sabato 30 agosto 2014

BASTA CON LE BUFALE SUI CLANDESTINI!!!



E ora di dire basta a bufale fastidiose, razziste e disinformatrici come poche.

Ammettiamolo, i clandestini stanno sulle scatole a tanti, vengono qui, si offrono in nero per lavori umili (che magari gli italiani non han più voglia di fare), a volte rubacchiano (a volte anche ben peggio che rubacchiare). Non credo ci sia bisogno di demonizzarli ancora di più…e invece alla decenza non c’è mai limite.

I soldi che si danno a chi approda sulle nostre coste e fa richiesta, sono cifre che vengono erogate dai Comuni (solo dopo aver certificato lo status) in accordo con le normative comunitarie…quei soldi (eccetto l’eventuale sussidio di disoccupazione) vanno non al rifugiato, ma a pagare una serie di servizi come nel caso del cittadino italiano. Oltretutto i soldi sono cofinanziati da tutti i paesi membri, quindi non sono (solo) una spesa dello Stato italiano…Insomma, il concetto dovrebbe esser chiaro, si è vero ogni rifugiato costa allo stato dei soldi, ma non è che se il rifugiato li spende in alcol, sono soldi che sono erogati dallo Stato (e dall’Unione europea) per permettere al rifugiato di avere gli stessi servizi che ha il cittadino italiano (che sia giusto o sbagliato è una normativa comunitaria, a noi non resta altro che seguirla, volendo possiamo lamentarcene, ma magari imparare a farlo in maniera corretta)!

A questo aggiungo che su circa 125.000 clandestini che hanno richiesto Asilo solo 25.000 hanno ricevuto risposta positiva, chi con lo status di rifugiati chi con quello di protezione sussidiaria o umanistica.

Ma tant’è eravamo un paese di santi poeti e navigatori…ora siamo un paese d’uTonti, razzisti e spacciatori di bufale!

Che dire mi vergogno un po’ dei miei connazionali …

Chiudo con una considerazione…cari spacciatori di bufale razziste, voi non vi rendete conto di quanto vi state tirando la zappa sui piedi, chi oggi cerca immigrazione, extracomunitari, clandestini su internet prima di trovare informazioni utili trova i vostri post…dove voi vi lamentate, ma nel farlo raccontate balle sulle condizioni dei clandestini, queste balle sono grosse…e anche io fossi un clandestino sarei tentato di venire…leggendo online ho scoperto che mi date una seconda casa di cittadini italiani gratis da abitare, tot euro al mese di sussidio, scuola gratuita, assistenza sanitaria gratuita, soldi per ogni figlio, nel caso di carenze di cibo mi permettete di mangiare cani e gatti senza incorrere in sanzioni…cioè è il paradiso…aspetta che faccio le valigie e sono da voi!!!

La normativa in vigore:

Qui invece trovate il rapporto dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.)

RIFLESSIONI POLITICHE







In seguito ad un’affermazione recente formulata da un amico, che ritiene inutile perdere tempo in parole, che vorrebbe vedere più azione, più fatti concreti subito, e che si sente sempre più disilluso da qualsiasi gruppo politico, persino dal Movimento Cinque Stelle, mi è venuto spontaneo fermarmi un attimo a riflettere e riconsiderare la situazione.

Io credo che non si possa cambiare la situazione attuale in brevissimo tempo. Non possiamo avere la pretesa di volere tutto e subito, di vedere tutto stravolto a nostro favore, a favore delle persone comuni, nell’arco di qualche mese. Non possiamo pretendere ciò, dopo che per decenni siamo rimasti fermi a guardare gli altri, e gli unici attori veramente attivi ed interessati alla scena politica son sempre stati quelli che oggi denigriamo, quelli per cui verrebbe facile ora (e sempre) “chiedere la testa”. Sì, perché è anche colpa nostra se quei personaggi si son dimostrati continuamente dei ladri, degli ipocriti, dei mafiosi, degli affabulatori. Incantatori mediatici di folle mai veramente interessate alla Cosa Pubblica, a concetti quali Equità, Onestà, Trasparenza, Giustizia… Mai veramente interessate ai FATTI.
Diciamocelo sinceramente: eravamo più presi a seguire le puntate di Dallas, dell’A-Team, di Non E’ La Rai, del Grande Fratello, Amici, X Factor, etc. Ci interessano di più le partite di calcio della nostra squadra del cuore, che non sapere se chi ci rappresenta lo fa con onestà, con coerenza e lungimiranza.
Ci è sempre bastato un rapido sguardo, una breve e fugace attenzione a slogan televisivi dell’ultimo minuto in stile “Vi offro un milione di posti di lavoro in più” (l’epoca d’oro del millantatore Berlusconi, che per propria natura non può essere a favore delle masse povere, ma che mezzi potenti e doti di comunicazione non comuni gli permettono di far breccia persino laddove non dovrebbe poter mai attecchire); slogan del tipo “Roma Ladrona!” (salvo poi scoprire che quegli stessi urlatori rubavano come e più dei ladroni romani, Expo e Regione Lombardia insegnano); momenti bui con dichiarazioni seriose e apparentemente rattristate del tipo “Dobbiamo stringere i denti tutti (tutti?) quanti insieme per uscire dalla crisi, sacrificarci per il bene comune” (l’epoca del buon “tecnico” Monti, che nessuno mai ha visto sacrificarsi per il bene comune); per non parlare delle ormai già famigerate uscite del tipo “Andiamo avanti come dei treni, non ci ferma nessuno. L’Europa ce lo chiede. Non ci lasceremo distrarre dai guastafeste ostruzionisti”, seguite dalle promesse eclatanti di “80 euro per tutti e per sempre” del buon Renzi, come se andare avanti senza guardare a cosa si faccia, a cosa sia importante per l’Italia non conti: basta andare avanti. Se poi ci si ferma contro un muro, vabbè, pazienza. Noi intanto siamo “andati avanti”. Come se 80 euro fossero la differenza tra la vita e la morte, tra l’infelicità e la felicità, tra l’insoddisfazione e la realizzazione economica. Come se rappresentassero tutto ciò che può volere una persona che vive nel sistema occidentale odierno.
Ovviamente poi, oltre ad essere una misura palliativa ed insufficiente, è stata adottata per un numero limitato di italiani, e per un periodo di tempo limitato, salvo poi volerli indietro con gli interessi con altri mezzi, vedi Tasi, Tari, aliquote IVA, etc. Ma cos’è che vi è rimasto in mente più facilmente? Gli 80 euro dati o i 150 presi tramite venti vie diverse, e sottovoce? Ovviamente quelli gridati via Twitter e Tv. Quando si tratta di andare contro l’opinione pubblica, di dire cose antipatiche, non si può certo declamarlo ad alta voce…
Tra poco verrà raccontata l’ennesima favola in tv e su twitter: l’aumento del PIL dell’Italia. Un miracolo? Ovviamente no. Un escamotage pirotecnico che vede improvvisamente considerare all’interno della produzione ufficiale anche i proventi derivanti dal traffico di stupefacenti, dalla prostituzione e dal contrabbando. Chapeau!
Se leggerete un +2%, saprete di dover sottrarre ben più di quello che vi verrà mostrato in pompa magna. Che poi basterebbe guardare la realtà non cambiata, per capire che è tutta una presa in giro…
Io spero che non ci caschiate. Spero di non cascarci io stesso. In passato, e ahimè anche oggi, non abbiamo mai avuto cura di verificare che quanto promesso venisse poi mantenuto con i fatti. E per sempre, non per sei mesi fittizi.
Qualcuno di voi forse ci è effettivamente cascato. Qualcuno di voi forse ha dato fiducia a questi profeti della tv, a queste figure di carta pronte a vendersi l’anima e (fingere di) seguire l’ultimo trend di massa, pur di farvi credere che sono con voi e come voi. Ma postare un tweet di cinque secondi è facile. Chiunque può scrivere e fare qualcosa in cui non crede in cinque secondi. Chiunque può mentirvi, facendo finta di credere a ciò che dice. Ma non può fingere per tutto il giorno tutti i giorni, perciò per la maggior parte del tempo si nascondono, ed escono alla luce delle telecamere (ah! Senza tv, come farebbero!) solo in tempo per buttar lì la voce della compiacenza, per dirvi che va tutto bene, che prima o poi la crisi finirà, che stanno lavorando per il nostro bene, e che chi dice il contrario è solo un profeta di sventura.
Beh, ammetto che qualcuno di loro è così bravo da riuscire a mentire persino più di cinque secondi davanti alle telecamere. Qualcuno ne ha fatta un’arte, una vera e propria professione, e se la porta addosso come una seconda pelle. Ma se li guardate negli occhi, con attenzione, se osservate dove va a finire il loro sguardo, come scivola via sfuggente e falso, cercando di evitare il contatto diretto con quello altrui, per paura di essere scoperti, per paura che la loro menzogna venga allo scoperto, e che la loro seconda falsa pelle gli scivoli via, lasciandoli a nudo… Beh, se osservate bene i loro occhi, difficilmente potranno riuscire a fottervi un’altra volta. Oppure guardate ai fatti, e non c’è nemmeno bisogno di usare empatia e psicologia per stanarli.
In passato anch’io ci son cascato. Non sono per niente esente da colpe, ed è anche per questo che ne parlo. Perché spero che non facciate anche voi questi errori. Mancanza di attenzione, noia, disillusione… Sono tanti i fattori che ti portano sbrigativamente a fidarti, a “costringerti a fidarti” dell’omino di turno in tv.
D’altronde questi esseri hanno reso agli occhi della gente la politica come qualcosa di una noia insopportabile, qualcosa da evitare a tutti i costi, peggio della pubblicità che interrompe una partita di… quel che volete voi. E se non fosse triste, ci sarebbe quasi da fargli un plauso, perché hanno creato questa patina di insofferenza nei confronti della politica con arte sopraffina, attraverso anni ed anni di duro apprendimento del comportamento popolare.
Sono riusciti a distogliere l’attenzione delle persone da quello che facevano, o non facevano, nei loro (teoricamente nostri, di tutti) palazzi. Per contro, quando avevano bisogno di farsi vedere, di essere ascoltati, sono riusciti a catalizzare l’interesse del pubblico con poche frasi degne del miglior pubblicitario, o forse no, forse degne del peggior pubblicitario, dato che spesso il messaggio che passa è un semplice e banale “lasciateci fare, la politica è noiosa, ci pensiamo noi”.

