solamente il 15% delle piccole e medie imprese - che costituiscono gran parte del tessuto industriale di questo Paese - beneficerà di questa misura, mentre verranno lasciate a bocca asciutta oltre 4 milioni di piccole imprese.
Nel frattempo, il taglio delle bollette della luce assomiglia sempre più a una chimera, o meglio a una bufala, e nei prossimi mesi gli italiani potrebbero ritrovarsi a pagare un conto ancora più salato. Secondo quanto riportato dalla stampa, infatti, dal Ministero dello Sviluppo economico starebbe per arrivare un vero e proprio 'aiutino' al Rigassificatore Olt di Livorno, un impianto nato già con scarse possibilità di operare in maniera efficiente e in condizioni di sicurezza, di cui il Movimento 5 Stelle si occupò già lo scorso anno con una interrogazione presentata in Senato.
Per sostenere la sua attività, il governo sarebbe pronto a concedere un sostegno pari a circa 90-110 milioni l'anno per 20 anni (a decrescere) che andrà a gonfiare, ça va sans dire, le nostre bollette dell'energia elettrica.


da Senato Cinque Stelle



lunedì 15 settembre 2014

L'agricoltura italiana sovvenziona... quella inglese. Il M5S dice basta!!!

Finalmente grazie al M5S qualcosa si muove per mettere fine all'Europa dei privilegi.
Una battaglia che vede i deputati della Commissione Agricoltura M5S in prima linea da oltre un anno. E adesso la Camera ci sta dando ragione.
Parliamo di Regno Unito: dal 1984 riceve soldi per compensare la sua debolezza in agricoltura. Trent'anni di sconti e di agevolazioni. Trent'anni durante i quali il Regno Unito è cresciuto, si è affermato, e, diciamolo, non ha più bisogno di questi aiutini che tra l'altro arrivano soprattutto (colmo della presa in giro!) da Francia e Italia.
La Camera ha finalmente iniziato a esaminare la nostra mozione che vuole appunto eliminare questo "sconto inglese", che nasce da accordi stabiliti a Fontainebleau nel lontano 1984.
Secondo questo accordo il Regno Unito continua a ottenere il rimborso del 66% della differenza tra il suo contributo al bilancio Ue e la quota a esso spettante dallo stesso bilancio. L'onere finanziario di tale rimborso è, per la gran parte, a carico della Francia e soprattutto dell'Italia.
Sappiamo che oggi la spesa agricola dell'Unione europea si è notevolmente ridotta e simili meccanismi non hanno più ragione di esistere, tanto più se a spese di alcuni Stati come l'Italia in piena crisi economica.
Continueremo a lottare affinchè queste assurde politiche di disparità abbiano fine e per costruire davvero una Europa uguale per tutti!!!

domenica 14 settembre 2014

Urgente!!! Nessuno deve rimanere indietro!!!


Nessuno deve restare indietro. L'Italia deve essere, prima di ogni altra cosa, una comunità. In una comunità, tra i valori più importanti vi è il senso di solidarietà. Il cittadino deve essere il centro della politica. La sua stella polare. Va garantita a tutti una vita dignitosa e, se possibile, la felicità. Il primo articolo della nostra Costituzione dovrebbe esprimere il diritto alla felicità. Ognuno vale uno quando contribuisce al benessere comune. Lavoriamo per pagare le tasse. Il nostro tempo, la nostra vita vengono trasformati in capitoli di spesa delle Finanziarie. Ebbene, questi soldi, nostri soldi, devono essere utilizzati cambiando radicalmente le priorità. La salute, la scuola, le pensioni, la protezione sociale, l'ambiente, il recupero del tempo per vivere, queste sono le priorità. Non gli armamenti, le grandi opere pubbliche inutili come la Tav o l'Expo, le missioni di guerra in Afghanistan o i finanziamenti a partiti e giornali, alle banche, le pensioni d'oro. Bisogna riavvolgere il nastro, ritornare a un senso di umanità, con una pensione a 60 anni, con la cancellazione della legge sugli esodati, con il ripristino dei soldi sottratti alla scuola e alla sanità.



Non è una gara in cui vince il più forte, siamo una comunità che si deve occupare di tutti. Nessuno deve rimanere indietro.

Fondo di garanzia per le PMI

Si tratta di un fondo istituito al ministero dello Sviluppo Economico dedicato alle piccole e medie imprese, da utilizzare come garanzia per la concessione di finanziamenti da parte delle banche.

 - Per facilitare l'utilizzo del fondo, il M5S ha realizzato un VADEMECUM. ti invitiamo a scaricarlo e a diffonderlo:  Vademecum #M5S

- Abbiamo realizzato un documento che mette insieme le risposte alle vostre domande più frequenti: FAQ

- Per completezza di informazioni, riportiamo inoltre di seguito il link al Sito ufficiale del Ministero e la Guida del fondo


Il fatto che il Movimento 5 Stelle si riduca lo stipendio e lo doni a un fondo per le PMI è cosa ancora poco nota al grande pubblico. Se vuoi aiutarci a diffondere la notizia, per favore condividi questo video:




sabato 13 settembre 2014

Orso dannoso?? il #M5S chiede al Ministro spiegazioni!!!

La Giunta della Provincia autonoma di Trento e Bolzano inventa la categoria di "Orso dannoso". Tramite una delibera di Giunta, infatti, la stessa Provincia ha approvato una proposta di modifica del "Piano d'Azione interregionale per la Conservazione dell'Orso Bruno nelle Alpi Centro-Orientali» (PACOBACE); Proposta, peraltro, recepita favorevolmente dal Ministero dell'ambiente con parere favorevole espresso dall'ISPRA.
La Delibera permetterebbe loro di gestire in modo più snello ed autonomo la rimozione dei soggetti problematici, consentendo anche «l'abbattimento», nonché la cattura per una non specificata «captivazione permanente».
Troviamo tale proposta in evidente contrasto con le normative internazionali, comunitarie e nazionali che tutelano l'Orso bruno (specie particolarmente protetta anche sotto il profilo sanzionatorio - art. 2 L.157/92), tanto che la sua uccisione non necessitata, è sanzionata dall'articolo 544-bis del Codice penale così come la «captivazione permanente» può configurare il reato di maltrattamento di animali secondo l'articolo 544-ter del codice penale.
La modifica introdotta dalla Delibera sopracitata dovrà ora essere sottoposta all'approvazione del Ministero, al quale abbiamo chiesto, con una interrogazione scritta, come intenda impedire danni irreparabili alla popolazione degli orsi, per la cui reintroduzione nel territorio sono stati spesi ingenti fondi anche europei, sulla base di quali presupposti l'Ispra abbia avallato l'introduzione dalla modifica al Piano PACOBACE e cosa si intenda per «captivazione permanente» degli orsi considerati problematici.
 
qui puoi leggere l'atto completo



Ma cosa sta facendo il M5S?

Per sapere tutto, sempre e ovunque, scaricate l'app del Movimento 5 Stelle e non dimenticate di consigliarla a tutti i vostri amici...

App ufficiale del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Restate aggiornati con le ultime informazioni provenienti dai canali ufficiali del Parlamento 5 Stelle, ovvero dal portale www.parlamentari5stelle.it, dai canali youtube M5S Camera e Senato, e dalle relative pagine Facebook.



 disponibile_appstore.png


                   Google-Play-Store-Italiano.png

giovedì 11 settembre 2014

Il governo toglie soldi alla scuola per darli agli edifici di culto

8×1000, il Governo tenta il colpo: anche alle Chiese i soldi per l’edilizia scolastica.


