mercoledì 31 dicembre 2014

Jobs Act: cosa si nasconde davvero dietro la riforma!!!

jobsact2.jpg 
 Non sono poche le polemiche che sin dall'inizio hanno riguardato la famosa legge delega lavoro, soprannominata "jobs act" e di certo, con l'arrivo dei decreti delegati, la conflittualità non cesserà, anzi.
Con l'arrivo dei decreti delegati del governo, infatti, la confusione sulla riforma cresce e questo perché nemmeno in poche misere pagine di decreto, il governo riesce a chiarirne il vero scopo e il contenuto.
L'unica cosa chiara è che con la riforma i licenziamenti, siano essi individuali che collettivi, saranno molto più economici e, dunque, maggiormente utilizzati dalle aziende. C'è il reale rischio che vi siano licenziamenti di massa e che vengano eliminati d'un colpo i diritti dei lavoratori.
Con i primi due decreti delegati proposti dal Governo, infatti, è sorto il dubbio che il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, ovvero quello che cancella i diritti dei lavoratori senza aumentare l'occupazione, possa essere applicato anche nel settore del pubblico impiego.
Nonostante il governo si sia affrettato a negare questa estensione, questo è il vero obbiettivo della riforma. Tra l'altro le ultime dichiarazioni di Renzi, che vorrebbe rimettere al Parlamento tale decisione (Parlamento, lo ricordiamo, ridotto a mero esecutore del governo), confermano tale circostanza.
Lo schema dei decreti, infatti, fa espresso riferimento ai "lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato" senza che vi sia dunque l'esplicita esclusione dei lavoratori pubblici. Verso i quali si applicheranno inevitabilmente le nuove norme volute dal Governo.
Ma la cosa più grave è che i decreti attuativi saranno applicabili anche per tutti i licenziamenti che vengano adottati nei confronti dei lavoratori assunti precedentemente all'introduzione della riforma. Questo implica che gli effetti della norma, ovvero la possibilità di licenziare a fronte di un solo corrispettivo economico, sono retroattivi coinvolgendo anche i lavoratori che oggi risultano assunti con contratto a tempo indeterminato.
In sostanza gli attuali lavoratori verrebbero a perdere tutti i loro diritti per essere sottoposti alle nuove norme volute dal Governo. Ci saranno licenziamenti di massa e collettivi prima ancora che vi siano le nuove assunzioni solo prospettate dal Governo.
Infine, nel testo di uno dei decreti delegati vi è una norma che esclude la possibilità per il Giudice di valutare nel merito la proporzione della gravità della condotta del lavoratore con la sanzione ricevuta dal datore nell'ambito del licenziamento disciplinare.
Tale circostanza non solo limita i poteri dei Giudici, i quali devono solo prendere atto dell'esistenza del fatto materiale che ha comportato il licenziamento, ma lede anche il diritto di difesa del lavoratore e rende la norma incostituzionale.
In questo caso, infatti, qualora il lavoratore si assenti anche solo per un giorno dal posto di lavoro o violi anche una semplice norma del regolamento interno aziendale, potrà comportare il licenziamento immediato. Senza che il Giudice possa effettivamente valutare la proporzione tra il fatto commesso (dal lavoratore) e la sanzione subita (il licenziamento).
In pratica qualsiasi violazione disciplinare (anche la più lieve) consentirà al datore di lavoro di disfarsi facilmente del lavoratore, a fronte di un misero indennizzo proporzionato al numero di anni lavorati.
Stiamo assistendo ad una delle peggiori pagine della storia dei lavoratori, grazie al Governo.

Fonte: http://goo.gl/FCH1EJ


martedì 30 dicembre 2014

Reddito di Cittadinanza contro le mafie: Libera al fianco del M5S

reddito.jpg 
 "Restituire piena dignità a tutti, con l'introduzione del Reddito di Cittadinanza, perchè i diritti siano esigibili veramente, non ci siano spazi per l'intermediazione di mafie e corruzione e perchè vogliamo rendere illegale la povertà".
Non lo afferma solo il Movimento 5 Stelle. Queste importantissime parole che abbiamo appena citato sono di Libera, al primo punto del suo Manifesto finale 'Contromafie, per andare oltre' appena pubblicato e frutto del lavoro della tre giorni d'incontro di questa associazione lo scorso ottobre. Documento che al punto 10 chiede anche l'immediata adozione di un'altra proposta di legge a 5 stelle, quella per introdurre gli eco-reati nel codice penale, già approvata alla Camera.
Le parole di Libera sul Reddito di Cittadinanza sono le stesse pronunciate dal M5S e dal vice presidente della Camera Luigi Di Maio nel presentare la nostra proposta di legge che sarà in discussione in Commissione Lavoro al Senato dal 7 gennaio .
E' una posizione importantissima che arriva dalla società civile e dimostra che il reddito di cittadinanza è uno strumento fondamentale per garantire equità sociale e combattere alla radice mafie e corrotti, che perderebbero così il loro ruolo di intermediazione.
Grazie al Reddito di Cittadinanza garantito dallo Stato si eliminerebbe il voto di scambio politico-mafioso e clientelare. E' intenzione del Movimento 5 Stelle invitare Don Luigi Ciotti nelle audizioni della Commissione Lavoro al Senato affinchè tutti i senatori possano ascoltare questa importantissima testimonianza che arriva dalla società civile.
La proposta di legge del Movimento 5 Stelle prevede un reddito di 780 euro al mese per 9 milioni di cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese e non possono essere lasciati indietro. Proposta che ha la copertura economica dal momento che due settimane fa ha avuto il via libera dalla Commissione Bilancio del Senato.


 



lunedì 29 dicembre 2014

Danno erariale: la Corte dei conti processa Matteo Renzi!!!

 
I TG DARANNO QUESTA NOTIZIA???

'Danno erariale', la Corte dei conti processa Matteo Renzi

Respinte tutte le richieste della difesa di Renzi. La Corte dei Conti ha deciso di portare avanti il procedimento nei confronti del premier.

Renzi deve rispondere di danno erariale insieme ad altri sette imputati. Tra le accuse la nomina a direttore generale di quattro direttori centrali dell'ente.

La prossima udienza è fissata per il 15 luglio 2015.


Il governo trova miliardi per navi militari ma non per alluvionati!!!

navi-militari-nel-mare-dei-pirati1.jpg
Il governo trova miliardi per l'acquisto di nuove navi militari, ma non per gli alluvionati, costretti invece a saldare il pagamento dei tributi sospesi il 22 dicembre. E' una vergogna. Lo dichiarano i deputati M5S della Commissione Difesa.
La Difesa, congiuntamente ad altri ministeri come lo Sviluppo economico, sta portando avanti una vera e propria campagna acquisti. Il rinnovo e il potenziamento della flotta da guerra della Marina Militare sta per avere il via definitivo dal Parlamento con delle modalità di finanziamento che non ci convincono.
Costerà ai cittadini 5,4 miliardi di soldi pubblici. Uno spreco che andrà ad aggiungersi al programma acquisti dei caccia F35 e sul quale finora l'esecutivo ha fornito informazioni limitate e riduttive alle Camere.
Si tratta di un finanziamento su base ventennale che aumenterà progressivamente di anno in anno e che, secondo quanto descritto nella legge navale, potrà ricevere ulteriori rimodulazioni. Il che dà carta bianca al governo per un ulteriore rafforzamento della flotta in futuro.

Fonte: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/difesa/2014/12/lstabilita-m5s-governo-trova-miliardi-per-navi-militari-ma-non-per-alluvionati.html


venerdì 26 dicembre 2014

Aumentano le tasse su pensioni e Tfr!!!

Con la nuova Legge di stabilità appena approvata, il Governo va a toccare anche le pensioni. In pratica, chi ha deciso di investire la propria liquidazione nei fondi pensione, chi ha lasciato il Tfr in azienda e chi vuole di avere il Tfr in busta paga vedrà aumentare la tassazione sui rendimenti, senza via di scampo. In questo modo, il Governo cambia le carte in tavola a partita in corso: un atteggiamento che riteniamo inammissibile.