Negli USA utilizzano le agenzie pubblicitarie per convincere le persone delle giuste cause, della bontà che c’è nell’iniziare una determinata guerra (chissà cosa potrà mai c’entrare “bontà” con “guerra” poi).
Le convincono a farsi appoggiare, persino moralmente, anche quando il fine ultimo è solo la conquista di un ennesimo oleodotto, un gasdotto, un giacimento di energie utile a rafforzare il potere di poche lobbies. Anche se per raggiungere quel fine bisogna massacrare intere popolazioni!
Ovviamente bastano pochi secondi. Basta la frase giusta, l’immagine giusta, l’assenso implicito. Bastano quei pochi secondi, perché poi l’attenzione scivola oltre. E a quel punto possono fare di tutto, davvero di tutto, perché si sentono legittimati a farlo. Noi, con il nostro silenzio, li legittimiamo. E quel fine, cruento o meno che sia, viene raggiunto, perché gli occhi non guardano più. I nostri occhi. Il fatto diviene vecchio, noioso, e dimenticato.
E se bastano degli slogan e qualche immagine forte per giustificare ogni tipo di violenza fisica, credete davvero che non si adopererebbero per ottenere gli stessi risultati, con gli stessi mezzi pubblicitari, con le stesse dichiarazioni facili, riguardo altri argomenti? Credete che non agirebbero allo stesso modo per ottenere risultati che, se informati invece nel modo corretto, ci farebbero accapponare la pelle, incazzare di brutto, e metterebbero l’argento vivo addosso persino ai più pigri di noi, facendoli scendere in piazza per protestare a gran voce, forse persino per dare qualche piccolo calcio nel deretano dell’”Onorevole” di turno?
Basta un briciolo di attenzione, e si capisce come siano avvezzi a circuire le “masse mediatiche” in ogni occasione, quasi che abbiano frequentato un corso di laurea ad hoc. E probabilmente per molti è davvero così. Non si fanno alcuno scrupolo nel mentire, nel mentirci. Non se ne sono mai fatti, perché dovrebbero cominciare ora a dirci la verità? Finché alla gente va bene così…

Ma oggi forse qualcosa è cambiato. Oggi pare che finalmente si sia creato un gruppo di persone VERAMENTE interessate al bene comune, al bene di tutti, e non più solo al proprio.
E’ difficile da credere, dopo tutti questi anni passati ad ingoiare delusioni, ma OGGI, ORA (finalmente il Presente!) c’è qualcuno che si batte per noi, per il “cittadino comune”, qualcuno che si erge in difesa dei nostri DIRITTI.
Qualcuno che professa Onestà e, incredibile ma vero, MANTIENE LA PROMESSA FATTA.
Qualcuno che vuole Trasparenza, ED E’ IL PRIMO A MOSTRARLA E MOSTRARSI.
Qualcuno che chiede Equità e DA’ L’ESEMPIO TOGLIENDOSI LO STIPENDIO IN ECCESSO!
Qualcuno che dice di volere aiutare le famiglie e le imprese in crisi, e METTE A DISPOSIZIONE ANCHE IL PROPRIO STIPENDIO PUR DI AIUTARLE! COSE MAI VISTE! Siamo sicuri che siano dei politici???
Certo, è ancora troppo poco, ce n’è di strada da percorrere, ma l’inizio è confortante.
Non si può cambiare tutto in un anno, soprattutto se si è all’opposizione e non si hanno il Dio Televisione, il Dio Denaro ed il Dio Armi dalla propria parte.
Noi dobbiamo essere più forti di quei ladri potenti, dobbiamo agire nella legalità (a differenza loro, che vanno avanti imperterriti anche quando vengono condannati, sicuri che il loro sistema di falsità e potere non possa venire intaccato qualsiasi cosa facciano, di qualsiasi reato essi si macchino), dobbiamo agire nella democrazia, con il passaparola (non abbiamo le tv, ricordate?), dobbiamo agire con i pochi mezzi a disposizione. E anche se tutto ciò può apparire frustrante, impossibile, se TUTTI ci uniamo sarà inevitabile riuscire a ribaltare le cose, a mettere in crisi quel sistema di potere che si fonda sulla falsità e l’inganno.
Come fare per convincere tutti? Come fare perché la verità raggiunga tutte le persone, bypassando i potenti mezzi mediatici, tv e giornali, che hanno tutto l’interesse a lasciarci nell’ignoranza? Parlando con loro. Direttamente.
Io credo sia possibile far breccia nelle persone, ottenere la loro attenzione, toglierle da quel ciclo continuo di disinteresse e apatia nei confronti di ciò che sta succedendo, che succede da anni, nel nostro Paese. E credo sia possibile farlo con mezzi democratici e pacifici, con moderazione, ma anche la giusta dose di sdegno a voce alta, ché quando ti colpiscono continuamente al cuore con menzogne ed azioni infide, risulta davvero difficile strozzare l’urlo in gola, incassare per l’ennesima volta e rispondere pacatamente a violenze che di pacato non hanno nulla.

Tempo. Abbiamo bisogno di tempo. E io credo, anzi, ne sono convinto, che il tempo sia dalla nostra parte. Il tempo porta nuove generazioni, e già oggi queste nuove generazioni di giovani, e giovanissimi, si avvalgono di strumenti diversi per informarsi, per ricercare la verità dei fatti, senza farsi attrarre dal mero mezzo televisivo. E questi giovani e giovanissimi non credono più agli slogan lanciati dal politico di turno davanti alle telecamere. Vogliono fatti concreti. E vorrei ben vedere… Chi più di loro è stato colpito da questa scellerata e continua azione di gestione privilegiata dello Stato? Chi più di loro soffre di questa crisi economica accuratamente pilotata da quei fantastici dirigenti del sistema mondiale capitalistico?
Forse gli anziani. Purtroppo questi ultimi sono più difficili da raggiungere. La loro mente ha subìto molti più inganni. In alcuni casi, si è radicata in loro l’utopica convinzione che le istituzioni siano nel giusto, sempre e comunque, e facciano il bene delle persone, sempre e comunque. Purtroppo dipende da chi ci sta in quelle istituzioni…
Non è per forza colpa loro. Un tempo forse era davvero così. Un tempo forse ci si poteva fidare delle persone che ci governavano. Un tempo forse il cullarsi nella certezza di avere un appoggio sicuro da parte dello Stato era realtà, e non l’utopia dei nostri tempi.
Oggi c’è solo un pugno di ragazzi a difendere il cittadino ignaro. Un pugno di ragazzi che lotta ogni giorno per smascherare i nostri truffatori, per portare la verità agli occhi della gente, per dare una nuova speranza a persone che ormai hanno quasi gettato la spugna.
E’ vero, si vede poco e si sa ancor meno di quel che fanno, perché le tv, i giornali e tutti i mezzi a disposizione di questi truffatori hanno interesse a mantenere le cose così come sono, a distorcere il più possibile la realtà, a gettare fango addosso a chi il fango cerca ogni giorno di levarlo, per vederci chiaro e permettere anche a noi di vederci chiaro.
Ci sono in ballo troppi soldi, troppi status quo, troppo potere, troppi privilegi da perdere, ed useranno ogni mezzo, lecito o meno, pur di mantenere le proprie posizioni dominanti.
Persino le istituzioni! Sì, persino quelle, che dovrebbero essere garanti di imparzialità, vengono usate spudoratamente per screditare chiunque cerchi di cambiare le cose.
E nonostante ciò questi ragazzi, queste persone coraggiose vanno avanti, e ottengono persino delle piccole vittorie di tanto in tanto, quando le loro proposte sono talmente ineccepibili che nemmeno il sistema di menzogna riesce a reggere, ed addirittura alcuni membri ormai invischiati in quel sistema partitico meschino, con un improvviso richiamo di coscienza scelgono di appoggiare quelle idee, e si levano di dosso per un attimo quella schiavitù che si erano scelta in passato, quando avevano deciso di appoggiare quel sistema, quelle persone false che oggi ci dominano, e che non si sono fatte da parte nemmeno quando il loro operato iniquo e falso era ormai conclamato.
Piccole vittorie per adesso, ma vittorie di democrazia. Vittorie di speranza.
Si è ottenuto poco finora? Forse è vero, ma senza il MoVimento adesso non ci rimarrebbero nemmeno le briciole. Non avremmo più diritti. Saremmo nudi, senza difese, alla mercé dei potenti di turno. Avete visto cos’hanno fatto alla Costituzione… E avrebbero fatto di peggio se non ci fossero stati dei coraggiosi ad alzare la voce ed urlare il proprio sdegno verso quello scempio dei nostri diritti. Non ci sarebbero nemmeno milioni di persone pervase da un’improvvisa presa di coscienza politica. Avremmo ancora a disposizione la solita finta scelta tra truffatori che fingono di volere il bene dei cittadini, fingono di andare l’uno contro l’altro, fingono di essere diversi, di voler darci più opzioni di scelta, arrivando persino ad insultarsi per reggere il gioco, salvo poi mangiare alla stessa tavola, sazi.
Ma ormai non fingono nemmeno più. L’idea di onestà del MoVimento gli ha messo paura, ha messo a rischio il loro piccolo mondo dorato fatto di privilegi. Il MoVimento li sta mettendo in difficoltà, denunciando le loro truffe, i loro furti, le loro menzogne. Ma la cosa che più di tutte li mette in difficoltà è un’altra: la natura dei nuovi arrivati. Con loro le lusinghe, le promesse di un posto migliore, di soldi e privilegi non funzionano, perché rappresentano una razza mai vista fino ad oggi in Parlamento: gli onesti. E con gli onesti non puoi usare i trucchetti che hai sempre usato con gli altri. Non li puoi irretire, corrompere ed ingabbiare con i soliti mezzucci, soprattutto quando questi onesti hanno in mente una missione, un’ideale di Paese migliore PER TUTTI.
Si pongono per la prima volta come vera e concreta alternativa agli italiani, un’alternativa fatta di Onestà, Equità e Trasparenza, che dà finalmente al cittadino la possibilità di SCEGLIERE.
Se una persona vuole il cambiamento, il Vero Cambiamento, ora lo può scegliere. Lo può persino sostenere a voce alta. Può essere egli stesso in prima persona ad operare quel cambiamento.
E se non è una straordinaria novità questa, non so proprio cosa potrebbe esserlo.

