sabato 30 agosto 2014

RIFLESSIONI POLITICHE







In seguito ad un’affermazione recente formulata da un amico, che ritiene inutile perdere tempo in parole, che vorrebbe vedere più azione, più fatti concreti subito, e che si sente sempre più disilluso da qualsiasi gruppo politico, persino dal Movimento Cinque Stelle, mi è venuto spontaneo fermarmi un attimo a riflettere e riconsiderare la situazione.

Io credo che non si possa cambiare la situazione attuale in brevissimo tempo. Non possiamo avere la pretesa di volere tutto e subito, di vedere tutto stravolto a nostro favore, a favore delle persone comuni, nell’arco di qualche mese. Non possiamo pretendere ciò, dopo che per decenni siamo rimasti fermi a guardare gli altri, e gli unici attori veramente attivi ed interessati alla scena politica son sempre stati quelli che oggi denigriamo, quelli per cui verrebbe facile ora (e sempre) “chiedere la testa”. Sì, perché è anche colpa nostra se quei personaggi si son dimostrati continuamente dei ladri, degli ipocriti, dei mafiosi, degli affabulatori. Incantatori mediatici di folle mai veramente interessate alla Cosa Pubblica, a concetti quali Equità, Onestà, Trasparenza, Giustizia… Mai veramente interessate ai FATTI.
Diciamocelo sinceramente: eravamo più presi a seguire le puntate di Dallas, dell’A-Team, di Non E’ La Rai, del Grande Fratello, Amici, X Factor, etc. Ci interessano di più le partite di calcio della nostra squadra del cuore, che non sapere se chi ci rappresenta lo fa con onestà, con coerenza e lungimiranza.
Ci è sempre bastato un rapido sguardo, una breve e fugace attenzione a slogan televisivi dell’ultimo minuto in stile “Vi offro un milione di posti di lavoro in più” (l’epoca d’oro del millantatore Berlusconi, che per propria natura non può essere a favore delle masse povere, ma che mezzi potenti e doti di comunicazione non comuni gli permettono di far breccia persino laddove non dovrebbe poter mai attecchire); slogan del tipo “Roma Ladrona!” (salvo poi scoprire che quegli stessi urlatori rubavano come e più dei ladroni romani, Expo e Regione Lombardia insegnano); momenti bui con dichiarazioni seriose e apparentemente rattristate del tipo “Dobbiamo stringere i denti tutti (tutti?) quanti insieme per uscire dalla crisi, sacrificarci per il bene comune” (l’epoca del buon “tecnico” Monti, che nessuno mai ha visto sacrificarsi per il bene comune); per non parlare delle ormai già famigerate uscite del tipo “Andiamo avanti come dei treni, non ci ferma nessuno. L’Europa ce lo chiede. Non ci lasceremo distrarre dai guastafeste ostruzionisti”, seguite dalle promesse eclatanti di “80 euro per tutti e per sempre” del buon Renzi, come se andare avanti senza guardare a cosa si faccia, a cosa sia importante per l’Italia non conti: basta andare avanti. Se poi ci si ferma contro un muro, vabbè, pazienza. Noi intanto siamo “andati avanti”. Come se 80 euro fossero la differenza tra la vita e la morte, tra l’infelicità e la felicità, tra l’insoddisfazione e la realizzazione economica. Come se rappresentassero tutto ciò che può volere una persona che vive nel sistema occidentale odierno.
Ovviamente poi, oltre ad essere una misura palliativa ed insufficiente, è stata adottata per un numero limitato di italiani, e per un periodo di tempo limitato, salvo poi volerli indietro con gli interessi con altri mezzi, vedi Tasi, Tari, aliquote IVA, etc. Ma cos’è che vi è rimasto in mente più facilmente? Gli 80 euro dati o i 150 presi tramite venti vie diverse, e sottovoce? Ovviamente quelli gridati via Twitter e Tv. Quando si tratta di andare contro l’opinione pubblica, di dire cose antipatiche, non si può certo declamarlo ad alta voce…
Tra poco verrà raccontata l’ennesima favola in tv e su twitter: l’aumento del PIL dell’Italia. Un miracolo? Ovviamente no. Un escamotage pirotecnico che vede improvvisamente considerare all’interno della produzione ufficiale anche i proventi derivanti dal traffico di stupefacenti, dalla prostituzione e dal contrabbando. Chapeau!
Se leggerete un +2%, saprete di dover sottrarre ben più di quello che vi verrà mostrato in pompa magna. Che poi basterebbe guardare la realtà non cambiata, per capire che è tutta una presa in giro…
Io spero che non ci caschiate. Spero di non cascarci io stesso. In passato, e ahimè anche oggi, non abbiamo mai avuto cura di verificare che quanto promesso venisse poi mantenuto con i fatti. E per sempre, non per sei mesi fittizi.
Qualcuno di voi forse ci è effettivamente cascato. Qualcuno di voi forse ha dato fiducia a questi profeti della tv, a queste figure di carta pronte a vendersi l’anima e (fingere di) seguire l’ultimo trend di massa, pur di farvi credere che sono con voi e come voi. Ma postare un tweet di cinque secondi è facile. Chiunque può scrivere e fare qualcosa in cui non crede in cinque secondi. Chiunque può mentirvi, facendo finta di credere a ciò che dice. Ma non può fingere per tutto il giorno tutti i giorni, perciò per la maggior parte del tempo si nascondono, ed escono alla luce delle telecamere (ah! Senza tv, come farebbero!) solo in tempo per buttar lì la voce della compiacenza, per dirvi che va tutto bene, che prima o poi la crisi finirà, che stanno lavorando per il nostro bene, e che chi dice il contrario è solo un profeta di sventura.
Beh, ammetto che qualcuno di loro è così bravo da riuscire a mentire persino più di cinque secondi davanti alle telecamere. Qualcuno ne ha fatta un’arte, una vera e propria professione, e se la porta addosso come una seconda pelle. Ma se li guardate negli occhi, con attenzione, se osservate dove va a finire il loro sguardo, come scivola via sfuggente e falso, cercando di evitare il contatto diretto con quello altrui, per paura di essere scoperti, per paura che la loro menzogna venga allo scoperto, e che la loro seconda falsa pelle gli scivoli via, lasciandoli a nudo… Beh, se osservate bene i loro occhi, difficilmente potranno riuscire a fottervi un’altra volta. Oppure guardate ai fatti, e non c’è nemmeno bisogno di usare empatia e psicologia per stanarli.
In passato anch’io ci son cascato. Non sono per niente esente da colpe, ed è anche per questo che ne parlo. Perché spero che non facciate anche voi questi errori. Mancanza di attenzione, noia, disillusione… Sono tanti i fattori che ti portano sbrigativamente a fidarti, a “costringerti a fidarti” dell’omino di turno in tv.
D’altronde questi esseri hanno reso agli occhi della gente la politica come qualcosa di una noia insopportabile, qualcosa da evitare a tutti i costi, peggio della pubblicità che interrompe una partita di… quel che volete voi. E se non fosse triste, ci sarebbe quasi da fargli un plauso, perché hanno creato questa patina di insofferenza nei confronti della politica con arte sopraffina, attraverso anni ed anni di duro apprendimento del comportamento popolare.
Sono riusciti a distogliere l’attenzione delle persone da quello che facevano, o non facevano, nei loro (teoricamente nostri, di tutti) palazzi. Per contro, quando avevano bisogno di farsi vedere, di essere ascoltati, sono riusciti a catalizzare l’interesse del pubblico con poche frasi degne del miglior pubblicitario, o forse no, forse degne del peggior pubblicitario, dato che spesso il messaggio che passa è un semplice e banale “lasciateci fare, la politica è noiosa, ci pensiamo noi”.