Cosa cambia per i contribuenti

La nuova Legge di stabilità mira a fare cassa, toccando - tra le altre - anche le pensioni. Nessuno è escluso, dal momento che coinvolge un po' tutti i lavoratori:
  • Chi ha deciso di investire la sua liquidazione (il Tfr) nei fondi pensione, vedrà la tassazione sui rendimenti aumentare dall’11% del 2013 fino al 20%
  • Se invece hai lasciato il Tfr in azienda, vedrai aumentare la tassazione sulla rivalutazione dall’11 al 17%
  • Chi deciderà di avere il Tfr in busta paga, invece, vedrà quest’ultimo tassato con un’aliquota che sarà quella marginale Irpef, al minimo pari al 23%, senza le agevolazioni attualmente previste.

Cresce la sfiducia verso la previdenza integrativa

In pratica, chi ha investito nei fondi pensione non può uscirne, se non in rari casi. L'aumento della tassazione dei fondi pensione, inoltre, viola i principi dello Statuto del contribuente, perché è retroattivo (a partire dal 1° gennaio 2014). E, come se non bastasse, questi aumenti creano ancora più sfiducia nei confronti di un sistema, quello della previdenza integrativa, necessario per il nostro futuro.

Verso pensioni sempre più basse

Le pensioni pubbliche saranno sempre più basse e potranno essere anche solo il 60% dell'ultimo stipendio. Tra qualche anno, perciò, ci saranno sempre più pensionati con pensioni sempre più basse. Una povertà diffusa che avrà elevati costi sociali. Proprio per questo motivo, tutte le forme di risparmio ai fini di previdenza complementare dovrebbero essere sostenute e non penalizzate, come invece stanno mostrando le direzioni prese dall'attuale Governo.

Fonte: http://www.altroconsumo.it/soldi/pensioni/news/aumento-tasse-pensioni-e-tfr


giovedì 25 dicembre 2014

134.000 euro alle PMI dai portavoce M5S del Parlamento Europeo!!!

beppe_626_x_490.jpg 
"Anche gli europarlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno mantenuto la promessa di tagliare i propri stipendi: oggi, infatti, hanno completato la donazione di 134.000 euro al Fondo di Garanzia per la piccola e media impresa gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tale somma è frutto del taglio mensile dell'indennità di ogni europarlamentare ed è riferita al periodo da luglio a dicembre. Il fondo di Garanzia è operativo dal 2000 e favorisce le PMI nell'accesso ai finanziamenti delle banche tramite la concessione di una garanzia pubblica che si affianca alle garanzie reali portate dalle aziende. Il Movimento 5 Stelle ha scelto di donare le eccedenze di stipendio dei proprio parlamentari a questo fondo perché agisce sull'economia reale salvando i posti di lavoro e creandone di nuovi. Il fondo è gestito da un Comitato di Gestione e da un Gestore, e il M5S non ha nessuna influenza su tale organismo." I portavoce M5S in Europa



mercoledì 24 dicembre 2014

Anticorruzione: per il governo non c'è fretta!!!

corruzione1.jpg 

L'Associazione nazionale magistrati chiede più determinazione nel combattere la corruzione e Renzi la zittisce. Sembra di essere tornati all'Italia di qualche anno fa, quando al governo c'era Silvio Berlusconi e gli attacchi alla magistratura e le leggi ad personam per difendere ladri e corrotti erano all'ordine del giorno.
E in effetti anche in questo governo Berlusconi c'entra eccome, perché anche se non è a Palazzo Chigi, è comunque determinante in quel patto del Nazareno che puntella e sostiene il governo Renzi. Un governo che di legge anti corruzione non vuol sentir parlare. Renzi infatti va in tv da Fazio a dire "alla corruzione si risponde con nuove leggi", ma poi nei fatti non fa nulla.
All'indomani dello scandalo Mafia Capitale il governo ha varato infatti un disegno di legge, sapendo benissimo che rimarrà impantanato nelle sabbie mobili delle commissioni. Renzi poteva agire d'urgenza con un decreto, ma non lo ha fatto.
Che il suo disegno di legge serve poco a niente lo ha ammesso pure il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, che ha detto chiaramente che le norme proposte dal M5S sarebbero più efficaci. Ma il governo e la maggioranza queste leggi non le vogliono votare. Un pacchetto anticorruzione, che contiene anche le nostre proposte, è in Parlamento da 9 mesi e se la maggioranza avesse voluto trasformarlo in legge bastava portarlo in Aula e approvarlo.
Il 22 aprile 2014 il M5S chiese di calendarizzare urgentemente in Senato la legge anticorruzione comprensiva anche della reintroduzione del reato di falso in bilancio, dell'inasprimento delle pene per la corruzione e per la concussione, e la sospensione dei termini di prescrizione.
Il 13 maggio scorso, il Senato proprio su proposta del M5S votó la discussione urgente di questo pacchetto. Il 27 maggio, il Presidente Grasso dichiaró in Aula che l'esame sarebbe iniziato il 10 giugno. Invece così non è stato.
Nell'ultima capigruppo al Senato il M5S è tornato a chiedere la calendarizzazione urgente di queste proposte, ma il governo ha preferito incardinare in Aula - all'alba di sabato mattina - la legge elettorale. Dimostrando che questa è più urgente di tutto il resto.
La corruzione, intanto, ci costa 13mld l'anno, lo 0,8% del Pil. Ma evidentemente a Renzi va bene così.

Fonte:  http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/12/anticorruzione-per-il-governo-non-ce-fretta.html

martedì 23 dicembre 2014

PACCO DI NATALE!!!

"Caro cittadino,
ti è appena arrivato un bel pacco di Natale da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha impacchettato per te l'aumento della tassa sulla casa, e quello dei beni alimentari come la carne, le uova, il latte, il pane, grazie ad un aumento dell’IVA fino al 25,5% e al 13% per i prodotti alimentari. Il tutto è incartato fresco fresco nella Legge di Stabilità. E nel bigliettino di accompagnamento? Bugie, frottole e tweet. Come quella del blocco delle aliquote TASI, che invece prevede l’impossibilità di detrazioni per moltissime famiglie che finora ne avevano goduto. In pratica, un aumento di 625 milioni. Oppure quella dei famigerati 80 euro, ora tolti dal Fondo che deve pagare i crediti arretrati alle imprese. Aspettate imprenditori! Aspettate! Ché prima o poi lo Stato vi pagherà (guai però se non pagate voi le tasse per tempo)
Dopo aver aperto il pacco governativo, è il momento del pranzo di Natale. Quello dei cittadini, a base di amarezza e un futuro oscuro, e quello dei potenti: si sa, quando si tratta di banchettare non sono secondi a nessuno. Renzi, nella Legge di Stabilità, ha confezionato anche grandi regalie e marchette per politici e imprenditori amici.
Brinderanno tutti insieme alla faccia nostra." Cittadini in Parlamento del Movimento 5 Stelle


lunedì 22 dicembre 2014

Equitalia, questa volta paghi tu!!!

"Quante volte vi è capitato? Un ente statale, dall'agenzia delle entrate passando per il comune, dall' INPS fino all'Università, vi scrivono per chiedervi dei soldi. Importi non pagati, presunti tali, alle volte giusti, ma con interessi sballati. Ogni volta un tuffo al cuore. Se devi pagare tu, loro pretendono che sia rapido. "Saldare entro 30 giorni" , "Saldare immediatamente". Ma spesso sono loro a sbagliare nel notificare una multa, una tassa, una "cartella" di pagamento. E allora tu devi cominciare con denuncia, avvocati, tribunale, corte dei conti e magari TAR e consiglio di stato. E spesso il solo reclamo ti costa più del pagamento.
Diventa una sorta di estorsione. Estorsione di stato. Insomma quando i soldi li devi sborsare tu devi muoverti! Quando devono sborsarli loro c'è sempre tempo. Oggi analizziamo una serie infinita di irregolarità nei contratti dei messi notificatori di Equitalia. Alle 9 con i parlamentari Roberto Fico, Mattia Fantinati, Daniele Pesco, Carla Ruocco, Alessandro Di Battista e i sardi Emanuela Corda e Nicola Bianchi, saremo alla sede di Cagliari per notificare una cartella da 7 milioni di euro di contributi statali evasi/elusi. Vediamo come si comportano.
Cara Equitalia, questa volta paghi tu!!" Carlo Sibilia, M5S Camera