Alcuni, quelli che vogliono i fatti “ora e subito”, non considerando la realtà delle cose (il MoVimento è all’opposizione, non sta governando, non ancora) si sono allontanati, creando movimenti politici alternativi, o semplicemente abbandonando del tutto l’interesse per la politica, in alcuni casi abbandonando addirittura il Paese. E’ vero, in alcuni casi non c’è altra soluzione, e si è costretti a farlo per sopravvivere, per non soccombere, o come ultimo gesto disperato. Ma chi decide di rimanere, deve rimanere unito. Ci sono già i partiti a farci del male, a tentare di dividerci. Ci sono già i partiti, che non possono certo restare inermi e vedere i loro privilegi scomparire, a metterci l’uno contro l’altro, a creare addirittura movimenti politici fittizi, iper populisti, per cercare di disperdere voti, consenso, attaccamento, e quindi la forza e la capacità di cambiamento del Movimento Cinque Stelle. Non diamo loro gioco facile. Non disperdiamoci inutilmente, anche se questo costa fatica e sopportazione.
Fortunatamente, (ma non dovrei parlare di fortuna, ché questo fenomeno non è certo un caso fortuito) laddove pochi se ne vanno, moltissimi vengono attratti dall’idea di onestà, di vero cambiamento rappresentato dal MoVimento.
Ed è l’unico modo in cui potremo avere la forza di cambiare le cose: rimanendo uniti, e sostenendo chi ci sta porgendo una mano, aiutandoli a costruire questo cambiamento un pezzo alla volta. Non abbiamo i mezzi potenti dei truffatori, perciò la nostra forza può venire unicamente dal numero e dalla bontà dei nostri propositi. Dalla nostra tenacia. E anche se alle volte appare frustrante, non bisogna mollare se si vogliono ottenere dei risultati, se vogliamo ripulire la politica da tutto il marciume che la opprime e Ci opprime, e rendere questo Paese qualcosa di profondamente bello e giusto, di veramente libero, qualcosa per cui sia valsa la pena lottare.
Risvegliare le coscienze altrui è complicato, e il risultato ottenuto può non apparire subito concreto, visibile, tangibile, ma è qualcosa di straordinariamente importante, perché alla fine saranno sempre le menti, le coscienze, e le decisioni che ne derivano, a fare la differenza.


Pierangelo Spreafico





venerdì 29 agosto 2014

Nasce l'Associazione LibreItalia.

E' nata l'Associazione LibreItalia, interessante progetto per promuovere e supportare LibreOffice in Italia.

LibreOffice è una suite per l'ufficio open source sempre più completa e funzionale in grado di offrire una valida alternativa a Microsoft Office. Preinstallata in Ubuntu e molte altre distribuzioni Linux, LibreOffice viene utilizzata quotidianamente da molti utenti, aziende ed enti pubblici ecc con Windows e Mac, in futuro inoltre potremo utilizzarla anche in smartphone e tablet Android.
Si stima che l'utilizzo di LibreOffice in tutti i sistemi della pubblica amministrazione italiana potrebbe far risparmiare ben oltre 600 milioni di euro di soldi pubblici che potrebbero essere investiti per migliorare le scuole, infrastrutture varie ecc. Per promuovere e supportare LibreOffice nel bel paese i membri italiani di The Document Foundation hanno annunciato la nascita della nuova Associazione LibreItalia.
LAssociazione LibreItalia punta a diffondere l'uso di LibreOffice in Italia, cercando di promuovere l'utilizzo di formati standard "aperti" per i vari documenti come ad esempio ODF (Open Document Format) recedente adottato dal Governo del Regno Unito.

Per maggiori informazioni sull'Associazione LibreItalia consiglio di consultare l'annuncio ufficiale da questa pagina.

Colgo l'occasione per congratularmi con tutti i membri italiani di The Document Foundation per l'iniziativa, ringraziando Italo Vignoli per la segnalazione.

Home LibreItalia

giovedì 28 agosto 2014

Guerrieri!!!



   
Adesso siamo una decina di “guerrieri”, ma con le vostre iscrizioni al meetup e la vostra partecipazione possiamo diventare tanti e cambiare le sorti del paese, “armatevi” ed attivatevi se vi stanno a cuore le sorti di Brembate. Non lasciate che i soliti decidano per voi!!!

Per info, idee, consigli o proposte cliccate qua

Volete partecipare? Dedicate parte del vostro tempo, iscrivetevi al meetup e “combattete”!!!

mercoledì 27 agosto 2014

Tasse, la stangata di fine agosto che rovina le ferie degli italiani

Ad agosto, come una buona parte degli italiani, anche il fisco non va in ferie. Lo sanno bene i contribuenti italiani, in particolar modo le imprese e i lavoratori autonomi, che entro la fine di questo mese dovranno versare all’Erario, al netto dei contributi previdenziali, oltre 29 miliardi di euro di imposte. A comunicare la notizia è l’Ufficio studi della CGIA.
La voce che da un punto di vista economico “graverà” maggiormente sulle tasche dei contribuenti sarà l’Iva: il gettito dovrebbe superare i 13 miliardi di euro. Segue il versamento da parte dei datori di lavoro delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, pari ad un importo di 7,6 miliardi di euro e il pagamento del saldo e dell’acconto Irpef che dovrebbe garantire un gettito di 2,45 miliardi. Altri 1,7 miliardi giungeranno nelle casse dello Stato dal pagamento dell’addizionale Irpef, mentre dall’Irap e dall’Ires sono previsti altri 3 miliardi di euro. Infine, i lavoratori autonomi dovranno versare le proprie ritenute Irpef per un importo che dovrebbe toccare 1,3 miliardi di euro.
L’Ufficio studi della CGIA ricorda che le principali scadenze fiscali/contributive di questo mese sono 11, così distribuite: 7 entro il 20 di agosto; una entro il 25 agosto e altre 3 entro il 31 agosto. Visto che quest’ultima data cade di domenica, il termine slitta di un giorno (1 settembre).
“Anche in vista delle scadenze fiscali di agosto – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – molti italiani sono stati costretti ad accorciare le vacanze o, nella peggiore delle ipotesi, a starsene a casa. A settembre, poi, non è detto che tutte le attività riaprano i cancelli. In attesa di tempi migliori, imprese e famiglie hanno deciso di risparmiare. In definitiva, la paura del futuro sta condizionando gli italiani che in questo momento di difficoltà hanno solo una certezza: onorare un fisco sempre più esoso”.
Dalla CGIA, infatti, ricordano che in prospettiva il carico fiscale che grava sui contribuenti italiani potrebbe addirittura aumentare.
Nel 2015 il Governo ha deciso di tagliare la spesa pubblica di 17 miliardi di euro, con un impegno minimo da raggiungere che non potrà essere inferiore ai 4,4 miliardi di euro.
Nel caso il Governo non sia in grado di centrare questo obbiettivo minimo, scatterà la cosiddetta “clausola di salvaguardia”. In altre parole, come ha confermato nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a fronte del mancato taglio della spesa, i contribuenti saranno chiamati a sopportare un aggravio fiscale di 3 miliardi di euro, a seguito della riduzione delle agevolazioni/detrazioni fiscali e all’aumento delle aliquote, mentre i ministeri dovranno tagliare la spesa per un importo di almeno 1,44 miliardi di euro.
“In buona sostanza – conclude Bortolussi – o si riesce a razionalizzare la spesa pubblica e a ridurre gli sprechi, gli sperperi e le inefficienze, altrimenti a pagare il conto saranno ancora una volta gli italiani che già ora sono tra i contribuenti più tartassati d’Europa”.

martedì 26 agosto 2014

Tagli all'editoria, un risparmio di 150 milioni!!!