Negli USA utilizzano le agenzie pubblicitarie per convincere le persone delle giuste cause, della bontà che c’è nell’iniziare una determinata guerra (chissà cosa potrà mai c’entrare “bontà” con “guerra” poi).
Le convincono a farsi appoggiare, persino moralmente, anche quando il fine ultimo è solo la conquista di un ennesimo oleodotto, un gasdotto, un giacimento di energie utile a rafforzare il potere di poche lobbies. Anche se per raggiungere quel fine bisogna massacrare intere popolazioni!
Ovviamente bastano pochi secondi. Basta la frase giusta, l’immagine giusta, l’assenso implicito. Bastano quei pochi secondi, perché poi l’attenzione scivola oltre. E a quel punto possono fare di tutto, davvero di tutto, perché si sentono legittimati a farlo. Noi, con il nostro silenzio, li legittimiamo. E quel fine, cruento o meno che sia, viene raggiunto, perché gli occhi non guardano più. I nostri occhi. Il fatto diviene vecchio, noioso, e dimenticato.
E se bastano degli slogan e qualche immagine forte per giustificare ogni tipo di violenza fisica, credete davvero che non si adopererebbero per ottenere gli stessi risultati, con gli stessi mezzi pubblicitari, con le stesse dichiarazioni facili, riguardo altri argomenti? Credete che non agirebbero allo stesso modo per ottenere risultati che, se informati invece nel modo corretto, ci farebbero accapponare la pelle, incazzare di brutto, e metterebbero l’argento vivo addosso persino ai più pigri di noi, facendoli scendere in piazza per protestare a gran voce, forse persino per dare qualche piccolo calcio nel deretano dell’”Onorevole” di turno?
Basta un briciolo di attenzione, e si capisce come siano avvezzi a circuire le “masse mediatiche” in ogni occasione, quasi che abbiano frequentato un corso di laurea ad hoc. E probabilmente per molti è davvero così. Non si fanno alcuno scrupolo nel mentire, nel mentirci. Non se ne sono mai fatti, perché dovrebbero cominciare ora a dirci la verità? Finché alla gente va bene così…