 

sabato 20 dicembre 2014

Renzi come Monti porta Iva e Tasi alle stelle: casa, carne, uova e latte costeranno di piu'

renzi-monti1.jpg 
 In arrivo per gli italiani un bel pacco di Natale da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: è l'aumento della tassa sulla casa, la Tasi, infiocchettato con una pioggia di aumenti del costo di beni alimentari come la carne, le uova, il latte, prodotti di panetteria. Sono gli effetti della Legge di Stabilità che il governo farà ingoiare al Parlamento a colpi di fiducia.
Partiamo dall'aumento dell'Iva. Nel maxiemendamento in arrivo c'è l'aumento dell'Iva a partire dal 2016. Quella oggi al 22% arriverà gradualmente fino al 25,5% e quella che oggi è al 10 arriverà al 13%. Stiamo parlando dell'Iva applicata a prodotti di panetteria e pasticceria, carni, salumi, pesci e frutti di mare freschi, latte, yogurt, formaggi e latticini, uova, zucchero.
In questo modo Renzi saccheggia le già misere tasche degli italiani, andandoli a colpire su beni di prima necessità. E lo fa con la sua solita arroganza, senza guardare in faccia nessuno. Mentre Enrico Letta, prima di lui, aveva previsto l'aumento delle tasse come possibilità a cui ricorrere in caso ce ne fosse stato bisogno, Renzi infila un aumento dell'Iva in modo automatico nella legge di Stabilità. Dunque, dal 2016, il costo della vita schizzerà alle stelle e gli italiani dovranno ringraziare il premier che, a colpi di tweet e di slogan, farà credere all'Italia di aver abbassato le tasse e di aver fatto una Legge di stabilità che aiuta i più poveri e le famiglie.
Renzi dice anche di aver bloccato le aliquote sulla famigerata Tasi (giochino interessante: era stato lui stesso a prevederne l'aumento e ora fa finta di essere lui il benefattore degli italiani!). Ma anche questa è una menzogna che racchiude invece un'amara realtà: con questa Legge di Stabilità, il governo toglie ai Comuni 625 milioni di euro che Letta aveva destinato per le detrazioni alle famiglie con figli a carico. Questo significa che una coppia con due figli, ad esempio, non avrà modo di poter detrarre alcun importo e sarà costretta a pagare l'imposta sulla casa al 100%. Quindi altro che riduzione delle tasse sulla casa: Renzi le ha aumentate di 625 milioni!
Cosa resta in mano ai cittadini e alle famiglie? Il costo del cibo da portare in tavola aumenterà, le tasse sulla casa pure, e poi arriveranno i tagli ai Comuni per un totale di 1,2 miliardi di euro. Mentre in un primo tempo era previsto che questi soldi potessero essere recuperati con tagli alle spese correnti (ad esempio le consulenze), ora si lascia libertà ai Comuni di recuperarli tramite tagli agli investimenti. Meno investimenti significa che i Comuni potranno decidere, per risparmiare, di non aggiustare una strada o un argine di un fiume distrutto da un alluvione.
Dulcis in fundo, abbiamo la farsa degli 80 euro in busta paga, il cui costo ricadrà in parte anche sulle spalle delle piccole e medie imprese. I soldi, infatti, arriveranno dalla riduzione di quel Fondo con cui lo Stato dovrebbe pagare i crediti alle imprese. Cos'è questo se non un raggiro?
Buon Natale, italiani!

venerdì 19 dicembre 2014

Assoluzione #Bussi: "Con ecoreati del M5S non sarebbe accaduto"

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/primo-piano_discarica-bussi-timore-anche-per-mercurio-in-scampi-a-pescara.jpg 
"È l'ennesima prescrizione che assolve tutti e lascia impunito un reato grave e certificato come il disastro colposo. Dopo l'Eternit è la volta della discarica di Bussi e della Montedison: una sentenza che ci lascia senza fiato. Si certifica il disastro ma poiché è stato derubricato da doloso a colposo è scattata la prescrizione". È il commento dei parlamentari del M5S delle Commissioni Ambiente.
L'inquinamento delle falde è accertato, ma secondo i giudici non sussiste l'avvelenamento delle acque: "Aspettiamo le motivazioni della sentenza ma ci sembra aberrante".
Prescrizione che con la legge sui reati ambientali del M5S non sarebbe sopraggiunta: "È per questo che la legge, approvata alla Camera, è impantanata al Senato? - si chiedono i parlamentari - Al di là degli annunci del presidente Grasso infatti, non risulta calendarizzata nemmeno per gennaio. Un insulto per le migliaia di persone che vivono nei luoghi inquinati, i buchi neri d'Italia, e un lasciapassare assicurato per i potenti che sempre più spesso la stanno facendo franca nei tribunali di tutta Italia".

Fonte: http://goo.gl/wfrvzq



giovedì 18 dicembre 2014

LA SICUREZZA È UN DIRITTO DI OGNI CITTADINO


Gentili Cittadini, 

Vogliamo condividere con voi l'iniziativa che, insieme alla lista civica Una Sola Comunità, stiamo portando avanti già da qualche mese per Brembate sul tema della sicurezza, così sentito in questi ultimi tempi. 

Abbiamo bisogno del vostro aiuto, delle vostre opinioni per poter trasformare questo programma in proposte sempre più concrete ed in linea con la realtà del paese, sperando che anche le istituzioni vogliano partecipare al bene comune, interessandosi con atti concreti per la risoluzione del problema. A tal proposito, abbiamo presentato questo progetto di comune collaborazione nel Consiglio Comunale dello scorso 27 novembre. 

Un opuscolo sintetico del programma sarà a disposizione presso i nostri banchetti, a partire da domenica 21 dicembre, in piazza Don Todeschini, di fronte alla Scuola Guida Punzi, qualora voleste scambiare quattro chiacchiere con noi di persona. Dopo un breve periodo di assenza per le festività natalizie, i nostri banchetti torneranno ad essere presenti sia a Brembate che a Grignano, a weekend alternati.

Vi ringraziamo in anticipo per la vostra partecipazione, e cogliamo l'occasione per augurare a tutti un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo!

MOVIMENTO CINQUE STELLE BREMBATE


Di seguito troverete i riferimenti per poterci contattare via email, ed esprimere le vostre idee in merito.

email:  
m5sbrembate@gmail.com
lcbrembategrignano@gmail.com












mercoledì 17 dicembre 2014

Anticorruzione: così Renzi ha insabbiato le leggi M5S per 9 mesi!!!

gli_insabbiatori-ok.jpg 

La memoria è importante per capire ogni accadimento e fatto politico. Qualche giorno fa il governo Renzi, che utilizza la decretazione d'urgenza per ogni provvedimento, di fronte all'ennesima emergenza corruzione emersa con l'inchiesta Mafia Capitale, che vede direttamente coinvolto il suo PD, ha pensato bene di riproporre alle Camere indovinate cosa? Un disegno di legge.
In questo modo i veti parlamentari di Ncd e Forza Italia e del Pd, tutti coinvolti nell'inchiesta romana, bloccheranno questo pur timido provvedimento e il Patto del Nazareno tra il condannato Berlusconi e lo stesso Renzi sarà salvo.
Del resto da oltre 9 mesi il Parlamento avrebbe potuto discutere di disegni di legge come quello del M5S che lo stesso Procuratore Nazionale Antimafia ha giudicato più convincenti.
Ripercorriamo le date di nove mesi d'insabbiamento delle leggi anti-corruzione da parte di Renzi.