#StiamoGiàVincendo Un anno fa abbiamo depositato, dopo il nostro ingresso in Parlamento una proposta di legge per l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. Lo chiedevano i cittadini con una proposta di legge popolare lanciata con il VDay2. Da un anno chiediamo alla maggioranza la semplice discussione in Commissione Cultura di questa proposta e il PD si oppone con tutte le sue forze.
Nonostante questo Renzi ha preso un pezzo della nostra proposta di legge ed ha tagliato 150 milioni di euro all'editoria con un risparmio di 75 milioni per i comuni e 75 milioni per le imprese che partecipano ai bandi comunali. Una boccata di ossigeno per sindaci ed imprese
Questa è la dimostrazione della propaganda becera del PD che continua a raccontare leggende sul M5S circa la nostra capacità di incidere sul Paese, la nostra capacità propositiva, la nostra capacità di governare #MentiteVoi

lunedì 25 agosto 2014

In Italia si acquistano licenze di Microsoft Office per 50 Milioni di Euro, e noi paghiamo!!!


Il Ministero dell'Economia e delle Finanze Italiano ha avviato nei mesi scorsi una gara per la fornitura di licenze d'uso microsoft di ben 50 Milioni di Euro più Iva.
Sono molti gli enti pubblici e aziende che hanno deciso di abbandonare Microsoft Windows e Office per puntare su Linux e il software libero, migrazione che oltre ad abbattere i costi fornisce sistemi molto più sicuri ed affidabili. In Italia il Governo Monti ha modificato l’articolo 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale il quale indica di prendere in considerazione il software libero da parte della Pubblica Amministrazione, legge che non sembra essere considerata dal governo stesso. Lo conferma una recente "Gara per la fornitura di licenze d'uso microsoft enterprise agreement" del 20-12-2013 (in questa pagina trovata la pagina dedicata della gazzetta ufficiale) nella quale lo Stato Italiano è disposto a pagare ben 50 milioni di euro più iva per licenze di Microsoft, soldi pubblici che potrebbero essere risparmiati utilizzando Linux e software liberi come ad esempio la suite per l'ufficio LibreOffice.

La gara indetta dal Consip (società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ne è l'azionista unico, ed opera secondo i suoi indirizzi strategici, lavorando al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione) indica che il nostro governo è disposto a pagare ben 50 milioni di Euro per la fornitura di licenze d'uso Microsoft Enterprise Agreement e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni.
C'è da chiedersi se prima di avviare la gara hanno preso in considerazione anche il software libero e soprattutto quali siano le motivazioni che hanno portato a farci spendere 50 milioni di euro di licenze. Molto probabilmente hanno sparato le solite cavolate riguardanti la difficoltà di importare ed esportare documenti in formato proprietario da parte di LibreOffice, problema risolvibile semplicemente utilizzando solo documenti liberi come ha deciso di fare il Regno Unito.

Come il solito i nostri politi sono sempre molto bravi a parlare e basta, poi a pagare siamo sempre noi. W l'Italia....


da http://www.lffl.org/

domenica 24 agosto 2014

La stangata sui libri scolastici per le famiglie si può fermare!!!


La stangata per le famiglie sui libri scolastici si può fermare, la soluzione già esiste! Tutto dipende dalla volontà di applicare le legge del ministro commissariato Giannini e del suo burattinaio Renzi.
L'osservatorio nazionale Federconsumatori lancia l'allarme e snocciola i dati: 799 euro nel primo liceo per acquistare tutti i libri di testo e 4 dizionari. Il Codacons registra i rincari più elevati per i libri con un aumento di spesa per le famiglie di 4,5% rispetto allo scorso anno.
La rivoluzione sociale-digitale che il M5S ha introdotto nella normativa scolastica è lì a portata di mano: la creazione di libri di testo elaborati da gruppi di professori insieme agli studenti in orario curriculare producendo libri scolastici a costo zero per le famiglie. Ma il Ministero dell'Istruzione si è limitata ad una misera circolare ad Aprile per i presidi. Niente linee guida per i professori che vogliono produrre libri di testo gratuiti, nessun biblioteca virtuale nazionale a disposizione di tutte le scuole prevista dalla legge, figuriamoci il coraggio di agevolare la diffusione della pratica con le risorse adeguate.
Si tratta di una rivoluzione perchè non si riduce tutto ad un risparmio di spesa, ma c'è un nuovo modello di fare scuola che può emergere. Un modello cooperativo, un modello di intelligenza collettiva, un modello di costruzione di saperi e quindi padronanza dei saperi per gli studenti coinvolti finalmente in una iniziativa che non li annoierebbe: quella di scrivere un libro di testo interattivo, con video, immagini, esercizi multimediali in apposite aule digitali per costruire un patrimonio nazionale di libri digitali pubblici ed open source.
I dati parlano chiaro e affermano che le competenze linguistiche e logiche degli studenti coinvolti in questo lavoro sono sopra la media nazionale, cosa non da poco per chi vuole risalire le classifiche internazionali che riguardano la preparazione dei nostri studenti, Aspettiamo solo che il rapido(?) Renzi invece di annunciare rivoluzioni attui quelle già esistenti.

Renzi rispondi: 80% italiani vuole eleggere il Senato, perchè sei contro?

Il Governo Renzi deve rispondere a questa domanda. Se la stragrande maggioranza degli italiani, quantificabile in diverse ricerche tra il 73% e l' 82%, è a favore dell'elezione diretta del Senato, perchè il suo governo è contrario e vuole che sia composto di nominati?" lo afferma in una nota il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle Senato.

sabato 23 agosto 2014

LO SDEGNO DEI MALATI E DI CHI LI CURA

Ha oltraggiato tantissimo lo show che Renzi ha messo in scena con il suo video virale della cosidetta sfida con il secchio pieno di acqua ghiacciata. "Renzi mi fa pena" dice Mariangela Lamanna, la Vicepresidente del "Comitato 16 Novembre" (è il giorno della protesta degli ammalati di Sla davanti a Montecitorio,) "vedere il politico di turno che si butta addosso un secchio di acqua gelata" lascia solo sbigottiti.
Se il governo fosse serio riguardo all'argomento, non si vedrebbero video così tracotanti di spirito goliardico, senza spiegare alcunchè della malattia. L'apparenza è il solo protagonista in questi video, miseri simulacri di un interessamento di plastica.
Inutili i commenti dei vari media, come i telegiornali, che non perdono occasione di storpiare fatti e realtà. Mentre il video di Beppe Grillo viene nominato solo per dire che Grillo torna ad offendere Renzi facendo dietro front dalle dichiarazionei successive all'exploit delle Europee, anzichè soffermarsi sui soliti contenuti razionali ignorati per scelta, è di queste ore la "notizia" riportata sulle dichiarazioni di Berlusconi, che si dice pronto ad aiutare Renzi nella riforma della Giustizia. Un condannato in via definitiva che vuole aiutare un condannato in primo grado: il nonno ed il nipote.
Non fa notizia neanche l'ultima dichiarazione dell'ex Ministro alla Sanità Umberto Veronesi, che ha rivelato l'esito di commissioni scientifiche svolte a suo tempo circa lo studio della Cannabis, che hanno attestato la non pericolosità della sostanza. Dati mai rilasciati prima dal Governo Italiano. Veronesi aggiunge: "oggi perfino l’Organizzazione mondiale della sanità ha invitato i governi a depenalizzare l’uso personale di marijuana, consapevole su dati scientifici che l’uso di spinelli non fa male.”
Dichiarazioni mosse sicuramente dagli ultimi dati relativi al contributo al PIL del mercato nero, rilasciato in questi giorni dopo il commento circa "le nuove regole del calcolo del PIL." Droga e prostituzione vanno bene fintanto che riescono a far galleggiare il Governo Renzi coi numeri? L'unica cosa che resta è il vuoto, come l'impegno di chi è troppo impegnato ad apparire per fare: Renzi ha cambiato verso davvero.