Nel decreto attuativo che permette di destinare una quota del fondo a interventi di edilizia scolastica è comparso anche l'ente che dipende dal ministero dell'interno. Cariello (M5s): "Togliere l'opzione per mantenere credibilità". Mattiello (Pd): "L'esecutivo chiarisca"
Matteo Renzi
Il governo toglie soldi alla scuola per darli agli edifici di culto”. La denuncia è di Francesco Cariello, deputato del Movimento 5 stelle, che nell’ultima legge di stabilità ha ottenuto l’inserimento di un suo emendamento che destina la quota statale dell’otto per mille alla messa in sicurezza e alla ristrutturazione dei plessi scolastici pubblici. Oggi si vota il decreto attuativo per permettere che i Comuni accedano a quei soldi e nel testo presentato in commissione compare un altro destinatario a fianco delle scuole: il Fondo edifici di culto (Fec), ente che dipende direttamente dal ministero dell’interno.

Un inserimento all’ultimo che non era previsto negli accordi iniziali e che i 5 stelle chiedono di togliere. “Il piano per edilizia scolastica”, sottolinea il deputato M5S, “che il premier inizialmente aveva quantificato in 10 miliardi, è stato poi ridimensionato fino a scendere sotto al miliardo. Con l’aggiunta di questa finalità verrebbe assestato un ulteriore colpo a tale voce. La condizione di degrado e insicurezza dei nostri istituti è tale che sarebbero necessari 8 miliardi. Altro che scure”. “Si tratta di soldi dei contribuenti per il miglioramento e la messa in sicurezza delle nostre scuole mentre il Fondo edifici di culto è un fondo immobiliare che ha come unica missione la manutenzione e la conservazione di circa 750 edifici religiosi e non contempla scuole nel suo patrimonio”, aggiunge Cariello, membro M5S della Commissione Bilancio.

A chiedere chiarimenti è anche Davide Mattiello, deputato del Partito democratico. La proposta di Cariello ha preso le mosse dalla tragedia del Darwin di Rivoli, dove perse la vita lo studente Vito Scafidi per il collasso della contro-soffittatura della sua classe. “Ma per far funzionare le nuove norme – spiega Mattiello, deputato Pd della Commissione Antimafia – occorreva intervenire sul regolamento previsto dal dpr 76 del ’98. Il Governo ha provveduto, presentando alla Camera il nuovo schema di regolamento il 1 settembre. Oggi la commissione bilancio della Camera deve esprimere il parere. All’articolo 1 si legge: per l’assistenza ai rifugiati, per la conservazione dei beni culturali e per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica dello Stato, degli enti locali territoriali e del Fondo edifici di culto di cui all’articolo 56 della legge 20 maggio 1985, n.222“. “Cosa c’entra il “Fondo edifici di culto”? Questo Fondo gestisce immobili adibiti ad uso scolastico?”, si chiede l’esponente del Pd. “Il Governo chiarisca”.

”Il Fec -conclude Cariello- è un fondo immobiliare a cui in passato sono stati sottratte somme per investimenti e interessi privati come risulta da un’inchiesta della Dda di Napoli. Questo non giova alla credibilità di chi, all’interno della Presidenza del Consiglio, ha voluto introdurre questa ulteriore modifica che va a travisare completamente le finalità della norma”. “Il M5S chiederà oggi in commissione Bilancio l’esclusione del Fondo edifici di culto dagli enti pubblici destinatari del fondo. E proporrà di estendere al 31 dicembre i termini di presentazione delle istanze da parte dei Comuni per accedere ai fondi. Il M5S auspica che anche le altre forze politiche continuino a ritenere l’edilizia scolastica l’obiettivo prioritario di questo decreto attuativo”.
 
 
Da del 11 settembre 2014



mercoledì 10 settembre 2014

Gli invisibili della scuola ignorati dal governo Renzi!!!

Gli invisibili della scuola ignorati dal governo Renzi!!

C'è un popolo di invisibili nel mondo della scuola. Sono i 'potenziali insegnanti di ruolo': in possesso dell'abilitazione, ma esclusi dalle Gae, le graduatorie a esaurimento per entrare di ruolo, ormai bloccate da anni. Veri e propri supplenti a vita, che il governo sta totalmente ignorando: nelle linee guida della riforma della scuola non compare una sola parola sulla loro situazione; totalmente esclusi dal piano di stabilizzazione previsto dalla fantomatica `Buona Scuola' di Renzi.

Parliamo di uomini e donne che hanno tutti i titoli per accedere a queste graduatorie, che hanno investito tempo e soldi sulla loro formazione, e che ora si ritrovano nel girone infernale dei precari di serie B, vittime di un'ingiustizia che il governo si ostina ad ignorare. Oggi questi 'figli di un Dio minore' hanno portato la propria rabbia e disperazione in piazza, davanti ai palazzi di una politica sorda e miope. Noi, che siamo andati ad ascoltarli, siamo convinti che la strada da percorrere sia una sola: vanno inseriti nelle graduatorie. Abbiamo più volte sollecitato il governo con mozioni e interrogazioni parlamentari, ora non possiamo più tollerare che si continui a far finta di nulla.
Il Movimento 5 Stelle ha depositato alla Camera una proposta di Legge seria e concreta per risolvere definitivamente la precarietà nel mondo dell'insegnamento. In sostanza, con la nostra proposta dal 2015 al 2020 prevediamo un piano quinquennale di immissione in ruolo dei docenti precari su tutti i posti vacanti e disponibili, da realizzarsi tramite l'assorbimento delle attuali graduatorie ad esaurimento e, a seguire, della attuale seconda fascia delle graduatorie d'istituto.
Successivamente, dal 2020, si prevede una riforma globale del sistema di formazione, tale da non ricreare più le attuali sacche di precariato. Quella elaborata dal Movimento 5 Stelle è una risposta a medio-lungo termine che, da un lato, richiede tempo ma, al contempo, affronta la questione alla radice e in modo organico. Con serietà, ciò che a questo governo, troppo alla ricerca del consenso immediato, manca.
M5S Camera e Senato

 

martedì 9 settembre 2014

CONDANNATI, PRESCRITTI E IMPUTATI NEL PARLAMENTO ITALIANO

CONDANNATI, PRESCRITTI E IMPUTATI NEL PARLAMENTO ITALIANO

PDL (FORZA ITALIA + NCD)


ANGELUCCI Antonio (PDL Forza Italia)
   

( ri-eletto in Lombardia ). Proprietario del giornale Libero, e potente imprenditore della sanità. 
E' a processo per truffa aggravata ai danni della Regione Lazio per un giro di degenze e presunte prestazioni gonfiate.
Gli imputati avrebbero, in concorso tra loro, fatto risultare prestazioni sanitarie mai effettuate o incassato rimborsi di analisi in assenza delle necessarie autorizzazioni.
La truffa ammonterebbe, secondo l'accusa, a 163 milioni di euro. 

Nel 2009 la Procura ne chiese gli arresti domiciliari, (che scattarono invece per il figlio Giampaolo e gli altri protagonisti di quella vicenda,funzionari ASL e dirigenti della Regione), ma il parlamento respinse la richiesta
Nel 2013 Giampaolo (come rsponsabile del gruppo Tosinvest degli Angelucci) è stato condannato a 3 anni
e mezzo per aver pagato tangenti all'allora governatore della Puglia Raffaele Fitto.