-Il 22 aprile 2014 il M5S chiese con Mario Giarrusso di calendarizzare urgentemente la legge anti-corruzione comprensiva anche della reintroduzione del reato di falso in bilancio, dell'inasprimento delle pene per la corruzione e per la concussione, della cessazione della decorrenza dei termini di prescrizione, della interdizione perpetua dai pubblici uffici, della incapacità perpetua di contrarre con la P.A. in caso di condanna, della possibilità di incidere sul fenomeno corruttivo anche nel settore privato in materia di appalti, ecc. Insomma un vero e proprio serio pacchetto di norme anticorruzione.
-Il 13 maggio 2014 il Senato, su proposta del Movimento 5 Stelle, votò la discussione urgente delle norme anti corruzione, precisamente della legge 847 a prima firma Enrico Cappelletti (M5S) che prevedeva l'innalzamento delle pene e il contestuale aumento dei tempi di prescrizione per questi gravi reati.
-Il 27 maggio 2014, il Presidente Grasso dichiarò in Aula al Senato che l'esame della legge contro la corruzione presentata dal M5s ed altre (tra i quali anche un disegno di legge presentato proprio da Grasso) sarebbe iniziata il 10 giugno.
Intanto il Governo Renzi cosa ha fatto di concreto?
Allarmato che potesse davvero prendere piede la discussione parlamentare che vedeva il Movimento 5 Stelle protagonista e Forza Italia e Berlusconi tagliati fuori, per esser fedele al Patto del Nazareno Renzi dichiarò: "ci penserà il Governo con un decreto" . Nel frattempo il governo mise in campo una nuova urgenza parlamentare: sfasciare la Costituzione, fingere di abolire il Senato, togliere il diritto di voto ai cittadini, ecc. Insomma ricorderete bene il tormentone dell'estate...
-Il 12 giugno e poi il 7 agosto il Movimento 5 Stelle incontro' direttamente il Ministro Orlando proponendo che si iniziasse subito la discussione delle proposte già depositate in Parlamento. Niente da fare. Da Renzi e dal suo PD un vero e proprio muro.

Il 17 giugno alla presenza del vice presidente della Camera Luigi Di Maio e delle associazioni anti corruzione Libera- Riparte il Futuro e Trasparency International venne rilanciata la proposta di legge sull'introduzione dell'agente provocatore (il cd agente infiltrato già utilizzato per reati di droga, terrorismo, ecc.) e del Whisteblower per i reati contro la pubblica amministrazione nel nostro ordinamento giuridico. Proposta di legge M5S 1751 a prima firma Businarolo presentata il 30 ottobre 2013.
Nuovo grave silenzio da parte del Pd.
Eppure lo stesso Cantone presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ha promosso anche lui l'adozione di questo tipo di provvedimenti.

Il 9 e 10 luglio intervennero a sostegno dell'immediata calendarizzazione delle leggi anti-corruzione proposte dal M5S e anche altre forze: Dario Fo, Libera-Riparte il Futuro, Salvatore Borsellino, Ferdinando Imposimato, Adusbef.
Nuovo muro di gomma da parte del Pd e di Renzi.
Da giugno fino alla scorsa settimana, in Aula al Senato il Movimento 5 Stelle propose decine di volte di mettere in votazione la calendarizzazione dell'anti-corruzione.

PD, LEGA, FI hanno sempre votato NO!
Poi è arrivata #mafiacapitale.

Fonte: http://goo.gl/uAKJyw


martedì 16 dicembre 2014

2024: la piovra delle Olimpiadi in Italia!!!

La_guerra_dei_mondi.PNG 

2024, siamo in un film di fantascienza.
Un film di fantascienza catastrofica, per l'esattezza: in cui si ripete in Italia il crac economico della Grecia, in cui vediamo svanire 10 miliardi di euro destinati a sanità, pensioni, reddito di cittadinanza, e in cui corrotti, corruttori, cementisti e avvelenatori avvolgono il Paese come una piovra mentre i magistrati preparano ordinanze di custodia cautelare.
Questa la trama del film "Olimpiadi in Italia, 2024".
Come se nulla fosse, un Governo che vive in un futuro indefinito avvia un'operazione disastrosa. Inconsapevole che i giochi di Atene hanno segnato il destino greco, che molti Paesi rinunciano ormai ad ospitare i costosissimi eventi olimpici, che l'Italia non può assolutamente sostenere una spesa del genere in un momento del genere. E soprattutto, il Governo Renzi candida il Paese alle Olimpiadi proprio mentre siamo per l'ennesima volta travolti dagli scandali e dalla corruzione, che nei Grandi Eventi (Dalle Olimpiadi Invernali al G8, dall'EXPO al MOSE) ha sempre trovato il terreno fertile per i suoi migliori e più sporchi affari.
Siamo increduli davanti a una proposta del genere, che ci fa capire fino a che punto chi ci governa sia completamente staccato dalla realtà. Una realtà in cui (è la proposta M5S), con un cinquantesimo dell'investimento, si potrebbe dare lavoro a 12mila insegnanti e far fare sport a tutti i bambini italiani. Ci vuole davvero molta fantasia per candidare l'Italia alle Olimpiadi del 2024.
Oppure molta, molta faccia tosta.

Fonte:  http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/12/2024-la-piovra-delle-olimpiadi-in-italia.html


lunedì 15 dicembre 2014

#Redditodicittadinanza: i soldi per finanziarlo ci sono!!!

rdc-sipuo-home.png 
I soldi per far diventare realtà il reddito di cittadinanza ci sono. Il Movimento 5 Stelle lo ha sempre sostenuto e ora la conferma arriva anche dalla Commissione Bilancio del Senato.
La Commissione, infatti, ha ritenuto ammissibile il nostro emendamento alla Legge di Stabilità che ricalca il disegno di legge sul reddito di cittadinanza, coperture incluse.
Questo cosa significa? Significa che le coperture che abbiamo individuato per finanziare questa misura a sostegno del reddito, il cui costo complessivo si aggira intorno ai 17 miliardi, sono concrete. Basta avere la volontà di spostare risorse da alcune voci del bilancio dello Stato e destinarle al reddito di cittadinanza.
Parliamo di una misura che, se attuata, permetterebbe di dare un sostegno a chi ha perso il lavoro o a chi percepisce una pensione minima o un reddito che sono al di sotto della soglia di povertà. In poche parole, ridare dignità a chi oggi, a causa della crisi economica e di un governo incapace di far ripartire il Paese, è ai margini della società e fuori dal mercato del lavoro.
Queste le principali coperture: aumento della tassazione dei giochi d'azzardo (600 milioni), aumento delle tasse alle grandi imprese del petrolio e del gas (1,2 miliardi senza aumento dei prezzi al consumo e quindi senza ricadute sulle bollette), vera riduzione dei costi della pubblica amministrazione e dei costi della politica (riduzione delle indennità parlamentari, eliminazione enti inutili, taglio agli affitti della P.A., taglio alle spese di consulenza della P.A., taglio auto blu per un totale di 1,1 miliardi), taglio alle pensioni d'oro e divieto di pensioni cumulative (740 milioni), taglio delle spese militari (3,5 miliardi).
Mentre gli altri partiti continuano a parlare del reddito di cittadinanza come di un'utopia impossibile da realizzare, il M5S sta portando a casa risultati concreti: prima siamo riusciti a far avviare l'esame del disegno di legge in Commissione Lavoro al Senato, poi lo abbiamo portato come mozione al Consiglio d'Europa e oggi portiamo a casa anche il giudizio positivo della Commissione Bilancio, che certifica la serietà della nostra proposta.
Andiamo avanti così, perché nessuno deve rimanere indietro.





domenica 14 dicembre 2014

Il Governo contro la 407/90, la denuncia M5S da condividere!!!

job.jpg 

Cari amici Artigiani e Care Imprese,
come vi sarà noto, in questi giorni, la legge di Stabilità è in discussione al Senato.
Questa legge proposta dal governo Renzi, contempla l'introduzione di alcune misure che vi arrecheranno non pochi danni e pregiudizi, in quanto prevede la soppressione dell'art 8, comma 9 della legge 407/90.
Consideriamo sia indispensabile informarvi del rischio che state correndo, per cui vi chiediamo vivamente di diffondere la presente comunicazione, anche al fine di poter far pressione sul Governo ed evitare l'ennesimo grave pregiudizio ai vostri danni.
Il citato articolo della legge n. 407/90, come ben sapete, Vi consentiva di usufruire, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 2 anni, di una riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio INAIL nella misura del 100% per un periodo di durata di 36 mesi per gli artigiani di tutta Italia e per le aziende del Mezzogiorno e del 50% di quelle del Nord e del Centro.
Ebbene, con la nuova legge di stabilità, voluta dal governo Renzi, tutti questi sgravi verranno definitivamente ed integralmente soppressi già a partire dal prossimo mese di gennaio 2015. Ancora una volta, dunque, sarete voi a partirne le conseguenze economiche.
Ma non finisce qui, la legge n. 407, è una legge dello Stato del 1990 non sottoposta al pareggio di bilancio e, se ora viene soppressa, come vuole il governo Renzi, tenuto conto dei limiti che ci impone l'Europa, reinserire in futuro una misura del genere sarà praticamente impossibile.
Il Movimento 5 Stelle, da sempre vicino ai cittadini e alle piccole e medie imprese, è indignato e preoccupato per questa misura ed ha presentato diversi emendamenti con la finalità di evitare in tutti i modi la citata soppressione dalla legge di stabilità chiedendo, addirittura di estendere totalmente le agevolazioni anche alle imprese del Nord e del Centro oltre che ai liberi professionisti.
Riteniamo, dunque, necessario un vostro diretto ed immediato intervento verso coloro che stanno contribuendo ad aggravare ulteriormente la crisi del vostro settore.