Armi italiane in Iraq. Le ragioni del no nella risoluzione M5S

 L'Italia invierà aiuti militari ai curdi nell'ambito della crisi in Iraq. E' stato formalmente deciso oggi in commissioni congiunte Esteri-Difesa di Camera e Senato, dopo l'audizione dei ministri Mogherini e Pinotti. Il Movimento 5 Stelle si è dichiarato da subito contrario all'invio di armi: preme invece perché si rinforzino gli aiuti umanitari a sostegno della popolazione colpita, si metta a disposizione dei curdi il nostro lavoro di intelligence e un intervento di mediazione, di concerto con gli altri Paesi, che ci veda in prima linea come presidenti di turno dell'Unione Europa.
Per rafforzare questa posizione è stata presentata una risoluzione dal Movimento 5 Stelle con l'intento di spingere l'assemblea al voto. Ecco le nostre ragioni nel testo che abbiamo presentato:

Le commissioni Affari Esteri e Difesa della Camera dei Deputati
Impegnano il governo italiano:
A dichiarare l'attuale indisponibilità della Repubblica Italiana all'invio di armi e di truppe in Iraq e in Siria, contestualmente alla creazione di una cabina di regia che informi il Parlamento sullo stato della situazione nel territorio indicato, al fine di valutare prontamente eventuali azioni;
A dichiarare la disponibilità a fornire equipaggiamenti non letali a protezione della vita umana, giubbotti antiproiettile, elmetti (prelevate dal surplus risultante dalla riorganizzazione derivante dai decreti delegati della Legge 244/2012), nonché supporto di intelligence tecnologicamente avanzato, finalizzato all'individuazione delle forze dell'ISIS, ai fini di una miglior difesa delle forze curde presenti nell'area;
Ad assumere una iniziativa internazionale per il cessate il fuoco, la smilitarizzazione delle città contese, l'apertura di corridoi umanitari, il ripristino delle forniture di acqua potabile e di energia elettrica, il sostegno e l'accoglienza ai profughi come precondizione per il ritorno in sicurezza degli stessi nei loro villaggi e case;
A chiedere, anche in forza della presidenza del semestre italiano della UE, che l'Europa si presti come facilitatrice di una Conferenza di Dialogo Politico tra le parti, che preveda anche meccanismi di secondo livello per la partecipazione delle società civile. Tale ruolo potrebbe essere svolto con legittimità ed efficacia molto più dall'Europa che dagli Usa, che hanno perso, negli anni dell'occupazione militare in IRAQ, peso e prestigio politico;
A promuovere, in ultima istanza, un'indagine in sede ONU per la ricerca e la tracciabilità di tutte le fonti monetarie che finanziano forza armate irregolari e/o non riconosciute ufficialmente nell'area oggetto della Risoluzione.

A chiedere inoltre:
Agli "Amici della Siria" di cessare immediatamente di rifornire finanziamenti e supporto ai gruppi jihadisti. In caso di risposta negativa a far uscire l'Italia da questa organizzazione;
Al governo Turco di porre fine all'embargo economico con le regioni libere di Rojava, consentendo la piena fruizione dei valichi di frontiera non controllati dall'ISIS e ad operare affinché la sperimentazione democratica dei tre cantoni di Rojava in Siria possa rafforzarsi dentro la prospettiva di un Paese libero, democratico e pluriconfessionale;
Al governo iracheno di cessare di armare civili e milizie irregolari sciite spesso corresponsabili della violenza settaria, quanto i combattenti irregolari sunniti;
Di assumere nei confronti di tutte le altre componenti politiche del mondo curdo, una interlocuzione indispensabile per dare una soluzione giusta e rispettosa del diritto internazionale e di tutte le minoranze della questione curda, a fronte delle premesse indicate ed in considerazione dell'innegabile credibilità che le popolazioni curde si sono conquistate;

LE PREMESSE
La proclamazione di un califfato tra la Siria e l'IRAQ, da Aleppo a Diyala, sul modello dell'Impero Ottomano, da parte dell'ISIS (Esercito dello Stato Islamico dell'IRAQ e del Levante) e guidato dal leader jihadista Al Baghdadi, rappresenta una novità sullo scenario mediorientale i cui elementi di tragica modernità e la forte attrazione che quel modello esercita specialmente sulle nuove generazioni arabe - deluse dalla mancata accettazione delle richieste di maggiore giustizia sociale e di libertà delle Primavere Arabe e frustrate dalle politiche di guerra condotte dall'occidente direttamente o attraverso governi complici negli ultimi 30 anni- impone un cambio della politica intrapresa dalla comunità internazionale in quell'area. Un intervento armato occidentale diretto o indiretto contro l'ISIS rischia infatti di aumentarne le simpatie nelle popolazioni arabe invece di aprire, come sarebbe necessario, contraddizioni e divisioni tra l'ISIS e le altre componenti - nazionaliste ed islamico moderate - del mondo sunnita;
Al Baghdadi, gode di un prestigio crescente tra i musulmani sunniti mentre il suo movimento cresce a vista d'occhio avendo a disposizione oltre 10mila miliziani e finanziamenti e equipaggiamento militare mai avuti in precedenza da Al Qaeda. Armi e soldi che arrivano, copiosi, dal Golfo Persico, i cui emirati (per la maggior parte stretti alleati degli USA) sono stati impegnati in prima fila a sostenere ogni gruppo armato radicale sunnita in funzione anti-Assad. Se si vuole colpire l'ISIS occorre in primo luogo fermare questi finanziamenti le cui fonti sono tutte note all'intelligence Usa ed europea, avendone fatto ampio uso per destabilizzare la Siria;
Le stragi di civili, le esecuzioni sommarie di prigionieri, le conversioni religiose forzate, il ritorno dello schiavismo specialmente quello delle donne, non sembrano purtroppo appartenere solo all'ISIS, ma anche da altre componenti fondamentaliste che la politica settaria di Al Maliki in IRAQ e il sostegno a vere e proprie bande jihadiste da parte degli "Amici della Siria" in funzione anti-Assad hanno praticato nel silenzio della comunità internazionale dal 2011 in poi. Chi ha costruito questo disastro attraverso le varie guerre nel Golfo ed in Siria farebbe bene ad astenersi dal partecipare ancora a bombardamenti ed operazioni militari e a continuare a riempire quelle zona di nuovi armamenti;
Gli attacchi contro i cristiani e le altre minoranze non rappresentano una dinamica degli ultimi giorni, in IRAQ e in Siria. Molto prima della crescita in termini di potere dell'ISIS, da troppo tempo le comunità cristiane e sciite (che, tra l'altro, rimane la comunità di maggioranza in IRAQ) sono considerate dagli estremisti sunniti come infedeli, ladri e disprezzati in ogni modo.
In IRAQ e in Siria le minoranze perseguitate non sono solo quelle cristiane ma anche quelle di yazidi, shabak, bahá'í, armeni, comunità di colore, circassi, Kaka'i, kurdi faili, palestinesi, rom, turkmeni, mandei sabei. Si tratta di una immensa ricchezza umana, culturale e storica che ha sempre fatto dell'IRAQ un Paese plurietnico e multi religioso e che oggi rischia di essere cancellato dal fondamentalismo religioso e settario nemico dell'umanità;
Le minoranze in IRAQ, concentrate nella Piana di Ninewa, hanno ragioni storiche per cui avere paura. Del più di un milione di cristiani che vivevano in IRAQ nel 2003 ad oggi ne sono rimasti circa 400mila, costretti a lasciare il Paese in un clima di politiche settarie portate avanti anche dal ex-premier Al-Maliki;

CONSIDERAZIONI
L'attuale drammatica situazione è figlia diretta delle "guerre democratiche ed umanitarie" esportate in IRAQ dalle 1991 in poi dalle potenze della NATO, Italia inclusa, che hanno fatto implodere l'IRAQ e scatenare l'odio religioso nei confronti di chi professa confessioni diverse;
In tre cantoni della Siria, in particolare nella regione di Rojava, in risposta alla disgregazione dello stato centrale siriano e delle violenze settarie e confessionali, la popolazione a prevalenza kurda ma in verità multietnica e multi religiosa, si è organizzata per tutelarsi rendendosi autonoma a partire dal 2011. I gruppi politici locali hanno creato delle istituzioni autonome ed elettive nelle città del nord che amministrano. Hanno dato sinora accoglienza a molti sfollati dalle altre regioni della Siria e soprattutto hanno avviato una politica inclusiva per le molte minoranze presenti nel loro territorio;
In Rojava convivono gruppi di diversa cultura e religione e questa cosa dovrebbe essere incoraggiata e sostenuta dalla comunità internazionale. Tutti partecipano alla vita politica ed a settembre terranno le prime elezioni. Sul suo territorio si situano tre campi profughi ed accolgono 1 milioni di sfollati da altre aree della Siria. Hanno un accordo di non belligeranza con Assad, ma non ci collaborano. Anzi lo accusano di non far arrivare alcun aiuto nella loro area. Inoltre combattono contro l'ISIS proponendo una terza via democratica e di piena tutela di tutte le minoranze. Le esperienza di convivenza tra diversi dovrebbero essere valorizzate dalla comunità internazionale, anche attraverso un intervento sul governo di Ankara affinché cessi la politica di embargo nei confronti di questa zona libera della Siria, aprendo finalmente le frontiere agli aiuti e agli scambi commerciali ed economici da e per Rojava;
Già con l'ordine del giorno del MoVimento 5 Stelle 9/01670A-R/62, riformulato dal governo, si chiedeva di "utilizzare la missione diplomatica di cui al comma2 dell'art.6 (del decreto missioni) anche per ottenere dalla Turchia e dalla Regione Autonoma Kurda (KRG) l'apertura dei valichi per consentire il passaggio degli aiuti umanitari. Ad utilizzare inoltre la presenza del nostro funzionario al confine turco/siriano anche per il coordinamento degli aiuti umanitari italiani ai rifugiati in Turchia e nel Kurdistan iracheno e siriano oltre che per aprire un canale diplomatico con le autorità della Regione Autonoma Kurda". Purtroppo, anche a seguito dell'approvazione di questo Ordine del Giorno, la delegazione di Rojava poteva entrare due volte nel parlamento italiano solo grazie all'iniziativa dei deputati del M5S e di SEL ma non è mai stata ricevuta da nessuna autorità governativa italiana. Evidentemente chi chiede pane, medicinali e la fine dell'embargo non ha lo stesso ascolto di chi invece chiede armi;
All'assoluta insensibilità dei governi occidentali alla vicenda curda, evidentemente per non irritare la Turchia potente alleato della NATO, si sostituisce oggi una politica di sostegno armato ai Peshmerga e comunque alle componenti militari kurde. Lo si fa senza alcun riconoscimento dei sacrosanti diritti di quel popolo - il PKK per esempio, continua ad essere inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche - ma con la pretesa di utilizzarli come "fanteria dell'occidente", come "truppe di terra" coperte dai bombardamenti dei caccia e degli UAV Usa. Un siffatto innaturale impiego dei Peshmerga e della altre milizie kurde non tiene conto che il radicamento e la popolarità delle stesse derivano dal fatto che esse agiscono nel proprio territorio che conoscono come un palmo della loro mano. Fuori da quel contesto, in un territorio sunnita per esempio, rischierebbero comunque di essere percepite come truppe di occupazione.
Non di armi ma di diritti avrebbe bisogno il popolo curdo, visto che la sua soluzione, in uno stato laico e multietnico, dovrebbe per forza mettere mano ai confini post coloniali scritti con "il sigaro di Churchill sulla sabbia".
Insieme alla soluzione della vicenda palestinese la soluzione politica della vicenda curda rappresenterebbe un passo fondamentale verso la pace e la stabilità del Medio Oriente.