Ma oggi forse qualcosa è cambiato. Oggi pare che finalmente si sia creato un gruppo di persone VERAMENTE interessate al bene comune, al bene di tutti, e non più solo al proprio.
E’ difficile da credere, dopo tutti questi anni passati ad ingoiare delusioni, ma OGGI, ORA (finalmente il Presente!) c’è qualcuno che si batte per noi, per il “cittadino comune”, qualcuno che si erge in difesa dei nostri DIRITTI.
Qualcuno che professa Onestà e, incredibile ma vero, MANTIENE LA PROMESSA FATTA.
Qualcuno che vuole Trasparenza, ED E’ IL PRIMO A MOSTRARLA E MOSTRARSI.
Qualcuno che chiede Equità e DA’ L’ESEMPIO TOGLIENDOSI LO STIPENDIO IN ECCESSO!
Qualcuno che dice di volere aiutare le famiglie e le imprese in crisi, e METTE A DISPOSIZIONE ANCHE IL PROPRIO STIPENDIO PUR DI AIUTARLE! COSE MAI VISTE! Siamo sicuri che siano dei politici???
Certo, è ancora troppo poco, ce n’è di strada da percorrere, ma l’inizio è confortante.
Non si può cambiare tutto in un anno, soprattutto se si è all’opposizione e non si hanno il Dio Televisione, il Dio Denaro ed il Dio Armi dalla propria parte.
Noi dobbiamo essere più forti di quei ladri potenti, dobbiamo agire nella legalità (a differenza loro, che vanno avanti imperterriti anche quando vengono condannati, sicuri che il loro sistema di falsità e potere non possa venire intaccato qualsiasi cosa facciano, di qualsiasi reato essi si macchino), dobbiamo agire nella democrazia, con il passaparola (non abbiamo le tv, ricordate?), dobbiamo agire con i pochi mezzi a disposizione. E anche se tutto ciò può apparire frustrante, impossibile, se TUTTI ci uniamo sarà inevitabile riuscire a ribaltare le cose, a mettere in crisi quel sistema di potere che si fonda sulla falsità e l’inganno.
Come fare per convincere tutti? Come fare perché la verità raggiunga tutte le persone, bypassando i potenti mezzi mediatici, tv e giornali, che hanno tutto l’interesse a lasciarci nell’ignoranza? Parlando con loro. Direttamente.
Io credo sia possibile far breccia nelle persone, ottenere la loro attenzione, toglierle da quel ciclo continuo di disinteresse e apatia nei confronti di ciò che sta succedendo, che succede da anni, nel nostro Paese. E credo sia possibile farlo con mezzi democratici e pacifici, con moderazione, ma anche la giusta dose di sdegno a voce alta, ché quando ti colpiscono continuamente al cuore con menzogne ed azioni infide, risulta davvero difficile strozzare l’urlo in gola, incassare per l’ennesima volta e rispondere pacatamente a violenze che di pacato non hanno nulla.