L'AGCOM ha anche sanzionato la famiglia Angelucci, per avere percepito illegittimamente 34 milioni di euro dallo Stato (dal 2006 al 2010), violando la legge sui contributi pubblici all'editoria.
Per la stessa vicenda è indagato per falso e truffa aggravata





Indagato anche per abusi edilizi nel terreno
della villa di sua proprietà sull'Appia Antica, zona sottoposta a vincolo archeologicoAURICCHIO Domenico (PDL - Forza Italia)


Condannato in primo grado a 1 anno e 2 mesi per falso in atto pubblico, e interdetto da pubblici uffici per 5 anni. Da sindaco di Terzigno (NA) dopo l’assunzione di Pasquale Auricchio, suo nipote, nel suo staff, aveva prodotto un documento falso in cui affermava di non aver nessun legame di parentela con il ragazzo.




AZZOLLINI Antonio (PDL - NCD)

   

A processo per truffa nella presunta maxifrode per la realizzazione del Porto di Molfetta (di cui fu sindaco). L'opera non è mai stata realizzata nonostante la richiesta di un fiume di danaro pubblico (147 milioni, a fronte di un’opera il cui costo iniziale era previsto in 72).



 


BARANI Lucio (PDL - Forza Italia)   

(ri-eletto in Campania). Condannato dalla Corte dei Conti per avere percepito illecitamente doppi rimborsi tra il 2004 e il 2009, nel periodo in cui era sia deputato che sindaco di Villafranca in Lunigiana (MS).A processo per abuso d'ufficio da sindaco di Aulla (MS) per aver favorito una discarica abusiva.  Subentra la beneamata prescrizione grazie all'apposita legge del governo Berlusconi.

Indagato per peculato in un altra inchiesta che procede a rilento. (4 anni per arrivare all'udienza preliminare al Trib. di Massa)

Tra le sue opere memorabili, ad Aulla fece costruire un monumento a Bettino Craxi e ai "martiri di Tangentopoli", oltre a fare installare cartelli  "Aulla, Comune De-DiPietrizzato".





BERLUSCONI Silvio - PDL  (3 volte CAPO DEL GOVERNO ITALIANO) - DECADUTO il 27 nov 2013

                                                                           Condannato in via definitiva a 4 anni per frode fiscale e all'interdizione di 2 anni dai pubblici uffici (processo Mediaset) : fondi neri per centinaia di milioni con l’acquisto a prezzi gonfiati di film USA. Uno schema fraudolento per l’acquisto dei diritti di trasmissione di film statunitensi sulle tv private di Berlusconi attraverso una serie di società off-shore.
Nonostante la condanna, evita il carcere grazie alla riduzione di 3 anni della pena (indulto Mastella 2007) e legge Cirielli (fatta dal suo governo che evita il carcere agli ultra 70enni)

Nella sentenza del processo Mediaset c'è scritto:

" ideatore fin dai primordi del gruppo di un'attività delittuosa tesa ad una scientifica e sistematica evasione di portata eccezionale" (....)  "..la particolare capacità a delinquere dimostrata nell'esecuzione del disegno, consistito nell'architettare
un complesso meccanismo fraudolento ramificato in infiniti paradisi fiscali, con miriadi di società satelliti e conti correnti costituiti esclusivamente in funzione del disegno delittuoso"
- Condannato in primo grado a 7 anni per concussione per costrizionefavoreggiamento della prostituzione minorile  e all'interdizione a vita dai pubblici uffici. Assolto in 2 grado dopo la modifica della legge sulla concussione di PDL e PD
 

- Condannato in primo grado a 1 anno per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio.
Per aver ricevuto e girato al Giornale (di suo fratello) la bobina rubata di una intercettazione sul caso Unipol, non trascritta e coperta da segreto istruttorio. Subentra la prescrizione, grazie alla legge del governo Berlusconi

-
A processo per corruzione nella presunta compravendita di parlamentari. Tra i capi d'accusa 
versamento di 3 milioni di euro all'onorevole De Gregorio (già reo confesso) per passare con il centrodestra durante il governo Prodi
2006-2008




PRESCRIZIONI E AMNISTIE PRECEDENTI    ( REATO COMMESSO )

- 1979 : Silvio Berlusconi riceve la visita di tre ufficiali della G.di Finanza nella sede dell'Edilnord società intestata a Umberto Previti ma di cui Berlusconi era proprietario unico. Agli agenti risponde di essere «un semplice consulente esterno addetto alla progettazione di Milano 2»; I militari, pur avendo riscontrato più di un'anomalia nei rapporti tra lo stesso Berlusconi e misteriosi soci svizzeri, chiudono l'ispezione.
I tre finanzieri poi faranno carriera: si chiamavano Massimo Maria Berruti, Salvatore Gallo (iscritto alla loggia P2 insieme a Berlusconi) e Alberto Corrado.   Berruti, (il capo-pattuglia), lascia la GdF pochi mesi dopo per andare a lavorare alla Fininvest come avvocato d'affari. Arrestato nel 1994 insieme a Corrado per i depistaggi nell'inchiesta sulle mazzette alla Guardia di Finanza. In seguito viene eletto deputato di Forza Italia e del PdL, e poi condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento.

- 1990Falsa testimonanzia sull'iscrizione alla LOGGIA MASSONICA P2 : La Corte d'Appello di Venezia nel 1990, essendo stata varata un'amnistia nei primi mesi di quello stesso anno, dichiarava il reato commesso ma estinto a causa dell' intervenuta aministia.

- FINANZIAMENTO ILLECITO al PSI di Craxi fino al 1992 (All Iberian 1): il 13 luglio 1998 il tribunale condannò Craxi a 4 anni di carcere e Berlusconi  2 anni e 4 mesi per finanziamento illecito (tangenti)  Il processo finisce in prescrizione (per la riforma del reato di falso in bilancio e dei tempi di prescrizione fatta dal governo Berlusconi nel 2002)

-  FALSO IN BILANCIO AGGRAVATO  Fininvest
: Il processo si è  concluso con la prescrizione, dopo la riforma del reato di falso in bilancio e del'accorciamento dei tempi di prescrizione fatta dal governo Berlusconi

- FALSO IN BILANCIO MILAN - Secondo l’accusa, in particolare, i bilanci della società Milan furono  «fraudolentemente falsificati» negli anni 1993 e 1994; Poi estesi tra il 1991 e il 1997. Il processo si concluse con la prescrizione  perché il fatto non costituisce più reato dopo la riforma del reato falso in bilancio e dell'accorciamento dei tempi di prescrizione fatta dallo stesso governo Berlusconi

- FALSO IN BILANCIO E FRODE FISCALE nell'acquisto dei terreni di Macherio (1999). Per la frode fiscale (reato commesso) interviene l'amnistia come conseguenza del condono fiscale del 1994 del governo Berlusconi