sabato 13 dicembre 2014

I finti tagli alle spese militari di Renzi & Pinotti!!!

renzi-pinotti.jpg 
Con la legge di stabilità presentata in Commissione al Senato, il Bilancio della Difesa sembra sostenere tagli consistenti rispetto agli altri ministeri. Ma non è proprio così. Su 20 miliardi di euro ci hanno raccontato di aver tagliato circa 500 milioni per il 2015 e 600 milioni per il 2016. Invece, le spese per gli investimenti nella Difesa sono state "spostate" e fatte gravare sul bilancio del Ministero dell'Economia e dello Sviluppo economico, ed è una prassi che si perpetua anno dopo anno nel silenzio della politica.
Quanto costa realmente la Difesa in Italia?
Esiste un bilancio scritto nero su bianco e uno "parallelo". In questo modo, sul bilancio della Difesa risulta una dotazione di circa 20 mld di euro destinati in gran parte alle spese per il personale e le strutture. Invece, le risorse destinate gli investimenti come l'acquisto di mezzi militari tra cui navi ed F35, vengono imputate al MEF e al MISE e graveranno sui loro bilanci.
In particolare, leggendo i dati riportati nel dossier del Centro studi del Senato, si evince che siano stati spostati circa 758 mln nel triennio per interventi nell'industria aeronautica e aerospaziale, e ancora 3 miliardi 700 mln per interventi agevolativi nel settore aeronautico e 1 miliardo 700 mln per unità navali. Si ricordano, inoltre, una serie di programmi integralmente o parzialmente finanziati con le risorse del Ministero dello Sviluppo Economico e che riguardano aerei, fregate e mezzi blindati.
Il Movimento 5 stelle vuole chiarezza. Riteniamo necessario che questi dati vengano inseriti nel bilancio della difesa e computati correttamente. Chiediamo al ministro Pinotti un bilancio che sia unico e trasparente e che ci faccia capire, finalmente, a quanto ammonta la spesa per la Difesa in Italia.


venerdì 12 dicembre 2014

ACCORDO PER VIETARE GLI OGM, ECCO QUELLO CHE VI NASCONDONO!!!

Ogm-cosa-succede-in-Europa.jpg 
Ha calato le braghe. Pur di mettere la sua bandierina sullo spinoso tema degli OGM, la Presidenza italiana del Consiglio europeo ha concluso un pessimo accordo con Parlamento e Commissione consentendo, di fatto, alle multinazionali biotech di far ricorso contro la decisione degli Stati membri di vietare sul proprio territorio la coltivazione degli OGM.
L'obiettivo era quello di armonizzare il mercato interno sulla coltivazione degli organismi geneticamente modificati. L'accordo finale prevede che gli Stati membri abbiano due strade davanti a loro: negoziare direttamente con le multinazionali sul loro utilizzo o vietarne la diffusione in maniera unilaterale. Così facendo però si è concesso un enorme potere negoziale alle aziende biotech che potranno compilare la lista dei Paesi buoni e di quelli cattivi, quelli che si piegano alla loro volontà e quelli che pensano all'interesse dei cittadini e dell'agricoltura sana.
Come cercheranno di difendere i loro interessi Monsanto & co? Secondo le normative vigenti ricorrendo alla Corte di Giustizia europea o addirittura avviando una procedura di conciliazione con il WTO, l'organizzazione mondiale del commercio. In questo caso, per difendere la loro sovranità, gli Stati si vedrebbero costretti a pagare milioni di euro di avvocati e poi magare uscire sconfitti da qualche cavillo trovato tra le pieghe del diritto. Per evitare controversie, politici senza spina dorsale cederanno agli interessi del più forte. E' un film già visto, in Italia soprattutto.
Per il Movimento 5 Stelle non si doveva dare alle multinazionali del food questo potere di giudizio; vengono rosicchiati pezzi di sovranità. Per questa ragione gli europarlamentari M5S voteranno contro questo insoddisfacente e pericoloso accordo. Renzi l'ha voluto a tutti i costi. Per i cittadini e le piccole e medie aziende agricole europee sarebbe stato meglio se il semestre di presidenza italiana fosse passato per il nulla che fino ad ora aveva prodotto.

giovedì 11 dicembre 2014

Corruzione, il dolo politico di Pd e Fi

renzi-b.jpg 

Ormai è chiaro a tutti. Con il patto del Nazareno, Renzi e Berlusconi non si sono messi d'accordo solo sulla riforma del Senato - i cui membri non saranno più eletti direttamente dai cittadini (ma saranno sindaci o consiglieri regionali, magari corrotti, indagati e piazzati al Senato solo per godere dell'immunità) - e sulla legge elettorale, anch'essa studiata per poter ottenere l'elezione di nomi imposti direttamente dai partiti. Il patto, purtroppo, prevede un disegno più ampio che va a toccare le delicate maglie della giustizia.

Si comincia ad aprile: Pd e Forza Italia riducono le pene sul 416 ter ovvero il cosiddetto reato di voto di scambio politico mafioso (da 7 a 12 anni si passa a soli 4 a 10 anni). Inoltre, con la nuova disposizione voluta da Renzi e Berlusconi, l'ipotesi del reato potrebbe sussistere solo ed esclusivamente quando:
- il politico di turno sia consapevole di accettare voti mafiosi
- quando i voti siano stati procurati attraverso mezzi intimidatori tipici dell'associazione di tipo mafioso (terzo comma dell'articolo 416-bis). Il che, quindi, esclude qualsiasi scambio di voto che non comporti atti di intimidazioni o consapevolezza.

Una disposizione già bocciata dalla Cassazione (sentenza numero 36382 del 28 agosto 2014). E', infatti, impensabile immaginare che un politico affermi che fosse consapevole di accettare voti estorti e che l'elettore "comprato" possa ammettere di aver ricevuto minacce e intimazioni dalla mafia finalizzate ad indirizzare il voto.

Solo qualche giorno fa è stato varato un vero e proprio condono fiscale e penale per il rientro dei capitali illeciti detenuti all'estero. In sostanza l'evasore che ha commesso anche illeciti tributari e fiscali, sia sul territorio italiano che estero, e che detiene ingenti capitali nei paradisi fiscali può, dopo aver corrisposto le imposte evase e a fronte di una irrisoria sanzione pari al 10% del capitale, evitare di essere penalmente punito per i delitti precedentemente commessi e che hanno originato il denaro sporco, e soprattutto evitare di essere punito anche per autoriciclaggio.

All'interno del condono fiscale sul rientro dei capitali detenuti all'estero, infatti, è stata inserita la nuova disposizione sull'autoriciclaggio: una norma del tutto inefficiente, visto che prevede la punibilità solo quando l'autore del reato impieghi denaro sporco in attività economiche o speculative con il chiaro intento di ostacolare "concretamente" l'identificazione della provenienza illecita del denaro da riciclare. La norma prevede, altresì, la non punibilità della condotta qualora il denaro o i beni vengano destinati alla mera utilizzazione o al godimento personale.
Quindi se con i soldi illeciti (derivanti da precedenti reati) compri una villa, una macchina, un immobile, in sostanza non commetti reato. Inoltre, gli effetti punitivi della nuova norma scatterebbero solo quando per il reato originario che ha prodotto i soldi sporchi da riciclare, sia prevista una pena superiore a 5 anni. Questo determina, dunque, che sono esclusi dalla punibilità dell'autoriciclaggio i reati per i quali è prevista una pena inferiore, cioè appropriazione indebita, elusione fiscale, truffa, che al massimo arrivano a prevedere una reclusione di 3 anni.