da Senato Cinque Stelle

venerdì 22 agosto 2014

L'umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all'umanità.


Articolo 11 

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

giovedì 21 agosto 2014

Basta soldi pubblici ai giornali!!!


"Il prossimo autunno sarà decisivo per l'editoria italiana. Il governo ha annunciato ufficialmente di voler mettere mano al sistema di sostegno al settore e nel frattempo in Commissione Cultura va avanti la discussione sulla nostra proposta di legge. L'insolita apertura, su un tema come questo poi, ci fa sorgere non pochi dubbi sulle reali intenzioni del Partito Democratico, soprattutto alla luce del legame strettissimo che lo stesso può vantare nei confronti della maggior parte delle testate giornalistiche nazionali. Queste perplessità partono dall'analisi dei contenuti della stessa pdl che prevede misure da cui il Presidente del Consiglio ha già, diciamo così, “preso spunto” nella sua azione governativa:
- All'art. 1 la nostra proposta di legge prevede, tra le altre cose, di destinare i fondi ora erogati ai giornali di partito in favore di start up di nuovi progetti editoriali di giovani giornalisti o freelance under 35. Questo permetterebbe di favorire un reale pluralismo e innescare una concorrenza virtuosa che innalzerebbe la qualità dell'offerta evitando uno spreco insensato di denaro pubblico che, come abbiamo potuto vedere nel caso de L'Unità, non porta a nulla di buono. Bene, nell'ambito della legge di stabilità 2013, il Governo ha istituito il Fondo straordinario di sostegno all'editoria (altri soldi ai giornali, che vanno ad aggiungersi ai finanziamenti già esistenti), e tra le finalità di questo nuovo fondo troviamo proprio il finanziamento di start up di nuovi progetti editoriali, come già previsto dalla nostra pdl.
- All'art. 2 della nostra legge poi, si prevede la soppressione dell'obbligo dei bandi della PA che, assieme al regime di IVA agevolato al 4% sul 20% delle copie stampate, rappresenta uno dei maggiori introiti ai giornali, quei famosi finanziamenti indiretti, ben più cospicui di quelli diretti, di cui vi abbiamo già parlato più dettagliatamente e che vanno a beneficio non solo dei giornali di partito come La Padania o Europa ma anche tutte le grandi testate nazionali come La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa ecc. Renzi ha mancato di fantasia e ha copiato pari pari la nostra proposta annunciando durante la campagna elettorale delle elezioni europee l'eliminazione del suddetto obbligo, per poi rimangiarsi tutto subito dopo le votazioni, spostando di due anni il termine per l'abolizione e fissandolo per il 1° gennaio 2016. Tra due anni, forse ritratterà e rimanderà ancora, chissà?!(*)
Nel frattempo però il Presidente del Consiglio, ha dimostrato di saper gestire abilmente i rapporti con l'editoria italiana, minacciandola al momento giusto (cioè quando servono bei titoloni sul suo operato su tutti i giornali d'Italia che portano tanti bei voti), per poi ritrattare e lasciare ogni privilegio intatto agli editori che così gli saranno riconoscenti a vita. Possiamo essere quasi certi che l'atteggiamento aperturista dei piddini sul tema sia tutto un bluff (anche se speriamo vivamente di sbagliarci). Dubitiamo fortemente che sia possibile vedere il PD mettersi contro il suo capo politico De Benedetti.
Il M5S agisce come previsto da Costituzione per spezzare definitivamente questo sistema che va a discapito solo ed esclusivamente dei consumatori finali, ossia i lettori che sono costretti alla disinformazione più becera. Il Parlamento ha la possibilità di affrontare e dare risposte concrete alla difficile situazione in cui versa la libertà d'informazione nel nostro Paese. Attraverso una trasformazione delle modalità di finanziamento finora adottate, prevedendo forme di supporto transitive, si favorirebbe la nascita di nuovi progetti editoriali, accompagnandoli però solo nei primi anni di vita. Se passasse la nostra proposta vedremmo mutare radicalmente il mondo dell'editoria. Ci sarebbe un'accelerata straordinaria nella digitalizzazione di molte testate che dovrebbero competere con nuovi progetti editoriali condotti da giovani giornalisti che finalmente sarebbero protagonisti del mondo dell'informazione e non più relegati al ruolo di schiavi moderni, pagati a pochi euro al pezzo, costretti a seguire pedissequamente la linea editoriale imposta dagli unici detentori della “verità di comodo”, ossia gli editori. Auspichiamo pertanto che il dibattito su un tema così importante si tenga a livello parlamentare e non a livello governativo e che Renzi, il suo Governo e il suo partito, per una volta almeno, non giochino sporco ma si prestino davvero ad un dibattito costruttivo che porti all'approvazione di una legge utile al Paese, anche se questo volesse dire riconoscere un merito al M5S." Giuseppe Brescia, portavoce M5S alla Camera


(*) Nell'ambito della discussione del c.d. “Decreto Irpef” fu approvato un emendamento presentato da Massimo Mucchetti (Pd), ex vicedirettore del Corriere della Sera, grazie al quale i bandi di gara e gli annunci di appalti continueranno a essere pubblicati sui quotidiani cartacei almeno fino al 2016. Il testo originale prevedeva l'abolizione immediata dell'obbligo.

mercoledì 20 agosto 2014

GUERRA E TERRORISMO.

Ho pensato spesso al significato della parola “terrorismo”. Ci ho pensato quando ero in Afghanistan, in Iraq, in Palestina. Là dove si combattevano e si combattono le “Guerre al terrorismo”, quelle “giuste”, le nostre. Una sola risposta sono riuscito a darmi : Terrorismo è uccidere persone inermi ed innocenti. E là in quei luoghi di orrore erano vecchi, donne, bambini, tanti bambini quelli che vedevo dilaniati da missili, cluster bombs, ed altre armi ad “alta tecnologia”. Certo un bambino, una donna si possono uccidere anche con un semplice Kalashnikov, facendosi saltare con un giubbotto riempito di esplosivo o addirittura con un coltellaccio. Ma qual è allora la differenza tra “ guerra giusta” e terrorismo? Può essere determinata soltanto dal grado di sofisticatezza tecnologica delle armi con le quali si perpetrano massacri? Credo che sia demenziale il solo pensarlo. Non resta perciò che una conclusione. Guerra e terrorismo sono sinonimi. Le nostre “guerre giuste” sono state e sono azioni terroristiche. Afghanistan, Iraq, Libia, Gaza e potremmo continuare il macabro elenco, si sono trasformati in mattatoi anche e principalmente a causa di quelle guerre. E' una realtà tremenda, sotto gli occhi di tutti, anche se i media tentano spesso di occultarla. Le guerre hanno portato il terrore. Il portato della guerra è il terrore ed il portato del terrore è la guerra. Davvero qualcuno può pensare che l'avvento dei feroci miliziani dell'IS non sia anche un derivato mostruoso dello stato di devastazione civile, sociale, economica, politica e morale nelle quali la guerra ha lasciato l'Iraq? Ho letto con attenzione il pezzo di Di Battista. Non vi ho trovato alcuna “giustificazione “ delle atrocità del terrorismo. Tutt'altro. Mi sono parse le sue parole di semplice buon senso. Dialogo invece di armi. Dialogo anche quando pare impossibile. Contro di lui si è scatenata subito la baraonda truce e volgare del “Dagli al traditore” a quello che sta dalla parte dei “tagliagole”, dalla parte del nemico. Scandalo, vergogna. Anatemi scagliati da chi non si è mai scandalizzato e non si scandalizza, non si è mai vergognato e non si vergogna delle tante Abu Ghraib, di Guantanamo, delle bombe al fosforo e dei missili”intelligenti”, anzi trova per tutto ciò addirittura motivazioni “Umanitarie”. Ecco semplicemente io ritengo che siano questi ultimi e non i Di Battista a giustificare il terrorismo. Di più, ad esserne complici.