- CONCORSO IN CORRUZIONE ATTI GIUDIZIARI (Lodo Mondadori) : Berlusconi era accusato assieme a Cesare Previti, Attilio Pacifico, Giovanni Acampora e Vittorio Metta di concorso in corruzione in atti giudiziari, per aver pagato i giudici di Roma in modo da ottenere una decisione a suo favore per l'acquisizione della Mondadori
La Corte d'appello, su ricorso della procura, decide nel giugno 2001 che per Berlusconi è ipotizzabile il reato di corruzione semplice, e non quello di concorso in corruzione in atti giudiziari;  Previti e gli altri imputati sono stati condannati in via definitiva, mentre per questo stesso episodio per Berlusconi è subentrata  la prescrizione del reato di corruzione semplice  dopo  la riforma del reato  falso in bilancio e del'accorciamento dei tempi di prescrizione fatta dallo stesso governo Berlusconi. ( La sentenza di appello del processo Mondadori a carico di Previti, confermata dalla Cassazione, dice però esplicitamente che Silvio Berlusconi avevala piena consapevolezza che la sentenza era stata oggetto di mercimonio”)
In sede di Giustizia civile e di risarcimento, la Corte d'Appello ha condannato la Finivest a risarcire la Cir circa 520 milioni di euro

- FALSO IN BILANCIO FININVEST (dal 1989 al 1996) : secondo i giudici il gruppo Fininvest ha utilizzato, nel periodo che va dal 1989 al 1996, 65 società estere per movimentare e accantonare, fuori bilancio, circa 1550 miliardi di lire., Berlusconi avrebbe inoltre utilizzato parte dei 1550 miliardi per liquidare pagamenti riservati a Craxi, Previti e Squillante.Salvato dalla prescrizione e per la depenalizzazione del falso in bilancio dello stesso governo Berlusconi
 
- CORRUZIONE DEI GIUDICI
Processo SME :  Berlusconi era accusato di corruzione sui  giudici durante le operazioni per l'acquisto della Sme e fu rinviato a giudizio insieme a Cesare Previti e Renato Squillante. Il processo di primo grado si è concluso con condanne per Previti e Squillante
Il ricorso della procura di Milano contro la sentenza di assoluzione viene rigettato dalla VI sezione penale della Corte di Cassazione il 26 ottobre 2007. Berlusconi esce così assolto definitivamente da questo processo. Non vi è dubbio, invece, che Cesare Previti, con fondi della Fininvest, abbia versato tangenti a magistrati romani per pilotare un giudizio cui la stessa Fininvest era interessata.
Il 30 gennaio 2008 Silvio Berlusconi è stato prosciolto  per l'accusa di falso in bilancio nel processo SME, in quanto il fatto per il quale è stato imputato, a seguito della riforma sul falso in bilancio promossa dallo stesso governo Berlusconi, non costituisce più reato.

- CORRUZIONE (corruzione dell'avvocato Mills / FONDI NERI FININVEST) - Mills, già condannato in primo e secondo grado per corruzione  a 4 anni e 6 mesi per aver ricevuto 600.000 dollari versati sul suo conto da Berlusconi, attraverso il manager Carlo Bernasconi e per aver detto il falso nell'ambito di 2 processi in cui era imputato Berlusconi.
Mills si salva con la prescrizione in Cassazione ma viene ritenuto colpevole . Nel febbraio 2012 , dopo numerosi episodi di ogni tipo che allungarono la durata del processo, anche per Berlusconi subentra la prescrizione per l'accorciamento di tempi di prescrizione fatta dal governo Berlusconi




CARIDI Antonio (PDL)

 

(eletto in Calabria). Nel settembre  2010  viene condannato a 6 mesi di reclusione in primo grado insieme al governatore Scopellitti per omissione di atti d’ufficio: non avrebbero vigilato sullo smaltimento del percolato nella discarica di Longhi Bovetto, situata in prossimità di una scuola elementare. Il 21 marzo 2013 Caridi viene assolto in appello mentre a Scopelliti viene confermata la condanna di 6 mesi. La Procura ha fatto ricorso in Cassazione

Il suo nome  compare anche, sia nei verbali di un pentito di ndrangheta, che nelle carte della Direz. Distrettuale Antimafia di Genova che stava indagando sulla cosca Raso-Gullace-Albanese, e ricostruendo le attività illecite del boss Carmelo Gullace, “leader per tutto il nordovest dell'Italia” e scrive in un dossier consegnato alla Comm. parlamentare antimafia: “l’indagine ha consentito di documentare l’alacre attività di sostegno svolta, nell’ultimo voto regionale, da esponenti della cosca, anche con palesi intimidazioni, a favore del candidato Antonio Stefano Caridi"





CESARO Luigi (PDL - Forza Italia)

 

La procura di Napoli ne ha chiesto l'arresto nel Luglio 2014 per favoreggiamento alla camorra , ma il parlamento non ha ancora nemmeno fissato una data per discutere l'autorizzazione all'arresto, dandogli quindi altro tempo per potere inquinare eventualmente le prove da cui si dovrà difendere al processo




CONTI Riccardo (PDL - Forza Italia)
 
A processo per truffa.  Angelo Arcicasa, all’epoca dei fatti presidente dell’Enpap, l’Istituto di previdenza degli psicologi, nel gennaio del 2011 fece acquistare all’ente un prestigioso immobile in via della Stamperia (3.900 metri quadri distribuiti su cinque piani, nei pressi della Fontana di Trevi) per 44,5 milioni di euro dalla società Estatedue Srl, amministrata da Conti, che poche ore prima l’aveva comprata per circa la metà del prezzo dal Fondo Omega di Intesa San Paolo


D'ALI' Antonio (PDL - Forza Italia)  

(ri-eletto in Sicilia) - A processo per concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo l'accusa  avrebbe intrattenuto a partire dagli anni 90,  rapporti diretti o mediati con esponenti di spicco di Cosa Nostra, tra cui il boss Matteo Messina Denaro.In primo grado, prescritto per i fatti antecedenti al 1994, assolto per insufficienza di prove per gli anni successivi. La Procura ha fatto ricorso presso la Corte d'Appello

Tra i fondatori di Forza Italia, è stato anche vice-ministro degli Interni nel secondo governo Berlusconi.




DE CAMILLIS Sabrina (PDL NCD)

                                                                                                (eletta in Molise) - Vice-ministro ai rapporti col parlamento del governo Letta. A processo per abuso d'ufficio





DE SIANO Domenico (PDL Forza Italia)

                                                                                                    
(eletto in Campania) - A processo per abuso d'ufficio e truffa aggravata in una vicenda di discariche e rifiuti all'isola d'Ischia.  Indagato anche per peculato da consigliere regionale della Campania.
E' denominato dai colleghi  "il Cumulista" in quanto può  fregiarsi, con orgoglio da vero primatista, dall'aver raggiunto il record nazionale di poltrone ricoperte, avendone occupate 4 contemporaneamente.
Ora, più modestamente, sia accontenta solo di 3 : consigliere comunale  (dopo essere stato Sindaco) di Lecco Ameno (isola d'Ischia), consigliere provinciale a Napoli e senatore della Repubblica




DI STEFANO Fabrizio (PDL)

                                                                                     - (ri-eletto in Abruzzo) - A processo per corruzione a Teramo




FASANO Vincenzo (PDL)
                                                                                                    (ri-eletto in Campania) - Coinvolto in due procedimenti penali relativi alla gestione delle aree Asi di Battipaglia (Salerno). Condannato a 2 anni per concussione il 16 ottobre 2007, ma beneficia dell'indulto.





FAZZONE Claudio (PDL)                                                                                                     (ri-eletto nel Lazio) - A processo per abuso d’ufficio.
L’inchiesta fu aperta dopo la scoperta di lettere di raccomandazione inviate da Fazzone quando era presidente del consiglio reg. del Lazio. Erano scritte su carta intestata della Regione e normalmente protocollate. Nelle missive si segnalavano persone da spostare o assumere alla Asl. E' membro della commissione parlamentare anti-mafia.