Non paghi, hanno introdotto (legge delega n. 67/2014) misure alternative al carcere: si prevede che possa scattare l'archiviazione per tenuità del fatto per tutti i reati sanzionati con una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni o con una sanzione pecuniaria, prevista da sola o in aggiunta al carcere. Sono ricompresi alcuni reati contro il patrimonio, come furto semplice (borseggi, scippi, autovetture rubate, ecc.), danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata o minaccia per costringere a commettere un reato. Per cui niente galera per chi commette furto, danneggiamento, truffa e violenza privata.

Perfino con lo Sblocca Italia hanno approvato norme sugli appalti che, secondo diverse associazioni, aumentano le possibilità di corruzione. Specie se si considera il vuoto normativo n materia di anticorruzione, consistente, altresì, nella mancata reintroduzione del falso in bilancio e sulla mancata adozione di norme tese alla sospensione o all'aumento dei termini di prescrizione.

Mentre l'Italia è diventato il paese più corrotto d'Europa, PD e FI non fanno altro che varare norme che favoriscono corruzione e infiltrazioni mafiose, all'interno di un Patto caratterizzato da un evidente Dolo Politico. Per questo nessuno crede alle parole di Renzi che oggi, per parare il colpo dell'inchiesta romana che ha travolto anche il suo partito, promette pene più dure e prescrizione più lunga. Il Premier arriva fuori tempo massimo! Se voleva davvero combattere la corruzione avrebbe dovuto permettere al Parlamento di votare le norme anticorruzione e sul falso in bilancio che il M5S da maggio ha presentato in Senato. Invece lo ha impedito, preferendo premere l'acceleratore su norme che facevano comodo a lui e al suo sodale Berlusconi.

M5S Camera e Senato

Fonte: http://goo.gl/LygHZh


mercoledì 10 dicembre 2014

EBOLA, TUTTO QUELLO CHE NASCONDONO SUL VIRUS!!!

EBOLA FINAL.jpg 
I primi ad ammalarsi di Ebola sono gli ultimi a ricevere gli aiuti. Con questa denuncia si è aperto il convegno "Ebola, inside the emergency", organizzato al Parlamento europeo dalla deputata del Movimento 5 Stelle Giulia Moi. Il virus continua a diffondersi nonostante gli ingenti stanziamenti messi a disposizione dell'Unione europea. Manca il coordinamento fra gli Stati e solo da poco, con grande ritardo, la Commissione europea ha nominato un Commissario straordinario per gestire l'emergenza e gli aiuti.
Bisogna evitare che gli stessi errori commessi dagli Stati Uniti si ripetano: non è inviando i militari che si sconfigge una epidemia. In Liberia il sistema sanitario è a terra, in tutto il Paese ci sono appena 54 medici. Manca l'acqua potabile, sono introvabili le mascherine protettrici. La Commissione deve monitorare tutti i fondi messi a disposizione degli Stati africani più colpiti dall'emergenza ed evitare che imbottiscano le tasche dei potentanti politici locali.
Ecco il video integrale dell'incontro con le testimonianze di medici che cercano di contrastare questa emergenza sul campo e non solo a parole.

martedì 9 dicembre 2014

Dalla Lega milioni di euro per i campi nomadi di Alemanno e Pisapia!!!

salvinirom.jpg 
L'inchiesta su Mafia Capitale ha portato a galla anche il business milionario sulla gestione dei campi Rom. Su questo argomento, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini da tempo è sul pezzo: organizza spedizioni nei campi nomadi, imperversa in tv e denuncia chi finanzia queste strutture.
Eppure basterebbe fare un passo indietro di qualche anno per scoprire che a finanziare con decine di milioni di euro i campi Rom, compresi quelli della Capitale, e a impedirne la chiusura come invece sollecita l'Unione europea, fu proprio la Lega Nord, per mano dell'allora Ministro degli Interno Roberto Maroni.
Tutto nasce dai decreti emergenziali firmati da Maroni nel 2009, con i quali il Ministro finanzia anche il famigerato 'piano nomadi' varato dalla Giunta Alemanno.

"Il nostro Piano Nomadi sarà una rivoluzione copernicana", diceva il sindaco romano. "Un modello da esportare in tutta Europa" gli faceva eco il ministro dell'Interno in camicia verde. Parliamo di un affare colossale da decine di milioni di euro, su cui hanno mangiato cooperative di sinistra e associazioni di destra, come ha svelato l'inchiesta romana. E infatti i soldi finiscono in fretta e nel 2011 Alemanno chiede a Maroni 30 milioni per i campi rom.

Maroni nega ulteriori finanziamenti: "il governo Forza Italia-Lega aveva già stanziato 60 milioni di euro per l'emergenza in cinque regioni (Lazio, Campania, Lombardia, Veneto e Piemonte) - spiega Maroni al sindaco -. Al Lazio erano andati un terzo (20 milioni circa), ai quali vanno aggiunti altri 12 milioni concessi da Comune e Regione, per un totale di 32 milioni di euro".

In sostanza, è lo stesso Maroni a rivelare di aver finanziato lautamente quello che oggi è lo scandalo dei campi Rom su cui la Lega cerca di raccogliere facili consensi.

Nel marzo del 2013, sempre per effetto dei provvedimenti emergenziali firmati nel 2009 dal leghista Maroni, anche il Comune di Milano guidato da Sel-Pd può stanziare 6 milioni di euro per i campi nomadi.

Da una parte abbiamo la Lega che, insieme all' estrema destra fascista, soffia sul fuoco di emergenze sociali - come quella dei nomadi e dell'immigrazione clandestina - che non è mai stata in grado di risolvere e che, soprattutto, ha contribuito lei stessa ad alimentare. Dall'altra abbiamo la sinistra buonista radical chic, che fa finta di lottare per l'inclusione dei nomadi e degli immigrati, ma in realtà specula e mangia su questa situazione esattamente come tutti gli altri, come testimoniano foto imbarazzanti di allegre tavolate bipartisan a cui siede anche il boss del clan dei nomadi Casamonica.

A questi tavoli, il Movimento 5 Stelle non si siederà mai. Questi tavoli preferiamo mandarli all'aria, denunciando il marcio che si annida nella politica e nelle istituzioni. Anche su questa nera vicenda degli affari intorno alla gestione dei campi Rom avevamo alzato la voce ben prima che scoppiasse l'inchiesta Mafia Capitale. State certi che non smetteremo di farlo. E state certi che ne vedremo ancora delle belle...


lunedì 8 dicembre 2014

ABBIAMO SMASCHERATO GLI IPOCRITI!!!

20141127PHT81022_original.jpg 
Il Parlamento europeo ha respinto la nostra mozione di censura contro
la Commissione Juncker. Siamo comunque molto soddisfatti perchè così
abbiamo smascherato definitivamente gli ipocriti: quelli che
sostengono solo a parole di essere contro i paradisi fiscali e
l'evasione, ma poi nei fatti confermano la fiducia ad uno dei massimi
esperti di queste pratiche, cioè l'ex premier lussemburghese Juncker!
Prendete ad esempio quelli del Partito Democratico. Hanno fatto una
campagna elettorale contro Juncker e contro il Partito Popolare, ma
ora governano insieme l'Europa sulla base di un semplice patto: la
spartizione delle poltrone.
Prendete anche i compagni della GUE: in Aula hanno esposto cartelli
contro i paradisi fiscali, ma al momento del voto su Juncker hanno
preferito... non votare. Ipocrisia all'ennesima potenza.
D'altronde loro sono quelli che credono al Mago Junker e al suo pacco
di Natale, capace di trasformare venti miliardi di euro in oltre
trecento.
Noi continueremo la nostra battaglia, ma da questo momento è chiaro a
tutti che noi siamo rimasti i soli veramente credibili. Anche in
Europa.

Fonte:  http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamentoeuropeo/2014/12/abbiamo-smascherato-gli-ipocriti.html



domenica 7 dicembre 2014

L'Italia di Renzi impiccata all'albero dell'euro!!!