Vauro Senesi
[Il Fatto Quotidiano, 20/08/2014]

C'è del marcio nel Bilancio del Senato

Lo sapevate che i Senatori che sono stati condannati continuano a percepire soldi dallo Stato, dunque direttamente da voi cittadini? E' proprio cosi.
Infatti, sia il Senatore Berlusconi che il Senatore Dell'Utri, nonostante le note condanne a loro carico per evasione fiscale e concorso esterno in associazione mafiosa, continuano a percepire ingenti assegni vitalizi, naturalmente pagati con i soldi dei cittadini.
Il M5S ha presentato diverse proposte, sottoforma di ordini del giorno al Bilancio del Senato, che chiedono di eliminare indennità per soggetti che hanno ricevuto condanne, di abolire assegni di fine mandato, di dimezzare il rimborso forfettario previsto per i senatori, di eliminare assegni vitalizi, ecc.
Il Senato sta cambiando, ma il Governo le spese per la Politica proprio non vuole ridurle.

 

lunedì 18 agosto 2014

Voli, hotel e gite in barca: il lungo Agosto dei politici italiani

Nonostante la crisi, la recessione, i tagli lineari e le promesse, poi disattese, del premier Renzi ("Starò tutta l'estate a Palazzo Chigi), la "Casta" non ha rinunciato alle ferie nemmeno quest'estate. Complici ghigliottina e canguro che hanno di fatto imposto l'approvazione in prima lettura delle riforme istituzionali entro lo scorso 8 agosto, deputati e senatori hanno colto la palla al balzo e si sono fiondati a prenotare hotel a cinque stelle e voli intercontinentali. Anche perché di tempo ne hanno ancora molto: la riapertura di Palazzo Madama è programmata per il 3 settembre, quella di Montecitorio per il 4. In tutto fanno quasi 4 settimane piene di vacanza: grasso che cola, in un momento in cui quasi 30 milioni di connazionali la villeggiatura la sognano.

sabato 16 agosto 2014

Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha restituito 500 mila euro


Il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Lombardia ha restituito oltre 500 mila euro grazie al taglio dell’indennità. In totale i 9 consiglieri regionali di M5S Lombardia hanno conferito al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese italiane 503.265,66 €.

“Abbiamo ridotto lo stipendio perché la politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare un servizio ai cittadini. Restituiamo mezzo milione di euro che andranno a sostenere le imprese come azione concreta a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione. E pensare che siamo solo nove consiglieri. Se tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero lo stipendio che percepiscono, oltre 8 mila euro al mese, il risparmio annuale per la regione sarebbe di oltre 4,4 milioni di euro”, dichiara Giampietro Maccabiani, portavoce di M5S Lombardia.

“La cifra che restituiamo – continua Maccabiani – si va ad aggiungere a quei 2 milioni di euro di rimborsi elettorali che non abbiamo chiesto una volta insediati in Regione. Sono mesi che insistiamo con tutti i partiti perché la finiscano con il parassitismo sul denaro pubblico, ma non c’è nulla da fare”.

Basta con la finta informazione!!!

Poco fa telegiornali e giornali dei quali nemmeno voglio farne  il nome hanno detto ho scritto queste dichiarazioni di Alessandro Di Battista:

"Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana". E' questo il commento di Alessandro Di Battista in un post sul blog di Beppe Grillo sull'Isis e la situazione in Iraq. Per l'esponente del M5S purtroppo il terrorismo,scrive, resta "la sola arma violenta rimasta a chi si ribella".

Il testo è stato estrapolato da un lungo post di Di Battista sul sito di Beppe Grillo!!!

Il testo senza tagli è questo:


"Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell'era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E' triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire. Per la sua natura di soggetto che risponde ad un'azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore. Compito difficile ma necessario, altrimenti non si farà altro che far crescere il fenomeno".

Per lettura del testo completo sul sito di Beppe Grillo cliccate qua
 

venerdì 15 agosto 2014

Parole Guerriere

Cercavamo una porta per uscire. Eravamo prigionieri del buio. Pensavamo di non farcela. Ci avevano detto che le finestre e le porte erano murate. Che non esisteva un’uscita. Poi abbiamo sentito un flusso di parole e di pensieri che veniva da chissà dove. Da fuori. Da dentro. Dalla Rete, dalle piazze. Erano parole di pace, ma allo stesso tempo parole guerriere. Le abbiamo usate come torce nel buio, come chiavi da girare nella serratura per andare altrove, in posti sconosciuti, verso noi stessi. E ora siamo fuori, siamo usciti nella luce e non ci siamo ancora del tutto abituati. Stringiamo gli occhi e, anche se sappiamo che stiamo percorrendo l’unica via possibile, abbiamo qualche timore, ed è normale. Quello che sta succedendo ora in Italia non è mai successo prima nella storia delle democrazie moderne. Una rivoluzione democratica, non violenta, che sradica i poteri, che rovescia le piramidi. Il cittadino che si fa Stato ed entra in Parlamento in soli tre anni. Abbiamo capito che eravamo noi quella porta chiusa, che le parole guerriere erano da tempo dentro di noi, ma non volevano venire fuori, pensavamo di essere soli e invece eravamo moltitudine. E adesso siamo sorpresi che così tante persone a noi del tutto sconosciute avessero i nostri stessi pensieri, le nostre speranze, le nostre angosce. Ci siamo finalmente riconosciuti uno nell’altro e abbiamo condiviso parole guerriere. Parole che erano state abbandonate da tempo, di cui si era perso il significato, sono diventate delle armi potenti che abbiamo usato per cambiare tutto, per ribaltare una realtà artificiale dove la finanza era economia, la menzogna era verità, la guerra era pace, la dittatura era democrazia. Parole guerriere dal suono nuovo e allo stesso tempo antichissimo, come comunità, onestà, partecipazione, solidarietà, sostenibilità si sono propagate come un’onda di tuono e sono arrivate ovunque annientando la vecchia politica. Siamo diventati consapevoli della realtà. Sappiamo che possiamo contare solo sulle nostre forze, che il Paese è in macerie e che quello che ci aspetta sarà un periodo molto difficile, ci saranno tensioni, problemi, conflitti, ma la via è tracciata. L’abbiamo trovata questa via e ci porta verso il futuro, un futuro forse più povero, ma vero, concreto, solidale e felice. C’è una nuova Italia che ci aspetta. Sarà bellissimo farne parte.

--Beppe Grillo

Per il video cliccate qua

ATTIVATEVI!!!

Non delegate sempre gli altri e non aspettate che i problemi del nostro Paese li risolva qualcun altro!!! Cominciate voi stessi e dedicate parte del vostro tempo per risolverli!!! Nessuno al governo risolverà i vostri problemi ma tutti assieme possiamo ribaltare questa situazione!!! Io anni fa mi sono iscritto al M5S e partecipo alle proposte di legge e alla scrittura delle stesse che poi saranno portate in parlamento, in pratica è il cittadino che decide e vota le leggi sul WEB. Poi mi sono iscritto al meetup Brembate Movimento 5 Stelle per dare il mio contributo a chi prima di me aveva intrapreso questa avventura portando il mio contributo nella conoscenza del Software Libero.

Morale della favola?
VOLETE SOLUZIONI? NON DELEGATE ATTIVATEVI
Portiamo avanti la riVoluzione partecipata!!!



Per iscriversi al M5S cliccate qua

Per il meetup di Brembate cliccate qua

Per informazioni sul Software Libero cliccate qua e qua


giovedì 14 agosto 2014

Le cose fatte dal M5S!!!

LE COSE FATTE DAL MOVIMENTO 5 STELLE

I FATTI del Movimento 5 Stelle - negli ultimi 4 mesi di attività parlamentare sono un patrimonio, perché ottenute nelle peggiori condizioni possibili.
Siamo una forza di opposizione che ha CONTRO due terzi dei parlamentari (maggioranza più che anomala) e lavora in un Parlamento totalmente svuotato dei suoi poteri (zero leggi di iniziativa parlamentare). Ogni risultato l'abbiamo portato a casa provandoci in tutti i modi, con emendamenti qua e là nei decreti, con il coinvolgimento dell'opinione pubblica, etc.
+++ Questi risultati li abbiamo portati a casa da OPPOSIZIONE e in soli 4 mesi. Ora immaginiamo se fossimo al Governo +++

ELENCO RISULTATI OTTENUTI

FONDO PER IL MICROCREDITO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Approvato al Senato un emendamento M5S che consentirà agli imprenditori di ottenere prestiti anche grazie ai tagli ai costi della politica, come i milioni di euro restituiti ogni tre mesi dai 5 Stelle, che finanzieranno cosi l'economia reale, non la speculazione finanziaria

INTERNET: FAVORIRE L'ACCESSO NELLE ZONE RURALI

Approvato in Commissione Bilancio - Affari Costituzionali del Senato l'emendamento del MoVimento secondo cui le azioni per favorire l'accesso alla rete internet vengano estese anche alle zone rurali.