Nell'estate del 1992 era l'autista dell'allora ministro dell'interno Mancino (ora a processo nel procedimento sulla c.d. trattativa stato-mafia) di cui si occuperà la commissione in cui siede lo stesso Fazzone






FITTO Raffaele (PDL Forza Italia)


                                                                                            (ri-eletto in Puglia). - Condannato in primo grado a 4 anni per corruzione, illecito finanziamento pubblico ai partiti (tangenti) e abuso d’ufficio.   Da governatore della Puglia, nella campagna elettorale del 2005, avrebbe ricevuto una tangente da 500.000 euro da Angelucci e in cambio fece assegnare alla Tosinvest l'appalto da 198 milioni di euro per la gestione delle residenze sanitarie assistite. L'ex ministro, capolista in Puglia alla Camera per il PDL, è stato ritenuto responsabile anche di uno dei due episodi di abuso d'ufficio, quello relativo allo stanziamento dei fondi per gli oratori destinati inizialmente all'impiantistica sportiva. Condannato anche all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e ad 1 anno di inibizione a trattare con la pubblica amministrazione.



FLORIS Emilio (PDL Forza Italia)

                                                                                 - Rinviato a giudizio a Cagliari per abuso d'ufficio in una vicenda legata all'abusivismo sulle spiagge cagliaritane





FORMIGONI Roberto (PDL NCD)

A processo con altre 11 persone per associazione per delinquere e corruzione. Da governatore della Lombardia sarebbe stato il “promotore e organizzatore” dell’associazione a delinquere e avrebbe garantito stabilmente tra il 1997 e il 2011 favori alla Fondazione Maugeri tra il 2002 e il 2011 al San Raffaele, oggetto quest’ultimo di un’indagine parallela. Un ingente flusso di finanziamenti regionali è stato garantito ai due centri di eccellenza, secondo i pm in cambio di favori goduti da Formigoni tramite il faccendiere ciellino Pierangelo Daccò, ritenuto l’uomo cerniera tra strutture private accreditate e la politica regionale.

Imputato anche in un altro processo per
corruzione in relazione al progetto di realizzazione di una discarica di amianto a Cappella Cantone (CR). Secondo l'accusa, oltre un milione di euro sarebbero stati versati da un imprenditore bergamasco, Pierluca Locatelli - interessato alla realizzazione della discarica e quindi alle delibere di Giunta per avere il via libera - alla Compagnia delle Opere di Bergamo su input di Formigoni.Nel maggio 2013 è stato eletto presidente della commissione agricoltura del Senato



GALAN Giancarlo (PDL - Forza italia)

                                                            - Per 15 anni governatore del Veneto e 2 volte ministro. Arrestato nel Luglio 2014 per corruzione, concussione e riciclaggio nello scandalo Mose che vede coinvolti decine di politici, funzionari e imprenditori. Continua a percepire la sontuosa indennità da senatore



GALATI Giuseppe (PDL)
                                                                                                         
- (ri-eletto in Calabria) - A processo per corruzione in atti giudiziari e falso ideologicoRiguardo la revoca della delega a condurre l’inchiesta “Poseidone” sulla depurazione in Calabria e l’avocazione dell'inchiesta “Why Not” all'allora PM di Catanzaro Luigi De Magistris per le truffe sui fondi europei destinati alla Calabria. 
E' stato Sottosegretario all'Istruzione nell'ultimo governo Berlusconi




GASPARRI Maurizio (PDL - Forza Italia)


                                                                                                      A processo per peculato. Appropriazione indebita di 600.000 di finanziamenti pubblici destinati al PDL che avrebbe utilizzato per una polizza vita a lui intestata



LETTIERI D'AMBROSIO Luigi (PDL)

                                                                                    
- (eletto in Puglia).   A processo a Bari per appropriazione indebita, falso in scrittura privata e violazione della privacy.  Tra il 2011 e il 2012, in concomitanza dei congressi cittadino e provinciale di Bari, numerosi cittadini ignari sarebbero stati tesserati per il PDL a loro insaputa da un suo collaboratore





LUPI Maurizio (PDL - NCD)
                          

- A processo per abuso d'ufficio a Tempio Pausania





MANCUSO Bruno (PDL - NCD)

                                                                                                    (eletto in Sicilia).  A processo
per furto d'acqua (aggravato e continuato in concorso).

Secondo l'accusa, nell'estate del 2008 , in penuria idrica e con una ordinanza nella quale il sindaco Mancuso obbligava ai cittadini di limitare il consumo d’acqua, un’autobotte comunale avrebbe fatto rifornimenti alla mastodontica villa con piscina dei fratelli Mancuso alla periferia del paese. (Alla magistratura venne inviato un esposto con riprese video)

Nella citazione a giudizio si legge “in concorso tra loro, Mancuso Bruno e Mancuso Giuseppe, nella qualità di mandanti ed effettivi utilizzatori del bene, Di Pietro e Piscitello quali intermediari e procacciatori degli autisti (...) di prelevare dal pozzo comunale di S.Agata , rilevanti quantità d’acqua pubblica, nonché di trasportare e scaricare le quantità prelevate nella conduttura collegata ad un pozzetto sito nel terreno di proprietà dei fratelli Mancuso (attività di trasporto eseguita più volte al giorno),  nel periodo di vigenza dell’ordinanza n. 84/2008 del sindaco (in persona dello stesso Mancuso Bruno) che disponeva il razionamento dell’acqua medesima a causa del periodo di siccità. (...) . In S.Agata Militello nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2008.
"


Indagato in un altra inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di liberi incanti, abuso d'ufficio e falso in una vicenda di appalti




MATTEOLI Altero (PDL)

                                                                                   (ri-eletto in Toscana) -  Nel 2006 venne rinviato a giudizio per favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio , per aver avvisato il prefetto di Livorno di un'inchiesta a suo carico per abusi edilizi nell'Isola d'Elba.

Comincia il grottesco ping-pong .
Il Tribunale dei ministri di Firenze dichiara la sua non competenza e lascia il caso alla giustizia ordinaria (Procura di Livorno).
La procura lo rinvia a giudizio. Dopo la prima udienza in ottobre, il Parlamento blocca il processo e solleva  un conflitto di attribuzione tra poteri dello stato alla Corte Costituzionale contro il Tribunale di Livorno.
Corte che nel 2009 annulla la richiesta espressa dal Tribunale di Livorno, sostenendo che avrebbe dovuto essere il Tribunale dei Ministri a giudicare il ministro, previa  autorizzazione da parte della Camera.






MESSINA Alfredo (PDL Forza Italia)
                                                                             (ri-eletto in Lombardia) - Vice pres. del gruppo bancario-assicurativo  MEDIOLANUM (Fininvest) è a processo per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta.





MINARDO Nino. (PDL)

                                                                                    - (neo-eletto in Sicilia). Condanna definitiva a 8 mesi per abuso d'ufficio .
Fu anche arrestato dalla Guardia di Finanza e indagato per associazione a delinquere, truffa aggravata, malversazione ai danni dello Stato ed estorsione aggravata.  Nonostante questo siede ancora tranquillamente in Parlamento




MINZOLINI Augusto - (PDL Forza Italia)

                                                                   
- A processo per abuso d'ufficio. Da direttore del TG1 tolse dalla conduzione del tg Tiziana Ferrario, che aveva mansioni di caporedattore e non la ricollocatò nell’attività redazionale per circa un anno

Secondo la Ferrario,  sarebbe stata la conseguenza per “essersi opposta all’asservimento del Tg1 alle esigenze propagandistiche del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in violazione da parte di Minzolini dei doveri di obiettività, completezza e imparzialità dell’informazione




PARISI Massimo - PDL

                                                                                        
- A processo per finanziamento illecito ai partiti, in relazione ai finanziamenti di 800.000 eur di Carboni alla Società Toscana Edizioni di Verdini (di cui è socio) per saldare i debiti della società.