Il debito pubblico dell'Italia, dentro l'euro, è diventato insostenibile. È solo questione di tempo perché una nuova crisi degli spread trascini l'eurozona e l'Europa nell'epicentro di un enorme terremoto economico. Lo conferma l'agenzia di rating Standard & Poor's che declassa di nuovo i nostri titoli di Stato a lungo termine un gradino sopra al livello "spazzatura" (BBB-).
Senza bisogno di santificare le agenzie finanziarie in palese conflitto di interessi, i motivi del declassamento sono fondati. Il Pil, infatti, continua a decrescere per i soliti motivi: la disoccupazione è alle stelle, la domanda di beni e servizi è crollata e le aziende, per questo, non fanno utili e sono costrette ad infliggere al Paese nuova disoccupazione. Un circolo vizioso che ci sta distruggendo. In queste condizioni il rapporto debito/Pil, molto più importante del valore assoluto del debito pubblico, continua a peggiorare perché il denominatore cresce meno del numeratore, quando non cala.
Se peggiorano tutti i parametri dell'economia reale, il prendere tempo della Bce non può durare ancora a lungo e presto i mercati chiederanno un aumento dei tassi di interesse per poi fuggire disordinatamente dal debito dei Paesi più in crisi. Una catastrofe, l'ennesima in pochi anni, che di nuovo saranno i cittadini a pagare più duramente. Tutto questo perché Governi europei guidati dagli interessi della grande industria e della grande finanza, tedesca in primis, portano avanti politiche che aggravano la crisi tagliando redditi, pensioni, Stato sociale, democrazia.
In Italia, il terzo governo del Presidente Napolitano esegue fedelmente il dettato della Merkel e del vassallo Junker, votato dal Pd europeo dopo che per l'intera campagna elettorale Matteo Renzi aveva promesso una lotta serrata all'austerità e ai vincoli di bilancio. Niente di tutto ciò si è visto: solo tagli ai servizi locali e precarizzazione del lavoro a colpi di fiducia, mentre il semestre europeo a presidenza italiana non ha portato a nulla. Renzi ha comprato gli italiani con 80 euro per gettarli nella miseria più nera.
La crisi dell'euro è irreversibile. Come dicono da anni illustri economisti italiani e non, l'euro è un progetto destinato al fallimento sin dalla nascita perché non tiene conto delle diversità dei Paesi aderenti ed è disegnato su misura per i più forti, Germania in testa. L'Unione monetaria crollerà. È un dato di fatto, e per questo una seria forza politica non solo deve essere preparata ad uscire, organizzando un piano B, ma ha il dovere morale di condurre i cittadini in un percorso di informazione e consapevolezza. Meno panico significa più democrazia. Per questo il M5S si è posto come obiettivo primario il referendum di indirizzo sull'euro, contando sulla raccolta firme nazionale per coagulare interesse verso un tema così importante e per costringere giornali e televisioni a parlare del problema euro con razionalità.
Il Paese sta soffocando impiccato all'albero dell'euro e dei vincoli europei. Gli interessi del popolo italiano vanno in un'altra direzione. Fuori dall'euro l'Italia 5 stelle potrà diventare una realtà, sfuggendo al ricatto dei mercati, del debito pubblico (di nuovo sotto il controllo della nostra Banca d'Italia) e della schiavitù sul posto di lavoro, per chi ancora ce l'ha.

sabato 6 dicembre 2014

Jobs Act: meno diritti e più precarietà, l'unica speranza è il #redditodicittadinanza

jobs_act_usb_img.jpg 
 Mentre l'Aula del Senato vota l'ennesima fiducia, trasformando in legge il Jobs Act, una marea di senatori sono pronti con i loro trolley per tornare nei territori ad ascoltare, così dicono, i bisogni della gente. Ma oggi la gente a cui prestare attenzione era a pochi metri da questo Senato: sono i lavoratori, i disoccupati, gli studenti e i giovani senza futuro scesi in piazza per dire NO proprio al Jobs Act.
Sappiamo che questa legge delega, con cui il premier Renzi si è tanto pavoneggiato, renderà questi uomini e queste donne ancora più schiavi, ancora più arrabbiati, e scatenerà una guerra tra poveri, frutto di una precarietà dilagante. Eppure la politica si arrocca nei Palazzi e non è capace di ascoltare i bisogni veri del Paese.
Da oggi, invece di avere più lavoro, grazie al Jobs Act avremo lavoratori di 1° e di 2° categoria (lavoratori assunti a tempo indeterminato e lavoratori assunti a tutele crescenti), sarà molto più semplice ricattarli attraverso il demansionamento e anche il diritto alla privacy andrà a farsi benedire.
In questi mesi di dura opposizione, il Movimento 5 Stelle ha ripetuto, fino a sgolarsi, che questo provvedimento restringe i diritti dei lavoratori e crea precariato.
Ora il governo, dovrà emanare i decreti legislativi e con questi porrà definitivamente fine ad ogni diritto dei lavoratori, per favorire l'arrivo in Italia dei grandi speculatori internazionali, che sfrutteranno senza pudore il capitale umano del nostro Paese convertendo l'Italia in un Paese di mano d'opera a basso costo e, quindi, annullando ogni tipo di crescita.
In un Paese in cui chiudono le imprese e nascono nuove mafie, il Movimento 5 Stelle ha il dovere di pensare al futuro di questo Paese e al suo sviluppo sostenibile, di pensare a chi non ha un lavoro, a chi pur avendolo non arriva a fine mese e alle tante piccole e medie imprese che costituiscono il 94% del settore produttivo ma sono lasciate sole da questo governo.
La strada da perseguire e che abbiamo indicato con chiarezza è il reddito di cittadinanza, l'unico modo per restituire a chi è rimasto indietro una vita dignitosa, senza paura del domani e senza precarietà.
In una giornata nera come questa, in cui il Parlamento consegna al Paese questo vergognoso Jobs Act, almeno una luce in fondo al tunnel si vede: è la nostra proposta sul reddito di cittadinanza, che da oggi è in Commissione Lavoro al Senato. Il futuro ricomincia da qui.
M5S Senato

venerdì 5 dicembre 2014

Otto per mille alle scuole. Una vittoria del M5S, ma c'è poco tempo!!!

ediliziascolastica.jpg
Finalmente il nostro emendamento alla legge di Stabilità dello scorso anno sull'otto per mille da destinare all'edilizia scolastica trova piena attuazione. Ora però resta poco tempo a disposizione: ci sono solo altri 10 giorni per cogliere questa opportunità!
C'è voluto tempo e numerosi solleciti al governo ma, il 26 novembre, è stato messo l'ultimo tassello con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto che adegua il regolamento sulle modalità di accesso all'otto per mille dell'IRPEF a gestione statale, introducendo la categoria dell'edilizia scolastica.
Gli enti locali adesso possono fare richiesta compilando gli appositi moduli (qui il link) sul'otto per mille da destinare alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza, all'adeguamento antisismico e all'efficientemento energetico degli edifici scolastici pubblici. Di tempo a disposizione però ne resta poco: i documenti dovranno essere presentarli entro il prossimo 15 dicembre.
Adesso sta agli enti locali individuare gli interventi da realizzare e inoltrare la richiesta per accedere ai fondi previsti. Considerate le scarse risorse che, al di là di proclami e spottoni, il governo dedica edilizia scolastica e le condizioni in cui versano moltissimi nostri edifici scolastici, questa opportunità diventa a maggior ragione preziosa per garantire la sicurezza degli studenti e il miglioramento degli ambienti di apprendimento.
Non sprechiamola!

giovedì 4 dicembre 2014

Giù le mani da Internet!!!

internet-open-650-430_pic.jpg
Il Consiglio europeo, sotto la presidenza italiana, vuole cancellare dal pacchetto telecomunicazioni l'obbligo e la definizione di Net Neutrality, nominandola solo come un vago obiettivo da raggiungere.
Peccato che già il parlamento, lo scorso aprile e grazie ad alcuni emendamenti, ha inserito nel pacchetto legislativo sulle telecomunicazioni una corretta definizione di Net Neutrality, compreso l'obbligo per i provider di osservarla.
Se il Consiglio persevererà nella sua miopia, Internet perderà il suo ruolo di spazio libero e creativo. Senza neutralità la rete potrebbe diventare un semplice servizio che vede l'utente come un mero consumatore.
Il M5S non può permettere che questo avvenga perché la neutralità della rete è prima di tutto una questione di democrazie e di libertà.