Tempo. Abbiamo bisogno di tempo. E io credo, anzi, ne sono convinto, che il tempo sia dalla nostra parte. Il tempo porta nuove generazioni, e già oggi queste nuove generazioni di giovani, e giovanissimi, si avvalgono di strumenti diversi per informarsi, per ricercare la verità dei fatti, senza farsi attrarre dal mero mezzo televisivo. E questi giovani e giovanissimi non credono più agli slogan lanciati dal politico di turno davanti alle telecamere. Vogliono fatti concreti. E vorrei ben vedere… Chi più di loro è stato colpito da questa scellerata e continua azione di gestione privilegiata dello Stato? Chi più di loro soffre di questa crisi economica accuratamente pilotata da quei fantastici dirigenti del sistema mondiale capitalistico?
Forse gli anziani. Purtroppo questi ultimi sono più difficili da raggiungere. La loro mente ha subìto molti più inganni. In alcuni casi, si è radicata in loro l’utopica convinzione che le istituzioni siano nel giusto, sempre e comunque, e facciano il bene delle persone, sempre e comunque. Purtroppo dipende da chi ci sta in quelle istituzioni…
Non è per forza colpa loro. Un tempo forse era davvero così. Un tempo forse ci si poteva fidare delle persone che ci governavano. Un tempo forse il cullarsi nella certezza di avere un appoggio sicuro da parte dello Stato era realtà, e non l’utopia dei nostri tempi.
Oggi c’è solo un pugno di ragazzi a difendere il cittadino ignaro. Un pugno di ragazzi che lotta ogni giorno per smascherare i nostri truffatori, per portare la verità agli occhi della gente, per dare una nuova speranza a persone che ormai hanno quasi gettato la spugna.
E’ vero, si vede poco e si sa ancor meno di quel che fanno, perché le tv, i giornali e tutti i mezzi a disposizione di questi truffatori hanno interesse a mantenere le cose così come sono, a distorcere il più possibile la realtà, a gettare fango addosso a chi il fango cerca ogni giorno di levarlo, per vederci chiaro e permettere anche a noi di vederci chiaro.
Ci sono in ballo troppi soldi, troppi status quo, troppo potere, troppi privilegi da perdere, ed useranno ogni mezzo, lecito o meno, pur di mantenere le proprie posizioni dominanti.
Persino le istituzioni! Sì, persino quelle, che dovrebbero essere garanti di imparzialità, vengono usate spudoratamente per screditare chiunque cerchi di cambiare le cose.
E nonostante ciò questi ragazzi, queste persone coraggiose vanno avanti, e ottengono persino delle piccole vittorie di tanto in tanto, quando le loro proposte sono talmente ineccepibili che nemmeno il sistema di menzogna riesce a reggere, ed addirittura alcuni membri ormai invischiati in quel sistema partitico meschino, con un improvviso richiamo di coscienza scelgono di appoggiare quelle idee, e si levano di dosso per un attimo quella schiavitù che si erano scelta in passato, quando avevano deciso di appoggiare quel sistema, quelle persone false che oggi ci dominano, e che non si sono fatte da parte nemmeno quando il loro operato iniquo e falso era ormai conclamato.
Piccole vittorie per adesso, ma vittorie di democrazia. Vittorie di speranza.
Si è ottenuto poco finora? Forse è vero, ma senza il MoVimento adesso non ci rimarrebbero nemmeno le briciole. Non avremmo più diritti. Saremmo nudi, senza difese, alla mercé dei potenti di turno. Avete visto cos’hanno fatto alla Costituzione… E avrebbero fatto di peggio se non ci fossero stati dei coraggiosi ad alzare la voce ed urlare il proprio sdegno verso quello scempio dei nostri diritti. Non ci sarebbero nemmeno milioni di persone pervase da un’improvvisa presa di coscienza politica. Avremmo ancora a disposizione la solita finta scelta tra truffatori che fingono di volere il bene dei cittadini, fingono di andare l’uno contro l’altro, fingono di essere diversi, di voler darci più opzioni di scelta, arrivando persino ad insultarsi per reggere il gioco, salvo poi mangiare alla stessa tavola, sazi.
Ma ormai non fingono nemmeno più. L’idea di onestà del MoVimento gli ha messo paura, ha messo a rischio il loro piccolo mondo dorato fatto di privilegi. Il MoVimento li sta mettendo in difficoltà, denunciando le loro truffe, i loro furti, le loro menzogne. Ma la cosa che più di tutte li mette in difficoltà è un’altra: la natura dei nuovi arrivati. Con loro le lusinghe, le promesse di un posto migliore, di soldi e privilegi non funzionano, perché rappresentano una razza mai vista fino ad oggi in Parlamento: gli onesti. E con gli onesti non puoi usare i trucchetti che hai sempre usato con gli altri. Non li puoi irretire, corrompere ed ingabbiare con i soliti mezzucci, soprattutto quando questi onesti hanno in mente una missione, un’ideale di Paese migliore PER TUTTI.
Si pongono per la prima volta come vera e concreta alternativa agli italiani, un’alternativa fatta di Onestà, Equità e Trasparenza, che dà finalmente al cittadino la possibilità di SCEGLIERE.
Se una persona vuole il cambiamento, il Vero Cambiamento, ora lo può scegliere. Lo può persino sostenere a voce alta. Può essere egli stesso in prima persona ad operare quel cambiamento.
E se non è una straordinaria novità questa, non so proprio cosa potrebbe esserlo.