ROMANI Paolo - PDL Forza Italia

                                                                       - (ri-eletto in Lombardia) Condannato a 1 anno e 4 mesi per peculato, nell'inchiesta l'inchiesta sugli sprechi e le spese astronomiche di assessori e dirigenti addebitati al Comune di Monza. (di cui è assessore all'EXPO).

E' indagato anche per istigazione alla corruzione nella vicenda delle pressioni e sistematiche forzature per l’approvazione ad ogni costo della variante al PGT disegnata da Romani stesso. Un documento nel quale il terreno agricolo/fluviale della Cascinazza che appartiene a società riconducibili a Paolo Berlusconi diventava edificabile per svariate migliaia di metri cubi.





SAVINO Elvira (PDL)
                               - (eletta in Puglia) .A processo per concorso in riciclaggio a Bari. Accusata di aver fatto da prestanome fino al 2008 a un bancarottiere (Michele Labellante) ritenuto il cassiere del potente clan mafioso Di Cosola e Parisi. (Sacra Corona Unita). Era stata oggetto di intercettazioni, non utilizzabili però nel processo perché non era stata richiesta l’autorizzazione alla Camera.
Sempre secondo l’accusa, la deputata del Pdl avrebbe anche fatto pressioni verso due Ministeri per favorire un progetto di edilizia universitaria gestito dalla stessa cosca.

Amica di Sabina Began (l"ape regina" di Arcore), con cui condivideva l'appartamento , salì agli onori delle cronache nazionali  nell'inchiesta che coinvolse Giampy Tarantini, recentemente condannato per associazione a delinquere (corrompeva con denaro e prostitute in cambio di appalti). In questa vicenda non è mai stata indagata, anche se c'erano intercettazioni in cui i due parlavano dell’organizzazione di cene ad Arcore tra Berlusconi e alcune showgirl




SCAVONE Antonio Fabio Maria (PDL)

                                                              - (eletto in Sicilia) - A processo  per abuso d'ufficio e truffa per un appalto di 1,7 milioni di euro. Condannato a pagare 371mila euro per danno erariale dalla Corte dei Conti quando era Direttore Generale dell'ASP 3 di Catania.

Giarre, rinviato il processo Pta: lavori affidati senza gara d'appalto

Tra le vicende incriminate quella del Presidio Territoriale di Assistenza di Giarre (CT), nel quale l’affidamento per i lavori di informatizzazione sarebbe avvenuto senza gara d’appalto. I lavori furono assegnati alla Solsamb, società guidata da Melchiorre Fidelbo, (anch'egli a processo) marito della senatrice del PD Anna Finocchiaro.






SCIASCIA Salvatore (Forza Italia)

                                                                               - (ri-eletto in Lombardia). - Condanna definitiva a 2 anni e 6 mesi per la corruzione di membri della Guardia di Finanza. Ex ufficiale della Guardia di Finanza, poi passato a direttore dei servizi fiscali del gruppo Fininvest.
Ha confessato di aver personalmente fatto pervenire ad alcuni finanzieri quattro tangenti da 100 milioni di Lire l'una, che dovevano servire ad assicurare delle verifiche fiscali più blande alle società Fininvest, Mediolanum, Mondadori, Edilnord e Telepiù.





SCILIPOTI Domenico (PDL)

                                                           
- (ri-eletto in Calabria) - A processo per produzione di documenti falsi in merito ai debiti contratti non onorati. In sede civile condanna definitiva al risarcimento di  230.000 euro.

Nella relazione prefettizia che portò allo scioglimento del Comune di Terme Vigliatore (Messina) ,  si legge anche di Scilipoti, che ne fu assessore. Gli ispettori ministeriali scrissero:
“..quanto sopra si rappresenta al fine di evidenziare i collegamenti intercorsi tra Scilipoti Domenico, classe ’57, il quale ricoprirà nel 2002, seppur per breve tempo, anche l’incarico di assessore comunale al Bilancio nella Giunta Nicolò, con personaggi appartenenti ad una delle più importanti cosche della provincia di Reggio Calabria”.

Ha lanciato insieme a Sara Tommasi ed Alfonso Marra il movimento "Fermiamo le banche - contro l'usura e il signoraggio"






SERAFINI GIANCARLO  (PDL)                                  - (ri-eletto in Lombardia) - Patteggiamento per corruzione.

Ex capo carpentiere nei cantieri dell’Edilnord di Silvio Berlusconi a Milano 2 negli anni ‘70 e ‘80, poi assessore all’Economato nella giunta di Ombretta Colli (provincia di Milano), Consigliere Regionale della Lombardia, tesoriere di Arcore al posto di Giuseppe Spinelli, infine senatore.







VERDINI Denis  (PDL)
                                                            (ri-eletto in Toscana)

- A processo a Perugia per tentativo di associazione a delinquere e corruzione sugli appalti del G8 e post terremoto.

- Imputato anche a Roma  per violazione della legge sulle società segrete (processo P3), per avere "costituito, organizzato e diretto un’associazione per delinquere diretta a realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione, abuso d’ufficio, illecito finanziamento, diffamazione e violenza privata”.
In particolare la Procura di Roma contesta a Denis Verdini, Marcello Dell’Utri e Flavio Carboni di aver costituito l’organizzazione segreta “allo scopo di gestirne l’attività e realizzarne gli scopi, sviluppavano una fitta rete di conoscenza nei settori della magistratura, della politica e dell’imprenditoria da sfruttare per i fini segreti del sodalizio e per il finanziamento di esso e dei suoi membri..(...)"

- A processo a Firenze per bancarotta e truffa nella vicenda della gestione della Banca di Credito Cooperativo Fiorentino
 
LEGA NORD


BOSSI Umberto                                                                                                         (ri-eletto in Lombardia) Condanna definitiva a 8 mesi per tangenti, (la maxi-tangente Enimont.)
Indagato per truffa ai danni dello Stato nello scandalo dei rimborsi elettorali alla Lega Nord, che secondo gli inquirenti,
sarebbero in parte stati utilizzati dalla famiglia Bossi.




CALDEROLI Roberto                                                               (ri-eletto in Piemonte) - Accusato di truffa allo stato (artifici e raggiri per volare da Roma a Cuneo per scopi privati su un aereo di Stato). Protetto dall'immunità ministeriale, il parlamento votò contro l’autorizzazione a procedere.




PINI Gianluca                                                  (ri-eletto in Emilia Romagna) - Condannato in primo grado a 2 anni per millantato credito. Avrebbe richiesto e ottenuto denaro da parte di un avvocato forlivese in cambio dell'impegno ad assicurargli la promozione all'esame per l'abilitazione alla professione.

A processo per evasione fiscale. Imputato di appropriazione indebita e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposta. Avrebbe usato lo scudo fiscale per far rientrare in Italia dalla Repubblica di San Marino 400mila euro precedentemente sottratti al fisco.

