giovedì 29 gennaio 2015

ECCO IL PIANO DELLE LOBBY PER APPROVARE IL #TTIP. DOCUMENTO ESCLUSIVO!!!

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Le lobby hanno preparato la controffensiva. Dopo mesi di stallo nei negoziati le prime pedine iniziano a muoversi perché le multinazionali vogliono chiudere in fretta la partita. La discussione sul Trattato di Libero scambio fra Europa e USA si è arenata. Nonostante l'accelerazione impressa da Renzi durante il semestre di presidenza italiano dell'Unione europea, non si sono avvicinate le posizioni fra le due sponde dell'Atlantico nel campo dell'ambiente, della sanità e dell'agricoltura. Le proteste dei cittadini contro il TTIP sono arrivate nel cuore dell'Europa. Persino la Merkel ha i suoi dubbi.
Per schiacciare tutte queste resistenze, le lobby hanno "suggerito" come raggiungere l'accordo a chi sta conducendo i negoziati. Lo dimostra questo documento che il Movimento 5 Stelle Europa ha consultato.pdf Il titolo è: "Agricoltura, cibo e TTIP: possibilità e insidie". Il committente è il "Center for Transatlantic Relations". La realizzazione è stata affidata a due istituti di ricerca che fanno del liberismo economico la propria bandiera, uno è il "Centre for european policy studies" e l'altro la "Johns Hopkins university".
Nel documento si analizza minuziosamente l'andamento del negoziato e si elencano tutte le difficoltà ad andare avanti, inclusi tutti i principi cui l'Unione europea non è disposta a rinunciare. Poi gli autori cercano il compromesso perfetto, la soluzione che - secondo loro - metterebbe tutti d'accordo. Eccolo qua a pagina 24.
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Dal 2 al 6 febbraio a Bruxelles è previsto un nuovo round negoziale fra Europa e Stati Uniti. Bisogna impedire che questi "consigli" interessati possano esser presi in considerazione. Altrimenti, queste saranno le conseguenze

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Il Movimento 5 Stelle mette in guardia su:
A) il rispetto della volontà del 97% dei cittadini europei che ha detto NO all'inserimento della clausola ISDS nel TTIP. Alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea hanno risposto in 150 mila. Numeri da record per impedire alle multinazionale di condizionare il potere pubblico.
B) il superamento del principio di precauzione che guida la regolamentazione europea in materia di produzione e consumo. Le restrizioni sanitarie e ambientali in vigore oggi permettono al cibo "made in Europe" di essere di qualità e più sicuro.
C) il ridimensionamento del principio della tutela della diversità e della territorialità del prodotto a danno dei marchi DOP e IGP, che garantiscono qualità e riconoscibilità ai prodotti italiani.
D) la commercializzazione della carne clonata. Negli Stati Uniti non esiste una etichettatura dei prodotti clonati. Con questa liberalizzazione chi controllerebbe?
E) l'allungamento dei tempi dei brevetti e dei limiti alla circolazione dei farmaci generici, come richiesto dalle case farmaceutiche. Risultato? I prezzi più alti per i farmaci pagati dal sistema sanitario nazionale e riduzione della concorrenza.
F) la composizione dei cosmetici. In Europa sono oltre 1.300 gli ingredienti che non possono entrare nella composizione di cosmetici, in USA gli ingredienti vietati sono meno di 20. Inoltre, in Europa i cosmetici non possono essere testati sugli animali mentre negli USA questo è consentito.


NESSUN COMPROMESSO E' POSSIBILE SUL TTIP
 
 
 

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