Ecco l'intervento del portavoce Dario Tamburrano sulla violazione del principio di Net Neutrality.

mercoledì 3 dicembre 2014

#Redditodicittadinanza del M5S, finalmente si apre la partita!!!

Oggi è una giornata importante per il M5S: in Commissione Lavoro al Senato comincia finalmente la discussione della nostra proposta di legge per l'introduzione del reddito di cittadinanza.
È una vittoria di tutti noi, che dall'inizio della legislatura non abbiamo mai smesso di credere che fosse possibile portare in Parlamento un provvedimento che per gli altri è solo utopia. Per noi, invece, il reddito di cittadinanza oggi comincia ad essere a portata di mano.
Iniziamo così a colmare il vergognoso gap del nostro Paese: il reddito di cittadinanza, infatti, è presente in tutti i Paesi d'Europa, fatta eccezione per la Grecia, l'Ungheria e appunto l'Italia.
Il reddito di cittadinanza è una misura che tutela e restituisce dignità ai cittadini più deboli: è destinato ai disoccupati e a coloro che percepiscono un reddito di lavoro o una pensione inferiori alla soglia di povertà.
L'importo massimo è di 780 euro mensili a persona (9.360 euro l'anno), che variano a seconda del reddito che già si percepisce e a seconda dei componenti del nucleo familiare. La platea che potrà usufruirne ammonta a circa 9 milioni di italiani.
Ma l'integrazione del reddito non sarà fine a se stessa. Accanto a questa, infatti, prevediamo misure per l'inserimento nel mondo del lavoro e nella società, attraverso specifici percorsi di orientamento, di formazione professionale e di accompagnamento che aiuteranno i disoccupati a rientrare nel mondo del lavoro.
Finanziare il reddito costa quasi 17 miliardi di euro, che si possono finanziare con l'aumento della tassazione dei giochi d'azzardo, l'aumento delle tasse alle grandi imprese del petrolio e del gas, una vera riduzione dei costi della pubblica amministrazione e dei costi della politica (riduzione delle indennità parlamentari, eliminazione enti inutili, taglio agli affitti della P.A., taglio alle spese di consulenza della P.A., taglio auto blu, taglio alle pensioni d'oro e divieto di pensioni cumulative).

Il nostro impegno non si ferma al Parlamento italiano. A gennaio 2014 abbiamo presentato una risoluzione al Consiglio d'Europa per introdurre il reddito di cittadinanza universale, garantire a tutti dignità e rafforzare i diritti sanciti nella Carta Sociale Europea. Il testo è stato già sottoscritto da 18 parlamentari di altri 5 Paesi e a settembre prossimo inizierà la discussione.
Nessuno deve rimanere indietro.
Scarica qui il testo della proposta di legge del M5S: PROPOSTA LEGGE REDDITO DI CITTADINANZA.pdf

Qui di seguito le slide con i dati principali sulla proposta M5S
 

martedì 2 dicembre 2014

Berlusconi e Amato, lasciate perdere... per il bene del Paese!!!

Troppo facile. Sempre a pensare a se stesso, sempre a pensare all'inciucio. Basta. La disoccupazione aumenta, la gente muore di fame, la corruzione dilaga e Berlusconi, dopo 20 anni di totali disastri, ancora è qui che gioca al ricatto. Prima il Colle e poi le Riforme, afferma. Se mi date la grazia facciamo la riforma elettorale. E indica subito il nome del successore di Napolitano: Giuliano Amato. Uno che, qualora eletto gli concederà la grazia, come gia' in passato gli ha concesso (tramite decreti salva rete) il mercato delle televisioni, con le quali ha deformato la rappresentazione politica e culturale del Paese. Così poi Berlusconi si presenta magari a maggio, in occasione del voto anticipato, più tirato, fresco e nuovo che mai. Ad inabissare definitivamente il Paese. In un colpo salva le sue aziende, fregandosi del fatto che tutte le altre stanno ormai chiudendo e ci piazza Amato per i prossimi 7 anni. Troppo facile. Vero? E' invece no. E' finito il tempo degli inciuci personali e della vecchia politica, fatta di interessi propri, feste e festini. Basta. Berlusconi ne prenda atto e si faccia definitivamente da parte. E Amato non prenda seriamente l'eventuale candidatura al Colle.
L'Italia non ha bisogno di un craxiano, lobbista, un uomo che ha sempre fatto gli interessi esclusivi dei sistemi bancari e finanziari e che nel 92 attuò il prelievo forzoso dai conti correnti dei cittadini. Uno da pensione d'oro (circa 31 mila euro al mese) gran parte pagata con i nostri soldi. Uno che quando è stato Ministro degli Interni, a quanto pare, riceveva con frequenza le visite di David Rossi, suicidatosi e coinvolto nello scandalo della Banca Monte dei Paschi di Siena e spesso presente alle cene di Arcore. Uno che, pur di non perdere un misero sponsor al circolo tennis di Orbetello, avrebbe sostenuto la candidatura di Mussari (numero uno di Monte dei Paschi di Siena nel 2010) alla Presidenza dell'ABI. Uno che ha sempre lavorato a fianco di Politici corrotti come Craxi, del quale era braccio destro nel periodo di tangentopoli. Uno che ha cercato di viziare il processo sullo scandalo delle tangenti di Viareggio, arrivando a chiamare addirittura una testimone, la vedova del Senatore del PSI Barsacchi, consigliandole di entrare in "quel maledetto processo" e di "non fare i nomi con i Giudici", per "evitare frittate".
Quei Giudici che oggi Amato dirige in qualità di Giudice membro della Corte Costituzionale e quei maledetti processi che lui stesso è chiamato a garantire sia in termini di imparzialità che di indipendenza. Condotta di gravità assoluta. Atteggiamento irrispettoso sia nei confronti degli stessi Giudici che indagavano, sia nei confronti dei cittadini che finanziano con le proprie tasse i costi dei processi e sia, soprattutto, nei confronti della stessa Costituzione, che non merita certamente simili continue umiliazioni. Giuliano Amato, uno insomma che tende per natura a strizzare l'occhio ai poteri forti, come dimostra il suo passato. Lasci perdere. D'altronde, come potrebbe esercitare il ruolo di massimo garante dopo aver fatto pressioni finalizzate ad inficiare o alterare un processo? Come potrebbe rappresentare l'unita nazionale quando ha sempre vissuto e convissuto con gente che ha spolpato, grazie alla corruzione, il Paese? Gente che ha sempre anteposto l'illegalità alla legalità, l'interesse personale a quello collettivo, quello privato a quello pubblico. Ma non scherziamo nemmeno.
Abbiamo bisogno di persone serie. Amato e Berlusconi, ormai vi conosciamo, lasciate perdere per il bene del Paese. Davvero lasciate perdere. Pensiamo piuttosto ad un Presidente garante di tutti, onesto e senza alcun scheletro nell'armadio per il Colle.

lunedì 1 dicembre 2014

Grande vittoria M5S, finalmente il #redditodicittadinanza in commissione!!!

Il reddito di cittadinanza non è più utopia. Il Movimento 5 Stelle dimostra che se si vuole, tutto si può fare.

La nostra proposta di legge presentata al Senato, a prima firma della portavoce Nunzia Catalfo, è stata finalmente calendarizzata per mercoledì 3 dicembre in Commissione Lavoro.
Oggi raccogliamo i frutti di una battaglia che abbiamo sostenuto con forza sin da quando siamo entrati in Senato. Dopo venti mesi nei quali abbiamo preteso che venisse applicato il Regolamento del Senato (art.53), che impone la calendarizzazione anche di una quota di disegni di legge delle minoranze e che negli ultimi due anni era stato sempre disatteso, finalmente il provvedimento del M5S comincia il suo iter e potrebbe arrivare in Aula nel giro di due mesi dall'inizio della discussione in Commissione.
Con il reddito di cittadinanza restituiamo dignità a chi oggi non ce la fa ed è fuori dal mondo del lavoro: nessuno deve rimanere indietro.

Gazzetta Dell'Adda del 01/12/2014

Gazzetta Dell'Adda del 01/12/2014