Fu tra i parlamentari che in Parlamento votarono a favore dello “scudo fiscale”, a suo tempo“
E' stato anche il promotore della legge sull'inasprimento della responsabilità civile dei giudici.
Un altro caso



CROSIO Jonny

                                                                                                                          (ri-eletto in Lombardia) - A processo a Sondrio per turbativa d’asta. Uno scandalo che nel 2010 colpì la Valtellina per il coinvolgimento e l’arresto di politici, amministratori locali, della Comunità Montana e imprenditori privati. Che avrebbero esercitato pressioni su piccoli proprietari, minacciando l’esproprio, per far vendere i loro appezzamenti di terreno, a prezzi inferiori al dovuto per agevolare la costruzione di una strada

SCELTA CIVICA - UDC



CESA Lorenzo (UDC)

                                                                                                                       (ri-eletto in Calabria) Una vecchia gloria. Arrestato nel ‘93, poi condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi per corruzione aggravata nello scandalo Anas (mazzette per 30 miliardi di lire).

Poi comincia il grottesco balletto:
la Corte d'Appello di Roma annulla la sentenza per vizio di forma, sostenendo una "incompatibilità" del Gip.
Il Tribunale dei Ministri, assegnato per via del coinvolgimento del ministro Prandini, non poteva, a loro dire, sostenere il ruolo accusatorio e doveva restituire la causa al Gip di Roma.
La palla torna al tribunale di Roma
Il Gip di Roma dichiara poi gli atti del 2005 come "inutilizzabili" e dispone il "non luogo a procedere".
E alla fine, subentra la beneamata prescrizione.

Indagato per finanziamento illecito nell'inchiesta sui fondi neri Finmeccanica.
Avrebbe ricevuto dall'ex manager del gruppo Lorenzo Borgogni un versamento di 200 mila euro.




PISTORIO Giovanni  (UDC)
                                                        (eletto in Sicilia) Ex assessore regionale alla Sanità , condannato in sede civile a risarcire 49 mila euro alla Regione per danno erariale. Secondo i giudici, la spesa per finanziare nel 2006 la campagna pubblicitaria contro l'influenza aviaria sarebbe stata "inutile e ingiustificata". Le indagini hanno messo in luce come il progetto pubblicitario, per il quale la Regione pagò 98 mila euro, non fosse originale ma frutto di un'operazione di "copia e incolla" di pagine web.





LANZILLOTTA Linda (Scelta Civica)

                                                                                                          Condanna in sede civile della Corte dei Conti  per danno erariale per consulenze ingiustificate (40 mila euro). I fatti risalgono a quando era assessore al bilancio del Comune di Roma, nella giunta guidata dal sindaco Rutelli.




PARTITO DEMOCRATICO




BUBBICO Filippo (PD)

                                                                     
(ri-eletto in Basilicata) - Vice-ministro dell'interno. A processo per abuso d'ufficio a Potenza.

Sotto inchiesta anche della Corte dei Conti
per consulenze ingiustificate quando era nell'ufficio di presidenza del cons.regionale della Basilicata
.

Bubbico, fu anche al centro dell'inchiesta "Toghe Lucane", della Procura di Catanzaro. Indagine condotta dal pool dell'allora PM Luigi De Magistris che verteva su un presunto comitato d'affari comprendente politici, magistrati, avvocati, imprenditori e funzionari in odore di massoneria che avrebbe gestito grosse operazioni economiche illecite o illegittime in Basilicata, tra cui quella del complesso turistico Marinagri di PolicoroBubbico, nel decreto di perquisizione, veniva definito il punto di riferimento politico apicale, nel comitato di affari al centro dell'inchiesta.  Che avrebbe messo in luce, sempre a carico di Bubbico, ex presidente della Giunta regionale della Basilicata  - "una logica trasversale negli schieramenti"  con il "collante degli affari".
Tempo dopo, su  richiesta del ministro della Giustizia,  il CSM, avocò l'inchiesta al PM De Magistris, e ne ordinò il trasferimento, togliendogli le funzioni inquirenti.
Nel marzo 2011 l'intera inchiesta fu archiviata dai magistrati che lo sostituirono, e tutti e trenta gli indagati furono prosciolti. Alcuni di questi magistrati però sono ora a processo per
associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari insieme ad alcuni dei loro colleghi lucani a suo tempo indagati da De Magistris

Bubbico è stato  nominato nell'Aprile 2013 fra i 10 "saggi" dal Pres. della Repubblica Napolitano per le riforme istituzionali.
CARBONE Ernesto (PD)

                                                                                     A processo in sede civile per spese illegittime con la carta di credito da dirigente del SIN , società collegata al Ministero dell'Agricoltura.

Indagato anche per falsa testimonianza e accesso abusivo a sistema informatico


DE LUCA Vincenzo (PD)

                                                                                     

(vice ministro dei trasporti) - Condannato in primo grado dalla Corte dei Conti di Napoli nel 2010 per danno erariale nella vicenda "Stipendi d'oro".
- A processo per  corruzione, truffa aggravata, truffa, falso, associazione a delinquere e concussione, nel processo "Sea Park". 
- A processo per peculato nella vicenda dell'inceneritore di Salerno.
- Indagato per abuso d'ufficio in una vicenda edilizia a Salerno

Nominato vice ministro nel governo Letta, continua a mantenere contemporaneamente la carica di sindaco di Salerno


GENOVESE Francantonio (PD)

                                                                                    
La Procura di Messina, nel Marzo 2014, ne ha richiesto l'arresto per associazione a delinquere, riclaggio, peculato e truffa, nella vicenda dei fondi regionali ed europei destinati alla formazione professionale che avrebbe intascato in maniera illecita. Il Parlamento italiano, oppone 2 mesi di continui rinvii  per il voto di autorizzazione. Viene arrestato il 16 maggio 2014. (tramutato dopo una settimana in arresti domiciliari) ma il Parlamento ha negato l'utilizzo delle intercettazioni successive al 12 dic 2011 (cioè quelle più importnanti)
Secondo gli inquirenti Genovese è “al centro di una fitta trama di società e di clientele. L’unico scopo è quello di drenare denaro pubblico. I corsi di formazione erano organizzati dalla Regione con finanziamenti europei. Venivano emesse fatture false o rifatte, attraverso società schermo tra Regione ed enti che erogavano formazione cui venivano chiesti servizi. I prezzi cui venivano noleggiati attrezzature informatiche e locali erano decisamente superiori a quelli di mercato. La differenza permetteva di lucrare."  La moglie (arrestata nel dicembre 2013) è a processo con giudizio immediato nella stessa vicenda.
Non solo non è decaduto da parlamentare ma continua a percepire una sontuosa indennità (c.a. 10.000 eur al mese). L'opposizione ha chiesto che gli venisse sospesa, ma l'ufficio della presidenza della Camera si è opposto

Genovese , "trionfatore" alle ultime primarie con quasi 20.000 preferenze, potente sostenitore di Renzi in Sicilia è stato assessore provinciale, consigliere regionale, sindaco di Messina, azionista e dirigente della società di traghetti “Caronte” operante sullo Stretto





GULLO Tindara Maria  (PD)
                                                                                    A processo (udienza preliminare) a Messina per falso ideologico e voto di scambio. Nella stessa vicenda è coinvolto anche il cugino, consigliere provinciale





OLIVERIO Nicodemo (PD)


                                                                       
(ri-eletto in Calabria) - A processo a Roma con altre 14 persone per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale aggravata, in uno dei processi sullo scandalo del patrimonio immobiliare della ex DC





PAOLUCCI Massimo (PD)
                                                                                        (ri-eletto in Campania) - Condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale nello scandalo rifiuti di Napoli (560.000€).