Alcuni, quelli che vogliono i fatti “ora e subito”, non considerando la realtà delle cose (il MoVimento è all’opposizione, non sta governando, non ancora) si sono allontanati, creando movimenti politici alternativi, o semplicemente abbandonando del tutto l’interesse per la politica, in alcuni casi abbandonando addirittura il Paese. E’ vero, in alcuni casi non c’è altra soluzione, e si è costretti a farlo per sopravvivere, per non soccombere, o come ultimo gesto disperato. Ma chi decide di rimanere, deve rimanere unito. Ci sono già i partiti a farci del male, a tentare di dividerci. Ci sono già i partiti, che non possono certo restare inermi e vedere i loro privilegi scomparire, a metterci l’uno contro l’altro, a creare addirittura movimenti politici fittizi, iper populisti, per cercare di disperdere voti, consenso, attaccamento, e quindi la forza e la capacità di cambiamento del Movimento Cinque Stelle. Non diamo loro gioco facile. Non disperdiamoci inutilmente, anche se questo costa fatica e sopportazione.
Fortunatamente, (ma non dovrei parlare di fortuna, ché questo fenomeno non è certo un caso fortuito) laddove pochi se ne vanno, moltissimi vengono attratti dall’idea di onestà, di vero cambiamento rappresentato dal MoVimento.
Ed è l’unico modo in cui potremo avere la forza di cambiare le cose: rimanendo uniti, e sostenendo chi ci sta porgendo una mano, aiutandoli a costruire questo cambiamento un pezzo alla volta. Non abbiamo i mezzi potenti dei truffatori, perciò la nostra forza può venire unicamente dal numero e dalla bontà dei nostri propositi. Dalla nostra tenacia. E anche se alle volte appare frustrante, non bisogna mollare se si vogliono ottenere dei risultati, se vogliamo ripulire la politica da tutto il marciume che la opprime e Ci opprime, e rendere questo Paese qualcosa di profondamente bello e giusto, di veramente libero, qualcosa per cui sia valsa la pena lottare.
Risvegliare le coscienze altrui è complicato, e il risultato ottenuto può non apparire subito concreto, visibile, tangibile, ma è qualcosa di straordinariamente importante, perché alla fine saranno sempre le menti, le coscienze, e le decisioni che ne derivano, a fare la differenza.


Pierangelo Spreafico





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