martedì 6 gennaio 2015

Africa: per le multinazionali è solo una terra di conquista e di saccheggio!!!

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L'ACP non è solo una sigla, è una speranza. Dopo secoli di colonialismo, nel 1975 ben settantotto Paesi africani, caraibici e del Pacifico si sono riuniti in un'organizzazione che ha pochi ma chiari obiettivi: lo sviluppo sostenibile, la riduzione della povertà, la solidarietà comune fra gli Stati membri. Tutto questo da realizzare con la collaborazione attiva dell'Unione europea e dei suoi Paesi membri.
Per fortificare questa alleanza, a Strasburgo è in corso un'assemblea parlamentare unitaria: Unione europea e gli Stati ACP dialogano per il bene comune. Perché la pace si costruisce con il dialogo, non con le bombe o l'imposizione dei modelli economici occidentali.
Un programma intenso, quello di questi giorni, che vede impegnati i rappresentanti delle Assemblee africane e del Parlamento Europeo nella discussione sull'emergenza Ebola, sulle conseguenze sociali ed economiche della malnutrizione, sull'immigrazione e lo sviluppo.
Il Movimento 5 Stelle Europa è intervenuto con decisione nel dibattito, affermando che è necessario guardare la realtà africana come "un continente diviso tra chi, con approccio paternalistico, ha elargito fondi senza controllo e chi, invece, ne ha approfittato, comprandone la terra e quindi la libertà."
I nostri portavoce hanno anche rilevato che "l'Europa può probabilmente apportare un aiuto significativo a patto che ponga controlli più stringenti sulle proprie multinazionali che troppo spesso vedono ancora il continente africano come terra di conquista e di saccheggio delle risorse naturali".
Il Movimento 5 Stelle ha rivolto un vero e proprio appello ai popoli africani, caraibici e del Pacifico: "Fra tutte le ambizioni forse la più importante dovrebbe essere quella di impegnarsi a far capire ai vostri figli che la loro ricchezza non dovrà più dipendere dagli avanzi del nostro mondo, troppo ricco, comodo e opulento, ma dalla loro capacità di convertirli in vere opportunità, di creare quella sussidiarietà necessaria affinché ogni singolo euro speso rappresenti un impegno per il futuro. Solo allora saremo in grado di camminare fianco a fianco, a testa alta: noi sapendo di aver saldato il nostro pesante debito verso di voi, e voi sapendo che quello che era un'ambizione è diventata realtà"

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