RENZI Matteo (PD) - Pres. del Consiglio (siede in parlamento tra i banchi del governo)

                                                            Condannato in primo grado, insieme ad altre venti persone, dalla Corte dei Conti della Toscana per danno erariale.
Relativamente a quando era presidente della provincia di Firenze la giustizia contabile ha contestato la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, assunte presso la provincia di Firenze, a tempo determinato in categoria D anziché C, in violazione delle disposizioni riguardanti la contrattazione collettiva del comparto.

A processo presso la stessa Corte dei Conti della Toscana per danno erariale (816.000 eur) in un altra vicenda. Secondo la Procura contabile da Presidente della Provincia “avrebbe potuto (e dovuto) nominare un solo Direttore Generale … mentre aveva provveduto alla nomina ed alla remunerazione di quattro Direttori con retribuzioni ben superiori a quelle massime previste dal C.C.N.L. (contratto collettivo nazionale) … tanto più che i soggetti nominati Direttori Generali non provenivano dall’esterno, ma erano dirigenti di ruolo con contratto a tempo indeterminato, in seguito collocati in aspettativa, per essere riassunti dallo stesso Ente con un contratto di diritto privato”.

In sintesi queste nomine di dirigenti avrebbero cagionato, secondo il P.M., un danno erariale alla Provincia di Firenze pari a 816.124 euro.

RIGONI Andrea (PD)
                                                                                                                         (ri-eletto in Toscana) - Condanna in primo grado a 8 mesi per abuso edilizio, a Porto Azzurro.(Isola d'Elba).  Subentra la prescrizione.



TOCCI Walter (PD)

                                                                                                       Da ex assessore del Comune di Roma, condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti per "non aver posto in essere (come doveva, quale assessore competente) i meccanismi atti a verificare la regolarità e la proficuità della gestione"  ATAC/CRP (a loro volta condannate) dei parcheggi a pagamento nel Comune di Roma.



 

GRUPPO MISTO

PILI Mauro (eletto col PDL)

                                                                                                A processo per falso al Trib. di Cagliari
NOTE
1) - Condannati (anche in sede civile per malversazione di denaro pubblico), prescritti e imputati.

2) - Sono esclusi
i c.d. reati "politici" o "d'opinione"

INDAGATI a Luglio 2014
ABRIGNANI Ignazio (PDL) - Indagato per dissipazione post fallimentare, nelle indagini sulla bancarotta della CIT, l’agenzia di viaggi dello Stato di cui era commissario straordinario. La CIT era stata acquisita dall'imprenditore campano Gerardo Soglia (pure lui candidato al Senato).

AIELLO Piero (PDL - NCD) - Indagato per voto di scambio politico-mafioso. La DDA di Catanzaro ha chiesto l'arresto ma il GIP non lo ha concesso


BARRACCIU Francesca ( PD - Sottosegretario del Governo Renzi) - Indagata per peculato. Gli vengono contestate spese illegittime per 78.000 euro. Il PM ha chiesto la momentanea interdizione dai pubblici uffiici per pericolo di inquinamento probatorio

BERNINI Anna Maria  (PDL) - Indagata a Bari nella vicenda dei presunti concorsi universitari truccati.

BILARDI Giovanni (Grande Sud) - Indagato per peculatoBRAMBILLA Michela Vittoria (PDL) - Indagata per peculato e abuso d'ufficio.

CAPELLI Roberto (Centro Democratico) - Indagato per peculato


CUCCA Giuseppe Luigi  ( PD ) - Indagato per peculato

CIRIELLI Edmondo (FDI) -
Indagato per corruzione aggravata, abuso d'ufficio aggravato per scambio politica-camorra. E in un altra inchiesta per concorso in bancarotta fraudolenta

indagato dalla Procura della Repubblica di Salerno per corruzione aggravata e abuso d’ufficio aggravato per scambio politica-camorra. - See more at: http://www.impresentabili.it/edmondo-cirielli/#sthash.QazRvzVn.dpuf
indagato dalla Procura della Repubblica di Salerno per corruzione aggravata e abuso d’ufficio aggravato per scambio politica-camorra. - See more at: http://www.impresentabili.it/edmondo-cirielli/#sthash.QazRvzVn.dpuf

CESARO Luigi (PDL) -
Indagato per favoreggiamento alla camorra

D'AGOSTINO Angelo (SCELTA CIVICA) - Indagato per
false attestazioni di requisiti per partecipare agli appalti

DEL BASSO DE CARO Umberto (PD) - Indagato per peculato

DE GIROLAMO Nunzia (NCD) - Indagata per
abuso d'ufficio,  truffa e turbativa di gara d'appalto.

DI BIAGIO Aldo (SCELTA CIVICA) - Indagato per la maxi truffa perpetrata ai danni dell’Inps e del Ministero della Giustizia. Nei suoi confronti si ipotizza il reato di associazione per delinquere. Lo scrive il gip aggiungendo che Di Biagio “è risultato direttamente beneficiario finale di 443.589 euro costituiti da assegni circolari”FADDA Paolo (PD) - Indagato per peculato

FARAONE Davide (PD) - Indagato per peculato

FRATOIANNI Nicola (SEL) - indagato per favoreggiamento personale nell'inchiesta "ambiente svenduto" in merito alle vicende dell'ILVA di Taranto


FOLINO Vincenzo (PD) - Indagato per turbativa d'asta

GALAN Giancarlo (FI) - Indagato per corruzione. La Procura di Venezia ne ha chiesto l'arresto il 4 giugno. Solo dopo quasi 2 mesi il parlamento lo ha concesso

LAI Silvio (PD) - Indagato per peculato

LA RUSSA Ignazio (FDI) - indagato per peculato dalla Corte dei Conti in relazione al presunto utilizzo di voli di stato per fini personali

LUPI Maurizio (NCD) -
indagato per concorso in abuso di atti d'ufficio sulla nomina del commissario dell'Authority del porto di Olbia

MARROCU Siro (PD)
- indagato per peculato

indagato dalla Corte dei Conti per peculato in relazione all’utilizzo di voli di Stato per fini personali (si recò a vedere una partita dell’Inter con un aereo di Stato). - See more at: http://www.impresentabili.it/ignazio-la-russa/#sthash.eOdWw2om.dpuf
indagato dalla Corte dei Conti per peculato in relazione all’utilizzo di voli di Stato per fini personali (si recò a vedere una partita dell’Inter con un aereo di Stato). - See more at: http://www.impresentabili.it/ignazio-la-russa/#sthash.eOdWw2om.dpuf
indagato dalla Corte dei Conti per peculato in relazione all’utilizzo di voli di Stato per fini personali (si recò a vedere una partita dell’Inter con un aereo di Stato). - See more at: http://www.impresentabili.it/ignazio-la-russa/#sthash.eOdWw2om.dpufLONGO Eva (PDL) - Indagata per peculato
MELONI Marco (PD) - Indagato per peculato

POLVERINI Renata (PDL) - Indagata per finanziamento illecito

RUSSO Paolo  (PDL) - Indagato per violazione legge elettorale

RIZZOLI Melania (PDL) - Indagata per concorso in bancarotta

SANNA Francesco (PD) - Indagato per peculato

SCOMA Francesco (PDL) - Indagato per corruzione 




Potete inviare segnalazioni o richieste di rettifica alla nostra mail:  m5sbrembate@gmail.com