OPEN SOURCE: USO PRIORITARIO NEI PUBBLICI UFFICI

Approvato dalla Commissione Bilancio - Affari Costituzionali del Senato l'emendamento del MoVimento che prevede l'uso prioritario di prodotti open source nelle pubbliche amministrazioni.

CASO UVA: ISPETTORI ALLA PROCURA DI VARESE

Il Guardasigilli risponde ad un Questione Time posto dal M5S sulle responsabilità della Procura di Varese nella morte di Giuseppe Uva, e accetta di mandare gli ispettori del Ministero della Giustizia.

MOZIONE SUL RISCHIO IDROGEOLOGICO

La Camera approva quasi all'unanimità la mozione M5S sul rischio idrogeologico, dopo una lunga battaglia con il governo. Ora i comuni possono sforare il Patto di Stabilità per opere di prevenzione e ripristino.

L'AULA INTERA VOTA A FAVORE DI UNA PROPOSTA DEL M5S PER SOSPENDERE LE CARTELLE ESATTORIALI

Il Governo prova a respingere la richiesta di impegno del M5S a sospendere le cartelle esattoriali a imprese in credito. L'aula intera si alza in piedi per appoggiare e vota a favore, il governo è costretto ad arrendersi

ECOBONUS: PROPOSTA MOVIMENTO 5 STELLE AUMENTO DEGLI INCENTIVI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA FINO AL 65%

Il Consiglio dei Ministri ha oggi approvato la risoluzione delle Comm. Ambiente Camera e Senato "Ecobonus". La proposta era stata portata in Commissione Parlamentare dal MoVimento 5 Stelle

IL MOVIMENTO 5 STELLE IN COMMISSIONE CULTURA BLOCCA I TAGLI AI FONDI DELLA RICERCA E DELLA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA

Il M5S è riuscito, in Commissione Cultura, a impegnare il Governo a reperire i fondi destinati alla ricerca che il precedente Governo Monti aveva tagliato. Vigileremo, come sempre, su tali impegni.

VINCOLO CONTRO I CONDONI DI ABUSI EDILIZI

Scongiurato il rischio potenziale di un condono edilizio nascosto tra le pieghe del capitolo del provvedimento DL Fare dedicato al catasto. Approvate le modifiche chieste dal M5S: niente più spazio per le sanatorie.

RISOLUZIONE PER L'ISTALLAZIONE DI BARRIERE SALVAMOTOCICLISTI CONTRO I GUARD-RAIL KILLER


Risoluzione M5S in Commissione Trasporti contro i guard-rail killer, che impegna il governo ad istallare barriere salvamotociclisti per salvare vite umane. La risoluzione è stata votata da tutte le forze politiche.

5 MILIARDI DI FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER PMI AGRICOLE

Approvato emendamento M5S: il governo è tenuto ad erogare finanziamenti agevolati fino a 5 miliardi di euro per imprese agricole e del settore delle pesca per l'acquisto di macchinari e attrezzature a scopo produttivo.

martedì 12 agosto 2014

Mozione contro il POS

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Il consiglio regionale ha approvato una mozione di M5S Lombardia che chiede che la regione Lombardia si attivi presso il governo per sospendere il provvedimento che rende obbligatorio il POS per le piccole imprese fino a quando i costi del servizio bancario non saranno in linea con la media europea.
La mozione chiede poi che si avvii un confronto diretto con le banche sui costi del servizio.
Il decreto del governo sui POS obbligatori è sbagliato, inutile per la lotta all'evasione fiscale e aumenta i costi per le aziende.
Il M5S non è contrario alla tracciabilità dei pagamenti ma l'installazione indiscriminata del POS è solo l'ennesimo regalo alle banche e giustamente la Regione Lombardia deve chiedere al governo la sospensione del provvedimento spot.
Il decreto si limita ad istituire un'ennesima gabella per milioni di piccoli artigiani, commercianti e professionisti, già alle prese con un gravissimo quadro economico.
Francamente non comprendiamo il voto contrario del PD a questa mozione.
Per loro evidentemente non è chiaro che sono le grandi imprese che producono la stragrande maggioranza dell'evasione piuttosto che il piccolo commerciante che risulta oggi inutilmente vessato da regole e regolamenti che non servono a ridurre il “nero”



                                                                                                            DARIO VIOLI ,
Consigliere regionale M5S Lombardia

domenica 10 agosto 2014

non statuto




                             non statuto




Articolo 1 – Natura e Sede

Articolo 2 – Durata.


Articolo 3 - Contrassegno

Articolo 4 – Oggetto e finalità

Articolo 5 – Adesione al MoVimento

Articolo 6 – Finanziamento delle attività svolte sotto il nome 
del “MoVImento 5 Stelle”

Articolo 7 – Procedure di designazione dei candidati alle elezioni




ARTICOLO 1 – NATURA E SEDE
Il “MoVimento 5 Stelle” è una “non Associazione”. Rappresenta una piattaforma ed un veicolo di confronto e di consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it.
La “Sede” del “MoVimento 5 Stelle” coincide con l’indirizzo web www.beppegrillo.it. I contatti con ilMoVimento sono assicurati esclusivamente attraverso posta elettronica all’indirizzo MoVimento5stelle@beppegrillo.it.

ARTICOLO 2 - DURATA
Il MoVimento 5 Stelle, in quanto “non associazione”, non ha una durata prestabilita.

ARTICOLO 3 – CONTRASSEGNO
Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di
Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso.

ARTICOLO 4 – OGGETTO E FINALITÀ
Il “MoVimento 5 Stelle” intende raccogliere l’esperienza maturata nell’ambito del blog www.beppegrillo.it, dei “meetup”, delle manifestazioni ed altre iniziative popolari e delle “Liste Civiche Certificate” e va a costituire, nell’ambito del blog stesso, lo strumento di consultazione per l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati a promuovere le campagne di sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo così come le proposte e le idee condivise nell’ambito del blog www.beppegrillo.it, in occasione delle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica o per i Consigli Regionali e Comunali, organizzandosi e strutturandosi attraverso la rete Internet cui viene riconosciuto un ruolo centrale nella fase di adesione al MoVimento, consultazione, deliberazione, decisione ed elezione. Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.

ARTICOLO 5 – ADESIONE AL MOVIMENTO
L’adesione al MoVimento non prevede formalità maggiori rispetto alla registrazione ad un normale sito Internet. Il MoVimento è aperto ai cittadini italiani maggiorenni che non facciano parte, all’atto della richiesta di adesione, di partiti politici o di associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto con quelli sopra descritti.
La richiesta di adesione al MoVimento verrà inoltrata tramite Internet; attraverso di essa, l’aspirante Socio provvederà a certificare di essere in possesso dei requisiti previsti al paragrafo precedente.
Nella misura in cui ciò sia concesso, sulla scorta delle vigenti disposizioni di legge, sempre attraverso la Rete verrà portato a compimento l’iter di identificazione del richiedente, l’eventuale accettazione della sua richiesta e l’effettuazione delle relative comunicazioni.
La partecipazione al MoVimento è individuale e personale e dura fino alla cancellazione dell’utente che potrà intervenire per volontà dello stesso o per mancanza o perdita dei requisiti di ammissione.

ARTICOLO 6 – FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ
SVOLTE SOTTO IL NOME DEL “MOVIMENTO 5 STELLE”
Non è previsto il versamento di alcuna quota di adesione al MoVimento. Nell’ambito del blog www.beppegrillo.it potranno essere aperte sottoscrizioni su base volontaria per la raccolta di fondi destinati a finanziare singole iniziative o manifestazioni.


ARTICOLO 7 – PROCEDURE DI DESIGNAZIONE DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI
In occasione ed in preparazione di consultazioni elettorali su base nazionale, regionale o comunale, il MoVimento 5 Stelle costituirà il centro di raccolta delle candidature ed il veicolo di selezione e scelta dei soggetti che saranno, di volta in volta e per iscritto, autorizzati all’uso del nome e del marchio “MoVimento 5 Stelle” nell’ambito della propria partecipazione a ciascuna consultazione elettorale.
Tali candidati saranno scelti fra i cittadini italiani, la cui età minima corrisponda a quella stabilita dalla legge per la candidatura a determinate cariche elettive, che siano incensurati e che non abbiano in corso alcun procedimento penale a proprio carico, qualunque sia la natura del reato ad essi contestato.
L’identità dei candidati a ciascuna carica elettiva sarà resa pubblica attraverso il sito internet appositamente allestito nell’ambito del blog; altrettanto pubbliche, trasparenti e non mediate saranno le discussioni inerenti tali candidature. Le regole relative al procedimento di candidatura e designazione a consultazioni elettorali nazionali o locali potranno essere meglio determinate in funzione della tipologia di consultazione ed in ragione dell’esperienza che verrà maturata nel tempo.

Versione del 10/12/2009

http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestell/ProgrammaMovimento-5-Stelle.pdf